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Lauren va via la mattina presto, lasciando una Camila nel mondo dei sogni.
La giornata passa e lei è ancora sotto le coperte, così la sua coinquilina bussa alla porta per svegliarla, almeno due volte. Non ricevendo risposta, entra nella stanza buia, lasciando entrare la luce dal corridoio, e siede sul pizzo del letto.
Prima che possa aprire bocca, si accorge del cuscino bagnato dalle lacrime. Sospirando, posa lo sguardo su quel volto così teso e il labbro inferiore ben stretto tra i denti.
Poggia una mano sulla guancia e l'accarezza delicatamente. Sembra abbia paura di spezzarla.
«Camila» sussurra al suo orecchio «Mila»
Piano piano inizia a svegliarsi. Emette un mugolio e si stropiccia gli occhi ancora chiusi.
«La-Lauren»
La sua prima parola della giornata. Quel nome che è sempre tra i suoi pensieri.
«No» ride sotto i baffi «Mi dispiace»

Mette a fuoco, ritrovandosi Dinah davanti, rimanendo delusa.
Si aspettava di vedere Lauren dall'altra parte del letto. Avrebbe voluto sentire la sua voce roca, posare gli occhi sui suoi smeraldi verdi.
«È quasi ora di pranzo, ti aspetto in cucina, fa con comodo»
Una volta sola, si gira su un fianco, dal lato in cui ha dormito Lauren. Tocca le lenzuola e sorride leggermente. Ha passato la notte tra le sue braccia. Non se l'è sognato. Era tutto vero.
Afferra il cuscino e se lo porta vicino al viso per sentire il suo odore.
«Ohw, Lauren»
Stringe il cuscino a sé e chiude gli occhi, immaginando di essere con lei.

Tornando alla realtà, si alza, recupera gli occhiali da vista e rifà il letto. Nel sistermalo, trova una biglietto.
Riconosce subito la stupenda calligrafia di Lauren.

Buongiorno, tesoro!
Mi piacerebbe stare ancora con te, sotto le coperte, a tenerti stretta a me, ma purtroppo devo andare.
È quasi alba ed io, come ogni mattina a quest'ora, devo meditare. La mia spiritualità è molto importante.
Ti ringrazio per la stupenda notte passata insieme.
Con affetto, Lauren
                            
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Una volta a tavola, Camila sente lo sguardo di Dinah bruciare sulla sua pelle. Sono una di fronte all'altra e non smette di guardarla con un sorrisetto malizioso.
«Dunque, Mila, che hai fatto ieri sera?» rompe il ghiaccio
«Nulla di che» farfuglia «Ti sei divertita ieri con Normani, a quanto pare, le pareti sono sottili»
Prova a metterla in imbarazzo, ma la bionda non si smuove. È troppo brava in questo gioco.
«Siamo maggiorenni, non ti scandalizzare» ride «Sicura di non aver fatto nulla?»
«Che avrei dovuto fare, scusami?»
«Non so» alza le sopracciglia «Dormire con Lauren, ad esempio»

Improvvisamente, Camila smette di mangiare e arrossisce leggermente, dando ulteriori conferme.
«Come...» sospira, lasciando la frase a metà
Dinah mette sul tavolo un rosario, lo stesso che ieri notte teneva Lauren al polso.
«Ha dimenticato il suo Mala, non è da lei»
Camila lo prende, un po' titubante, guarda le palline, alcune rosse, altre verdi. È una collana, con tre giri ieri l'aveva al polso. Sorride vistosamente e lo mette al collo.
«Non ti avevo mai visto così felice» sussurra la sua coinquilina «C'è qualcosa che devi dirmi?»
«Nulla, aveva paura dei tuoni e ci siamo fatte compagnia. Una bella serata»
«Già, lei è terrorizzata dai tuoni» precisa « Comunque, ti consiglio di stare attenta: non fa toccare i suoi Mala a nessuno, è molto gelosa»

Non appena finisce il pranzo, corre nella stanza a prende il telefono, ha bisogno di parlare con Lauren.
Apre la sua chat, è online. Inizia a digitare sulla tastiera, alla fine cancella tutto.

Ha bisogno di sentire la sua voce.

«Ehi, Lauren»
«Camila!» esclama sorpresa
«Ehm, avevo bisogno di sentirti» confessa, giocando con il suo Mala «Ho sentito la tua mancanza questa mattina»
«Ohw, tesoro!» ridacchia «Hai letto il mio biglietto, vero?»
«Certo e volevo anche io ringraziarti, sono stata davvero bene»
«Magari dovremmo rivederci, che dici?»
«Ehm, sì, dovremmo»
«Ti sento sorridere da qui, sarai sicuramente bellissima»

Ingoia a vuoto e si porta una mano sul viso in fiamme. Lauren sta decisamente flirtando con lei!

«Sei diventata rossa, immagino»
«Basta, ti prego» ride per la vergogna
«Sei dolcissima» continua con una voce molto calda «Che dici se ci vedessimo domani? È il tuo primo giorno nel nostro college, magari potremmo fare colazione insieme»
«Intendi fuori?»
«Tranquilla, staremo nella caffettiera, senza paparazzi. Allora, cosa ne pensi?» chiede speranzosa
«Con molto piacere!»

Lionheart ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora