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Due braccia forti stringono Camila.
Lauren è inginocchiata alle sue spalle e, nell'abbracciarla, tiene poggiata la fronte sulla schiena della cubana.
Il cielo sopra di loro è nero. I vestiti fradici, a causa della pioggia battente, si appiccicano addosso, così come i capelli attaccati alla fronte, dalla quale scendono goccioline d'acqua.
«Hai ragione, Camz, non posso capire, certe cose, se non le hai vissute, non le puoi capire. Posso solo immaginare, ma cerca di capirmi: anche tu, se avessi avuto tutto quello che mi è stato dato, saresti felice a metà, perché, per quanto tu possa amare quelle persone, non saranno mai in grado di ridarti ciò che di più caro ti è stato strappato con la forza» afferma con molta sicurezza, tremando, però, per il freddo che porta quell'aria pungente «Basta piangere, Camila! Ci hanno spezzate in due, ci hanno distrutte, ora dobbiamo prendere in mano la nostra vita e rialzarci, ricomporre ogni singolo frammento della nostra anima. Potrò avere miliardi di persone pronte a fare di tutto per me, ma io voglio te. Voglio che sia tu a riaggiustare il mio cuore, perché insieme tutto torna a sorridere»
Camila fa un respiro profondo che poi scema in un singhiozzo.
Lauren stringe la presa e poggia le labbra dietro il suo collo, cullandosi nel suo dolce profumo.
«Sono qui, Camz, ti aiuterò e farò tutto il possibile per toglierti da questa situazione e non farti espatriare» sussurra al suo orecchio «Sei con me, piccola, va tutto bene.. Shh, non piangere»
«Non ho nulla e nessuno» singhiozza, guardando il cielo nero, da far paura  «Sono sola al mondo, ho sempre dovuto contare su me stessa e farmi in quattro per poter continuare gli studi, facendo più lavori, anche i più umilianti, per arrivar a fine giornata con neanche cinquanta dollari. Ho dovuto rinunciare a tutta la mia adolescenza e...»
«Hai me» rompe quell'attimo di silenzio «Hai me e non ho intenzione di andermene. Hai me e cercherò in ogni modo di risanare le tue ferite, asciugheró i tuoi pianti, ti farò sorridere nei momenti più bui. La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce»
Camila si volta verso di lei. Lascia Lauren specchiarsi nei suoi occhi rossi e lucidi. Quest'ultima le sposta i capelli dalla fronte e delicatamente le accarezza il viso con i pollici.
«Tu... Tu sarai la mia luce?»
«Sarò ogni tua certezza!»

Prende le piccole mani della cubana, l'aiuta a rimettersi in piedi e le mette sulle spalle la sua giacca di pelle, tenendola stretta fino al rientro nella casetta.
«Stai bene, piccola? Sei così fredda, ti verrà qualcosa»
Le porge i vestiti asciutti e l'aiuta a spogliarsi. Si piega per slacciarle le scarpe e le toglie la salopette, ormai incollata al suo corpo.
Nell'indossare i suoi abiti, l'occhio di Camila cade sul disegno di Lauren e solo ora si accorge che la ragazza con le ali d'angelo, davanti alla luna rossa, è proprio lei.
«Quella ragazza» boccheggia «Quella sono...»
La latina si ferma, rimanendo in mutande e reggiseno, e guarda nella stessa direzione.
«Sì, sei tu» abbozza un sorriso «Quando ti lasciai nel mondo dei sogni, quella mattina, vidi in te un piccolo angelo»
Si avvicina con passo sicuro, facendo scontrare i loro corpi. Camila la guarda desiderosa e non perde tempo nell'annullare le distanze tra di loro, muovendo le labbra con lentezza, per assaporare ogni istante. Le mani di Lauren scendono sul bacino senza spingersi oltre, non è sicura di cosa voglia la cubana. Infatti, quest'ultima, poggia le mani sulle sue, allontanandole da lì, intrecciando le dita tra di loro.
«Scusa, Lolo, non sono pronta» soffia sulle labbra «So che tu...»
Il suo labbro inferiore viene morso e succhiato, facendole scappare un gemito di piacere.
«Ti aspetterò, piccola» sussurra, prima di rubarle un altro bacio

Lionheart ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora