Inabissato nei tuoi occhi

CAPITOLO - 39 -

AVRIL

Fare la spesa con Kimura si sta rivelando alquanto piacevole e divertente. Se la sta spassando alla grande a mettere un sacco di schifezze nel carrello. Svoltiamo l'angolo nel reparto "6", dove ci sono i prodotti per la cura del corpo e capelli. Mentre Kimura è attento a scegliere un dentrificio che soddisfi i suoi stupidi standard, io ne approfitto per controllare il prezzo della crema colorante per capelli, dovrei proprio comprarla. Cavolo... afferro la giusta tonalità di rosa... Se chiedessi un prestito a Kimura? No,no.Manco morta, sarebbe troppo umiliante.

<<Prendilo Avril>> sobbalzo alla sua voce. Cazzo è così silenzioso che non lo sento mai arrivare, dovrei mettergli un campanello che mi indichi la sua presenza.

<<Cosa?>> faccio la finta tonta.

<<Quello che ti serve. Prendi tutto quello che ti occorre>> mi rimprovera.

<<Grazie, ma non mi serve niente>> replico bugiarda.

<<Avril non dire stronzate>> esclama... Porca vacca. E' davvero imbarazzante! di sicuro mi ha beccata a rimuginare con la tinta in mano.

<<Mettiamola così, prendi tutto ciò che ti occorre, poi me li restituirai ok?>> dichiara con un compromesso. Mi strappa il prodotto dalle mani lanciandolo direttamente nel carrello della spesa <<ho deciso così!>> esclama ponendo fine al discorso in modo prepotente come al suo solito. Comincio a farci l'abitudine.

<<Abbiamo finito?>>... <<serve altro Avril?>> è da un quarto d'ora che continua a mettermi fretta spazientito.

<<Insomma basta Kimura! se non ti andava di venire,perchè sei voluto venire con me? te ne restavi a casa>> reclamo spazientita.

<<E mettere a repentaglio la sicurezza del mio tessssoooro a quattro ruote!>> mi prende in giro imitando Gollum nel "Signore degli anelli".

<< Sei proprio un cretino>> gli dico divertita <<tranquillo, rompiballe che non sei altro, abbiamo finito. Andiamo a casa>> dico al limite della sopportazione, perchè una cosa è certa, non metterò mai più piede con Kimura in un supermercato.