CAPITOLO -15-

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TAKUMI

Josh entra in casa, con la sua solita spavalderia.

<<Ehi ma cosa succede qui, Taki? credevo avessi finito con gli operai>> mi chiede corrugando la fronte.

<<Poi ti spiego. Vieni in cucina con me, devo chiederti di fare una cosa per me>> dico mentre lui si accomoda e non curante lancia il giubbotto di pelle su lo sgabello accanto a lui. Alzo gli occhi al cielo, Josh è così, ma è un buon amico. È il più alto di tutti noi, un texano a tutti gli effetti. La sua stazza può risultare minacciosa per chi non lo conosce. Ha un cuore grande pronto sempre ad aiutare un amico. Ma se qualcuno lo fa arrabbiare... può diventare maledettamente pericoloso. Lui e Jared sono i più irascibili del nostro gruppo, e se devo essere onesto lo sono anch'io. Josh oltre al ballo ha un'altra passione, suonare la chitarra e lo fa anche bene, il farabutto. Io e lui abbiamo condiviso un monolocale, ma la convivenza è stata una tortura per due maschi come noi.

<<Signor Kimura, io e mio figlio abbiamo finito>> mi riferisce il signor Claudio. Devo dire che lui e suo figlio Andreas sono veramente simpatici, allegri, in questo si vede che sono italiani. Il signor Claudio mi allunga la fattura che devo firmare, soffermandosi un po' di più a guardarmi <<è da quando sono arrivato che volevo domandarle se per caso lei è un parente del Dottor Isao Kimura?>> mi chiede interessato.

Mi irrigidisco. Questo è quello che mi succede sempre ogni volta che qualcuno parla di mio padre.

<<Si. È mio padre>> rispondo distaccato.

Il signor Claudio mi fa un fottuto sorriso, come se mi fosse spuntata un aureola sulla testa.

<<Non posso crederci!lei è il figlio dell'uomo che ha salvato la vita di mio figlio. Signor Kimura deve essere davvero molto orgoglioso di avere un padre così in gamba, è un medico strordinario>> dice tutto contento.

Faccio un sorriso forzato <<si in effetti è da tempo che si è aggiudicato il premio "padre dell'anno">> esclamo d'impulso.

Il signor Claudio sembra accorgersi del mio sarcasmo. Vedo cambiare il suo viso, sembra piuttosto dispiaciuto per la mia battuta infelice.

Cerco di liquidarlo alla svelta, mettendo fine all'argomento. Saluto lui e suo figlio con una stretta di mano e li accompagno alla porta.

Raggiungo Josh in cucina e mi metto seduto di fronte a lui mentre lo osservo disgustato cospargere di scioroppo d'acero il sandwich al prosciutto che ha nel piatto.

<<Fai veramente schifo Josh. Non farò mai l'abitudine ai tuoi gusti schifosi>> dico guardandolo.

L'osservo inghiottire l'ultimo schifoso boccone.

<<Allora hai parcheggiato la tua auto dove ti ho chiesto?>> gli chiedo impaziente.

<<Si. Ho parcheggiato la mia Alexis nella stradina prima di casa tua. Ma adesso mi spieghi cosa sta succedendo? come mai mi hai chiesto di fare questa cosa così strana Takumi?>>.

<<Cerco di riassumertelo in breve amico. Qualche giorno fa appena mi sono stabilto definitivamente qui, apro la porta, entro in casa e a grande sorpresa chi mi ritrovo? una perfetta sconosciuta che dormiva sul mio divano>> dico ancora turbato.

<<Cosa?>> mi interrompe Josh con aria sbigottita <<pazzesco... magari era una fan che si è intrufolata a casa tua... sai una di quelle fuori di testa>> ipotizza mentre io scuoto la testa.

<<No Josh, all'inizio l'ho pensato anch'io. Ma cazzo amico, quando l'ho svegliata in modo brusco, lei non mi ha riconosciuto per niente. Lei non sa chi sono!>>.

Inabissato nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora