CAPITOLO -57-

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TAKUMI

DUE SETTIMANE DOPO

SABATO MATTINA

Apro gli occhi lentamente e mi sforzo di tenerli aperti. Fuori piove... e ti pareva!

Allungo la mano come ogni mattina per stuzzicare la mia micetta, ma lei non c'è. Sospiro deluso mentre mi volto nello spazio, vuoto accanto a me. Al suo posto trovo un biglietto:

Buongiorno amore mio... sono andata a prendere Penelope. Ci vediamo a pranzo. Ti amo!

Cazzo è vero... oggi arriva la sua amica... me n'ero proprio dimenticato. Aspiro profondamente il profumo di Avril che aleggia in tutta la camera, un misto di zucchero filato e vaniglia. Incrocio le mani dietro la testa e guardo il soffitto in totale silenzio... è la prima volta, dopo due settimane che mi sveglio senza di lei. Prendo il suo cuscino e ci strofino sopra il naso. Sorrido mentre mi metto seduto perchè sono diventando un vero coglione sdolcinato. Avril mi ha del tutto cambiato.

Guardo l'ora <<merda sono le 11! >>.

Dal mio telefono irrompe Rolling in the deep cantata da Chester Bennington dei Linkin Park... Avril!

<<Ciao piccola!>> rispondo con voce impastata.

<<Ciao... ti sei svegliato adesso!>> indovina.

<<Qualche minuto fa>> replico.

<<Il volo di Penelope atterra tra mezz'ora, dopo di chè ho appuntamento al negozio di Aiko con Brit e Blair, muoiono dalla voglia di conoscere Pen>> mi informa premurosa come sempre.

Come avevo previsto in queste due settimane Avril e Aiko sono diventate pappa e ciccia.

<<D'accordo, quindi devo ordinare qualcosa per il pranzo o ci pensi tu?>> chiedo per aiutarla.

<<No amore. Già ho preparato tutto>> mi mette al corrente.

<<Fantastica. Sei da sposare>> questa poi, da dove cazzo mi è uscita?

Silenzio... <<Ehi ci sei? guarda piccola che era una battuta>> dico cercando di riprendermi.

<<Sì... lo sapevo. Allora ci vediamo dopo>> replica dolce.

<<Okay piccola. A dopo>> dico interrompendo il mio imbarazzo per la mia uscita.

Il suono insistente del citofono mi fa scattare dal letto. Imprecando corro di sotto. Will...

Gli lascio la porta aperta mentre vado in cucina. Sento il rumore della sua auto mentre parcheggia fuori casa.

<<Entra sono in cucina! >> gli urlo da lontano <<cosa ti ha fatto staccare il culo dalla tua poltrona per venire a casa mia?>> gli dico senza voltarmi mentre mi preparo un espresso.

<<Dobbiamo parlare Takumi ed è un cazzo di casino>> la sua voce è grave.

Mi volto a guardarlo <<okay siediti>> gli dico, poi ammico alla mia tazza di caffè <<ne vuoi uno anche tu?>> gli chiedo, Will ha l'aria tesa.

<<No grazie sto bene cosi>> replica nervoso.

Mi siedo di fronte a lui <<Spara!>> esclamo.

<<Okay veniamo subito al sodo. Il tempo per Antony è quasi finito. Ho cercato di guadagnare altro tempo con la Wildman ma non ci sono riuscito. L'unico fatto che è cambiato è che ora si è resa disponibile a scegliere su tre di voi>> annuncia. Merda.

Inabissato nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora