CAPITOLO -21-

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AVRIL

IL GIORNO DOPO

Lentamente sollevo le palpebre, mi sembra di aver dormito per un eternità. Mi sento stordita, confusa e la luce intorno a me, mi costringe a socchiudere gli occhi. Mi sento così strana...

Mi stiracchio, allungando le gambe doloranti. Ahh diavolo...mi sento come se mi avesse investita un tir. Fiacca volto la testa e nel farlo, qualcosa di umido mi scivola dalla fronte. Un panno di cotone bianco casca a terra. Ma un momento... dove mi trovo? ooooooh mio dio non può essere... con orrore realizzo di essere a casa "mia", sul divano di Kimura. Con prudenza volto lo sguardo e lo vedo. Dorme stravaccato sulla poltrona di fronte a me. Oh.Mio.Dio. Riconosco immediatamente i fogli che ha deposistati sul grembo. Infastidita e orripilata noto alcuni dei miei preziosi fogli sparpagliati sul pavimento. Come mai sono qui? Perchè sono distesa sul suo divano e perchè mi sento uno straccio? e perchè cazzo Kimura ha il mio romanzo in mano? Con un gigantesco sforzo mi sollevo, devo recuperare assolutamente le miei adorate pagine dal pavimento, dannazione a lui!

Il mio corpo scricchiola quando mi inginocchio... e spero tanto che Kimura non l'abbia sentito, non deve assolutamente svegliarsi. Sono proprio vicina ai suoi piedi. Che  cavolo ha combinato?! Mi ha ingarbugliato tutte le pagine, per fortuna le avevo numerate, altrimenti giuro che l'avrei ammazzato.

L'istinto mi urla di raccogliere il resto dei fogli e riordinarli subito. Ma come faccio senza svegliarlo?

All'improvviso un violento capogiro mi travolge facendomi sentire malissimo, perdo l'equilibrio e cado in avanti, proprio sulle ginocchia di Kimura. Colpisco in maniera violenta con il seno le sue ginocchia, il dolore mi mozza il fiato, mentre la punta del mio mento va a sbattere proprio... lì! dove giace tranquillo il suo... pisello addormentato.

<<CAZZO!>> urla Kimura, forse... per il dolore. Non lo so, perchè la sua imprecazione è l'ultima cosa che sento prima di perdere i sensi.

Un odore forte e pungente mi penetra nelle narici facendomi tossire...

<<Ehi ehi, tranquilla. Respira con calma. Sei con me ora, al sicuro>> la voce calda e profonda di Kimura stranamente mi rilassa.

Faccio quello che mi dice, respiro profondamente e mi sento subito meglio. Finalmente trovo il coraggio di guardarlo. Sento le sue mani sui miei fianchi, mi rendo conto che sono seduta sulle sue gambe, il cuore comincia a battermi così forte nel petto che ho paura di sentirmi di nuovo male. Siamo sul divano e lui mi tiene tra le sue braccia. Mi culla dolcemente, come quando hai un bambino fra le braccia, ma... è davvero lui? mi solleva il mento con le sue dita calde, gentili, ci guardiamo e restiamo occhi negli occhi... e io dimentico tutto, anche il mio nome.

<<Cosa credevi di fare?>> mi chiede con voce incredibilmente dolce.

Cosa cavolo sta succedendo? Resto confusa e rapita del tutto dalla sua irresistibile bellezza <<ho notato i fogli del mio romanzo a terra, volevo solo raccoglierli senza svegliarti>> sussurro abbassando lo sguardo, perchè non so cosa dire, tantomeno come confrontarmi con lui. Vorrei solo scendere dalle sue ginocchia per pensare a qualcosa di intelligente da dire, e stare seduta ancora sulle sue gambe di certo non mi aiuta. Appoggio le mani sulle sue spalle muscolose, cerco di alzarmi e mettere una certa distanza tra di noi...

<<Cosa stai facendo?>> domanda di nuovo tenendomi ferma sulle sue gambe, il mio stupido cuore ritorna a battere come un tamburo solo per questo piccolo gesto di "premura". Perchè ora gli importa di me?

<<Hai avuto la febbre alta per due giorni di seguito>> continua <<devi fare attenzione, sei debole e hai bisogno di rimetterti in forze, cosa di cui ho intenzione di occuparmi... a partire da adesso. Tranquilla, io e te parleremo con calma, ti garantisco che questa volta avrai tutta la mia attenzione>> dichiara determinato più che mai <<facciamo una cosa per volta, okay?>> dice alzandosi in piedi mentre mi tiene ancora in braccio, la sua agilità è sorprendente. Poi mi adagia sul divano e copre il mio corpo fino al collo <<resta qui tranquilla, vado a riscaldare la zuppa che ti ho preparato>> dice piano... Porca vacca un alieno adorabile si è impossessato di lui. Cosa sta succedendo?

Inabissato nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora