«Sei sexy ai fornelli, Camz» sussurra Lauren, spostandole i capelli da un lato
Le lascia il collo scoperto e lo accarezza, tracciando linee invisibili con le dita. Camila si irrigidisce e ansima, portando la testa all'indietro, sulla spalla della latina.
«Do-dovrei» tossisce leggermente «Dovrei preparare la cena»
«Mhmh» soffia sul collo, baciandolo «Magari posso farti scivolare via ogni tensione» continua con la solita voce calda «Dopo tutte quelle lacrime»
Le massaggia le spalle, facendole perdere il controllo, iniziando a sentire una sensazione strana tra le gambe.
«I buddhisti non fanno voti di castità?» chiede con voce quasi sdridula
«Possono andare a letto solo con una donna o un uomo» la corregge «Non sono una che pecca, sei tu la fortuna»
Finisce con il morderle l'orecchio e la volta verso di lei, accarezzandola.
Sono talmente vicine da sentire i loro respiri andare all'unisono.Dei passi sulle scale le colgono di sorpresa e gli sguardi di Dinah e Normani bruciano su di loro.
«Allora questa cena?» le interrompe la polinesiana
Camila imbarazzata torna ai fornelli, spegne il gas ed inizia a impiattare.
Fa accomodare le altre a tavola ed iniziano a magiare.
«Come hai detto che si chiama?» quasi si affoga la sua coinquilina «È buonissimo»
«Ropa Vieja» l'anticipa Lauren «Mia madre lo faceva spesso, uno dei miei piatti preferiti» sospira, mettendo in bocca un'altra forchetta dello stufato di manzo, cipolle e pomodoro «Molto buono, Camila»
«Stavamo pensando di andare a bere qualcosa questa sera, venite con noi?» cambia discorso Normani
«Noi non beviamo» le ricoda la sorella, riferendosi alla sua religione
La nera le tira un calcio sotto il tavolo e si rivolge a Camila, nonostante non si sia ancora scusata.
«Camila, che dici?»
«Sono dei vostri»****
Arrivano al downtown di Los Angeles, entrano in uno dei pub più frequentati dai loro colleghi del college. Normani e Dinah non perdono tempo, si sfiondano al piano bar e ordinando due Cosmopolitan e, al secondo giro, Dinah tira la sua fidanzata buttandosi nella pista.
Prima di andare, Normani si avvicina a Lauren e le poggia le mani sui fianchi, tirandola a sé.
«Amore, ti sto facendo un grandissimo favore, conquistala» sussurra, prima di darle un bacio sulla testa e sparire in mezzo alla follaLe due cubane rimangono sole, abbastanza spaesate.
Camila ordina una birra e poi esce fuori, portando con sé Lauren.
Si siedono su un muretto e rimangono in silenzio, ascoltando il suono del vento e dei loro battiti.
«Sei sempre stata astemia?»
«Una volta ero una che andava nelle discoteche, fumava erba e faceva la conta delle ragazze che portava a letto» confessa, un po' disgustata «Una notte persi completamente la dignità: ho dato il meglio di me a causa dell'alcol. La stessa estate mi sono convertita»
«Mi fa piacere che ti fidi così tanto da raccontarmi ogni sfaccettatura della tua vita» sorride leggermente, dopo un altro sorso di birra
Lauren si toglie la giacca di pelle e la mette sulle spalle della cubana, abbastanza infreddolita
«Non dovevi, ti ammalerai»
Le mette un braccio sui fianchi e l'avvicina a sé, facendole appoggiare alla sua spalla.
«Parlami della Camila adolescente, sono curiosa di conoscerla»
«Non credo» inarca un sopracciglio «Era secchiona, asociale, aggressiva e giocava a basket» finisce dandosi un po' di aria
«Mi sarebbe piaciuto vederti in crop top e pantaloncini» ammicca, mordendosi il labbro
«Prima» ingoia a vuoto «Stava succedendo qualcosa tra di noi ehm, Lauren... »
«Cosa? Non sei interessata o non ti piacciono le donne?» la interrompe
«No, sono molto interessata» arrosisce, dopo essersi resa conto di ciò che è uscito dalla sua bocca «Mi piaci» ammette «Mi piaci moltissimo, Lauren, però ci sono cose che devi sapere e... Non voglio metterti nei guai»
«Di cosa parli?»
«Te lo dirò, ma questa sera voglio stare con te, sei l'unica persona che mi fa stare davvero bene»
Le afferra la mano e la mette palmo contro palmo. Entrambe ridacchiano per la differenza di grandezza. Lauren intreccia le dita con quelle di Camila e le dà un bacio sulla guancia, rimanendo qualche secondo in più.
«Anche tu mi fai stare bene, Camz» sussurra dolcemente
Camila si volta e fa unire le loro labbra in un innocente bacio. Rossa in viso, si allontana, abbassando lo sguardo. Lauren le alza il volto, le sistema i capelli dietro l'orecchio e la bacia con molta passione. Lascia una scia sul collo della cubana, succhiandole la pelle fino a lasciarle un segno rosso, facendola gemere sempre più forte.
«Vieni con me, piccola»L'aiuta a scendere dal muretto, apre la macchina di Dinah ed esce dal parcheggio, trovando un posto più tranquillo e silenzio.
Camila si sposta nei sedili posteriori e Lauren la raggiunge poco dopo. Si sdraia su di lei e riprendono quello che avevano interrotto poco prima.
La latina le sbottona la camicetta, poggia le labbra sui seni, ancora coperti, e le dita sulla schiena. Nel farlo sente qualcosa, come delle cicatrici, che la fanno preoccupare.
«Non pensare a quelle, per favore» sospira Camila «Fammi sentire amata. Amami, Lauren»
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Lionheart ||CAMREN||
FanfictionAccade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso. E tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo: è successo una volta e quindi può succedere di nuovo.