11

455 25 0
                                    

"Leni cosa ti è successo?" Non potevo dirglielo... "Leni rispondimi mi incomincio a preoccupare" "Io...stavo camminando per la città e non mi ero portata dietro il telefono...scusa" "al centro sei andata?" "Sì" "HAI INCONTRATO IL GHOUL??" No non lo incontrato" "grazie al cielo" mi prese le mani e me le strinse con aria sollevata. "Scusami se ti ho fatto preoccupare Todor-" mi bloccò con il dito "Tranquilla amore, vuoi andare da qualche parte ora?" Mi faceva scogliere il cuore, ma una cosa mi venne in mente; non potevo farlo soffrire, non dovevo stare con lui. "No ora devo tornare a casa, grazie lo stesso..." dissi triste, mi incamminai via correndo con le lacrime agli occhi, era tutta colpa mia, ero un ghoul e se mi voglio accettare devo lasciare il contatto con le altre persone compreso Todoroki, lo dovevo lasciare, lasciare perché avevo paura di ferirlo. Entrai in casa e sbattei la porta dietro di me violentemente.
Leni deciditi
Decidere cosa? Non voglio accettare me stessa basta
Ormai è fatta Leni, non puoi più tornare indietro
In che senso?
Sarai ricercata e ti uccideranno se non hai abbastanza forze
No
Invece si, morirai
Svenni all'improvviso per l'eccessiva preoccupazione che avevo, tornai come nell'ultima volta tra i fiori neri e rossi accompagnati da uno sfondo bianco con al centro Kaneki. "Leni" si avvicinò a me tanto da far distare i nostri volti pochi millimetri e mi accarezzò la guancia "devi rinunciare a questo mondo, tu non sei un eroe" "NO IO LO SARÒ" gli urlai addosso mentre lui rimase calmo. "TU NON MI IMPEDIRAI UNA BEATA MINCHIA" "attenta alle parole" "LASCIAMI STARE" mi allontanai di qualche passo da lui ma mi prese il polso "Non puoi scappare ora" "AH SI? E CHI ME LO IMPEDISCE?" "Io, non fare la stronza e ascoltami" "AH E SONO IO QUA LA STRONZA NON È  VERO? VATTENE" "Leni, cerca di mantenere la calma, dovrai sopportarmi ancora una vita" "VAI, DIMMI UNA TUA SOLITA CAZZATA PER USARMI" "Non ti voglio usare, voglio solo dirti che non siamo fatti per essere quello che tu vuoi, ovvero un eroe. Devi accettare questa cosa oppure farai la stessa fine di tuo fratello" "NON OSARE PARLARE DI MIO FRATELLO" crollai a terra e mi feci sopraffare dalle lacrime. Maledizione. Mi si avvicinò e mi abbracciò "lo so, è  difficile da accettare..." Mi baciò la fronte dolcemente "ma tu non sei un eroe" "Io non sono un eroe..." "Non lo potrai mai essere, scappiamo da qua prima che attaccheremo qualcuno" "Io sono più potente di quanto pensi..." "lo so ma cos-" si fermò a guardarmi stupito mentre mi alzavo con la testa bassa. "tanto mi stai solo manipolando la mente bastardo.." dissi seria per poi alzare la testa a fare un sorriso inquietante "POSSO ESSERE LA PERSONA PIÙ SENSIBILE E FRAGILE DEL MONDO MA SAPPI UNA COSA, IO SONO SEMPRE QUA" mi indicai la testa con la mano a forma di pistola "E ANCHE IO TI MANIPOLERÒ LA MENTE" gli diedi un forte schiaffo. Si toccò la parte colpita sbalordito e poi alzò lo sguardo verso di me, il suo sguardo era un misto tra odio e stupore.

Spero che il capitolo sia piaciuto. Se è  così non scordate di lasciare un voto o un commento che mi sarà utile, grazieee <3

Blood, Sweet And Tears (Todoroki Xreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora