CAPITOLO -30-

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TAKUMI

Guardo il mio riflesso nello specchio, mentre tiro su la lampo dei jeans skinny che ho indossato.

Se non fossi stato così concentrato su Avril e su come solo con la sua presenza illumina questa casa... non mi sarei trovato in questa situazione assurda. Quando poco fa ho dovuto forzarle la mano ad uscire con me, ho notato subito il suo bellissimo viso contrariato, sicuramente si sarà morsa la lingua per non replicare. Dio che spettacolo di ragazza! E mentre metteva in ordine la cucina subito dopo colazione, non ho smesso un attimo di toglierle gli occhi di dosso. Sono stato stregato da ogni suo movimento, l'ho spogliata con gli occhi, indumento dopo indumento, immaginandomi tutto il ben di Dio che nasconde. Lo so che lei si è sentita osservata, scrutata, violata... So di sicuro che ha percepito tutto quello che le stavo facendo nella mia testa. Mi sono accorto di averla messa in difficoltà. Cazzo se non ne ho goduto fino in fondo! Solo sapere che le faccio questo effetto con la mia sola presenza... me lo fa diventare duro come l'acciaio. So che è attratta da me come io lo sono da lei, e che se solo lo volessi, sarebbe "mia"! a volte penso che se me la scopassi mi passerebbe questa smania irraggionevole che provo per lei dal primo momento che l'ho vista. Avril mi fa sentire come un maniaco pervertito, ma ho una tale fame di lei, che sento di stare per impazzire. Voglio entrare dentro di lei in tutti i modi possibili e inimmaginabili. Ma.. dopo averla conosciuta meglio, so che non è paragonabile a nessun altra donna che mi sono scopato: Avril è davvero una brava ragazza e non merita che nella sua vita entri un flagello come me, complicato, perverso e incasinato, ed è solo per questo che sto cercando di mantenere il controllo. Ho capito anche che vuole far vedere a tutti i costi di essere una ragazza forte e decisa, lo è ma... non quanto vorrebbe. Me ne sono reso conto stando a stretto contatto con lei, è una gran sognatrice, buona e gentile. Quello che mi spaventa di più è che lei mi fa continuamente desiderare di proteggerla. Cosa cazzo mi sta succedendo? Questa ragazza mi sta mandando in pappa il cervello.

Afferro il chiodo nero che ho appoggiato sulla sedia e vado di sotto, ma prima mi fermo davanti alla camera di Avril. Busso con un colpo deciso alla porta.

<<Ehi Avril. Ti aspetto di sotto in garage okay? sbrigati non mi piace aspettare>> dico alzando il tono di voce...mentre rido divertito.

<<Va bene, ti raggiungo subito>> sento la sua voce attutita dalla porta. E anche quella mi arrapa.

Sono in macchina aspettando che lei scenda. Sento i suoi passi rimbombare nel silenzio del garage. Esitante apre lo sportello dell'auto e si siede accanto a me.

La guardo ed è bellissima, indossa dei Jeans scoloriti più stretti dei miei, con un dolcevita rosso attillato e una felpa blu col cappuccio aperta davanti che non nasconde abbastanza le sue tette formose. Ha solo un po' di mascara sulle ciglia e le labbra lucide effetto naturale. Ha raccolto i suoi splendidi capelli rosa in una coda di cavallo in cima alla testa. E' stupenda, bellissima, sexy da mozzare il fiato nella sua semplicità.

La osservo sottocchi mentre è intenta ad apprezzare la mia auto.

<<L'interno di questa macchina è ancora più bello>> mi dice ammirata

<<Si lo è. Sono molto orgoglioso di lei!>> esclamo compiaciuto. Mi è costata un occhio della testa.

La micetta alla mia battuta alza gli occhi al cielo, sopratutto perchè osserva la mia mano accarezzare il cruscotto come se fossero le curve dei fianchi di una donna.

<<Siete proprio tutti uguali voi uomini quando si tratta delle vostre auto. Mettete più passioni e cure per le vostre automobili anzichè per una donna>> dichiara esprimendo la propria opinione.

Inabissato nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora