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Arrivate a Houston, in Texas, ad accoglierle è la madre di Normani, Andrea. Abbraccia le ragazze una ad una e quando arriva il turno di Camila non esita a fare lo stesso con lei, lieta di fare la conoscenza della ragazza di Lauren. Finalmente ha trovato l'amore e non gioca più a quante ragazze riesce a portarsi a letto, come quando era una adolescente.

Per qualche fermata di troppo negli autogrill, si è fatta ora cena, così il tempo di cambiarsi, indossando qualcosa di comodo, che sono tutte a tavola davanti ad un caldo piatto di pasta.
«Come è andato il viaggio?» chiede Andrea, mentre fa le porzioni «Avete delle facce»
«Tu figlia deve imparare a non correre» la bionda tira frecciatine a Normani
«E tu impara a non russare» commenta Lauren ridendo «Ci hai fatto venire un mal di testa a me e Camz»
«Camz?» replica la madre
Lauren e Camila si lanciano una occhiata e ridacchiano, continuando a tenersi per mano, nascoste sotto il tavolo.
«Ohw non farci caso mamma, è solo uno dei tanti nomignoli, ma è quello più frequente»
La signora le guarda più volte scherzare tra di loro e rivolge diversi sorrisi. Non riesce a crederci che la sua bambina abbia trovato l'amore ed ora è lì, davanti a lei, con gli occhi a cuoricino.
«Allora Camila, dimmi un po'» attira la sua attenzione «Cosa studi?»
«Scienze politiche, sono al terzo anno» risponde dopo aver ingoiato un boccone
«Hai preso la borsa di studio, mi è stato riferito. Sono fiera che mia figlia abbia una ragazza studiosa ed educata come te al suo fianco» continua, facendola imbarazzare «Da dove vieni di preciso? Starai a Los Angeles solo un anno, no?»
«Da Havana» abbassa lo sguardo «In realtà spero di riuscire a rimanere anche il prossimo anno e finire il college qui. Mi trovo molto bene»
«Lì non era di tuo gradimento?»
«Mamma» si intromette Lauren, prima che la sua ragazza risponda «Camz era lì quel giorno, sì proprio quello, magari evitiamo di parlare di Havana, per rispetto nei nostri confronti. Non è un posto che ci piace ricordare»
Passa un lungo silenzio. Andrea, mortificata, chiede scusa, non avendo idea che anche lei avesse passato certe cose. Si sente proprio una stupida. Ma pure Lauren, poteva dirle tutto prima, no?
«Scusami, tesoro, non avevo idea di nulla. Perdonami»
«No, va tutto bene» la tranquillizza con mezzo sorriso
«Sappi che qui sei la benvenuta e troverai sempre una famiglia pronta ad accoglierti in questa casa»

****

Finita la cena, Camila si chiude nella stanza di Lauren, dopo aver fatto la doccia, mentre quest'ultima e in bagno a darsi una rinfrescata, togliendosi di dosso il peso del viaggio.
La cubana trova delle foto appese al muro del letto e le guarda con attenzione una ad una. Lauren era così giovane ma non è cambiata di una virgola. In tutte c'è Normani. Poi, gli scatti di quando erano piccole, sono dolcissimi. Quelle foto in cui mancano dei denti e hanno dei sorrisi enormi ma c'è comunque un velo di tristezza negli occhi della sua ragazza e questo tratto è sempre più evidente durante la sua adolescenza, dove smette di sorridere per un certo periodo.
«Bimba»
La stringe da dietro, ancora avvolta da un morbido asciugamano, e poggia le labbra sulla sua testa.
«Amore» sorride, rubandole un bacio
Quando ha la completa visione della latina, nota che i lunghi capelli le ricadono sul décolleté scoperto e finiscono lungo i seni. Camila si morde il labbro inferiore e sente una strana sensazione di calore su tutto il corpo.
«Vieni qua, Lolo» sussurra sensuale al suo orecchio
Mettendole una mano dietro la testa, la avvicina a sé, fino a farla sdraiare sul suo corpo, senza mai staccare le labbra dalle sue. Le mani della piccola entrano dentro il telo e da sotto si poggiano sul fondoschiena di Lauren, aumentando la sua eccitazione e lasciandola anche abbastanza sorpresa. Camila nuove il bacino contro il suo e si struscia, sfilandole lentamente l'unico indumento che copre quel fisico perfetto.
Capovolge la situazione e finisce sopra la latina a cavalcioni. Prende i suoi seni in bocca e le dà del piacere, facendole ansimare e gemere il suo nome. Succhia la candida pelle, marchiandola e soddisfatta sente la sua ragazza che le chiede di non fermarsi.
Le morde il labbro inferiore e la guarda con amore negli occhi, accarezzandola. Quegli occhi verdi che sono tutta la sua vita.
«Vorrei fare l'amore con te, ma ho paura...» confessa
«Di cosa?»
«E se dovesse riaccadere come quella volta in macchina? Quando ci siamo baciate per la prima volta?»
«Non succederà Camz, io non ti farò del male. Ti farò sentire solo tutto il mio amore e ti tratterò come una principessa, che è quello che sei» soffia sulla sue labbra, sollevandosi sugli avambracci per arrivare al suo viso «Siamo solo noi due Camz, dimentica il resto. Siamo io e te»
«Insegnami a fare l'amore, voglio essere tua!»

Lionheart ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora