XII

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J"Sì sono io, mi dica"

"Io sono Sunwook. Il padre biologico di vostra figlia"

Jin spalancò gli occhi. Il padre biologico di Syri era in prigione.... che ci fa qui!? Il ragazzo cercò di mantenere la calma

J"Scusi. Lei è l'ex ragazzo..."

"di Cho Hee  esattamente"

J"Mi può scusare un secondo?" Disse per poi chiudere la porta velocemente. Andare al piano di sopra, passare dalla camera di Jimin e spalancare la porta della cameretta di Syri

JM"Hyung, cosa succ-"

J"Tieni" Diede il fagottino in braccio a Jimin.

J"Non vi muovete di qui. Per nessun motivo al mondo. Se dovesse arrivare un uomo che non conoscete. Non dovete dargli ascolto. Chiama Namjoon e digli di correre a casa che è un emergenza. Per l'amor di dio Jimin fai come ti dico" Poi uscì dalla stanza, chiuse la porta della cameretta a chiave, sapendo che ce n'è una anche all'interno della camera, e raggiunse ancora il ragazzo.

J"Allora. Mi dica"

"Vorrei vedere mia figlia"

J"Mi dispiace ma è a lavoro con il mio ragazzo. Visto che oggi ho tantissime cose da fare." Sorride

"Ah allora aspetterò che torni. Nel frattempo vorrei accomodarmi"

J"Ah c-certo" si scansa per farlo passare. Poi l'uomo si sdravaccò sul divano.

Nam torna il prima possibile. Pensò Jin

Dopo mezz'ora...

Jin sentì suonare il campanello, così si precipitò ad aprire.

J"Nam..."

N"Cosa succede?" Non entra neanche che guarda la persona sdraiata sul divano e si scaglia contro di lui, tenendolo fermo. Yoongi era dietro di lui, così andò avanti affiancando Jin.

N"Bastardo! Cosa gli hai fatto eh!?"

"Di cosa parli? Voglio solo mia figlia" lo guarda con un sorrisetto antipatico

N"Te lo scordi! Mia sorella è morta e Syri è lunica cosa che mi rimane di lei! Non ti avvicinare alla mia famiglia" Nam mette le mani al collo del padre biologico. In quel momento la rabbia lo aveva accecato, quell'uomo doveva star lontano da Jin, Syri e il resto dei ragazzi.

Y"Namjoon fermati!" Cerca di allontanarlo, dal ragazzo. "Non ne vale la pena"

Ora Namjoon si trovava in piedi davanti a Sunwook, che non ne voleva sapere di togliersi quel Sorrisetto sfacciato dal viso.

N"Jin vai da Jimin, per favore"

J"Ma Nam-"

N"Vai ti ho detto"

Così Jin, senza fiatare, andò di sopra. Paura, rabbia, confusione o soltanto voglia di tornare alla vita di prima, dove poteva vivere quasi in completa tranquillità, ma comunque aveva bisogno di Namjoon, perchè lo amava.

N"Ts... Perchè sei tornato? Cosa vuoi da noi? Non ti è bastato rendere infelice Cho Hee!?"

"Sai Namjoonie-"

N"Non mi chiamare così"

"Eheh sono rimasto in prigione per un bel po', ma con tutte le buone azioni, ora riesco ad avere la mia vendetta su chi mi ha fatto finire li"

N"Te lo sei meritato"

"E tu... che dici di amare tanto Syri, dovresti voler bene anche all'unico genitore in vita"

N"Non sei suo padre. Io e Jin lo siamo, l'abbiamo cresciuta e curata anche quando era nell'incubatrice. Tu sei solo il bastardo che ha violentato sua madre."

"Ma la legge non la vede così"

A quella frase Yoongi scattò, si avvicinò al tipo arrivandogli a pochi centimetri dal viso.

Y"Vuoi portarci in tribunale? Fallo. Cho Hee ha deciso che se fosse morta avrebbe lasciato sua figlia a Namjoon e Jin. Non c'è scritto nulla su di te. In più sei andato in carcere per stupro e omicidio"

A quell'ultima parola Sunwook sgranò gli occhi e Namjoon fece una faccia confusa, che intendeva con omicidio, Yoongi?

Y"Sì beh. Come se non lo sapessi, ero indeciso se dirlo a Namjoon o no, ma a quanto pare, tua madre è morta quando tu eri piccolino, avvelenamento c'era scritto nel rapporto, giusto? Ma chi lo aveva preparato pranzo? Chi era quel figlio bastardo che ha ucciso quella povera donna?"

"C-come fai a saperlo?"

Y"Mio padre era un poliziotto, mi obbligava a guardare le foto dei casi, poi il tuo viso lo avevo già visto, sei molto simile a tua madre. O forse perchè tuo padre in prigione non parlava d'altro che del suo caro figliuolo che è cresciuto da solo. Povero uomo, è stato messo in carcere per una cosa che non ha fatto, io lo sapevo che eri stato tu. Figlio bastardo, tua madre ha sofferto per colpa tua e tu rid-"

"SMETTILA" sbraitò mettendosi le mani nei capelli e respirando sempre più velocemente.

"Smettila. Non sono stato io!"

N"Vattene da casa mia Sunwook, e stai lontano dalla mia famiglia"

"Fanculo Namjoon. Non sai quanto ho goduto mentre mi sbattevo tua sorella. E lei gridava chiedendo aiuto. Ahah e tu che eri troppo occupato." Eccolo. Era tornato il sorrisino. Namjoon quanto lo odiava. Gli avrebbe spaccato tutti i denti.

Namjoon non resistette più, era sua sorella, stava parlando in modo così disgustoso proprio di lei.
Dovrebbe vergognarsi.
Namjoon prese il coltellino che teneva sempre in tasca, iniziando a giochicchiarci dal nervoso.

"Quella puttana"

Quella fu la goccia.

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