Guardo l'acqua scorrere nel giardino dell'immensa villa a Boca Raton in cui viviamo, da quando siamo stati attaccati la sera della sfilata sono passate due settimane in cui mi è stato categoricamente vietato di uscire di casa se non accompagnata da Nelson, la mia scorta, stare vicino a quell'uomo mi mette soggezione, non si scompone mai, non parla e stare tutto il giorno accanto ad un muto non è proprio il massimo, oggi devo andare in centro a controllare il negozio di lingerie di mia proprietà che serve ovviamente a riciclare denaro dato che è pressappoco impossibile che un negozietto fatturi milioni al mese.
Solitamente lo gestisce una commessa per me ma Mario stamattina mi ha svegliato e mi ha intimato di andarci io stessa perché non vuole che i suoi nemici possano pensare che si nasconda per paura e che cerchino di prendere il suo territorio, ci hanno messi anni a dividersi le zone e se qualcuno ci invadesse di nuovo potrebbe crearsi una sanguinosa guerra.Mi metto un vestito nero aderente ed un paio di louboutin nere, prima di scendere di sotto prendo il mio giubbotto con una tasca interna cucita e appoggio sulla lingua la minuscola pillola anticoncezionale.
Dopo il mancato rapporto a tre di Miami pensavo che Mario mi avrebbe lasciato in pace, invece appena arrivati a casa ha preteso di replicare e non mi sono potuta sottrarre ai suoi attacchi animaleschi, sono giorni che non fa altro che scoparmi ogni volta che ne ha l'occasione e io non voglio assolutamente rimanere incinta di lui quindi mi sono fatta prescrivere la pillola in gran segreto da una vecchia ginecologa che esercita in un quartiere malfamato di Boca, se mio marito lo scoprisse ucciderebbe sia lei che me ma non voglio portare al mondo un altro figlio con quel mostro, ma questa non è l'unica cosa che faccio in segreto: ho iniziato a rubare piccole quantità di denaro al mese che metto in un conto svizzero utilizzando un prestanome così nel caso lui fosse arrestato o uno dei suoi nemici lo ammazzasse io avrei comunque il culo coperto da qualche parte nel mondo, se mai dovessi uscire viva da questa storia.
Mi avvio di sotto e per fortuna Mario se ne è già andato lasciandomi da sola con Celia, mi aspetto di vederle in viso il solito ghigno vittorioso quando mi siedo per mangiare ma invece ha il volto sconvolto e coperto di lacrime, tira su col naso facendo un rumore pazzesco e a quel punto i nostri sguardi si incrociano e lei mi guarda malissimo
" Che cazzo hai da guardare?" ringhia incazzata da morire, alzo le mani in segno di resa e riposo lo sguardo sui miei cereali, finiamo la colazione in religioso silenzio e questo è un evento dato che ogni occasione in cui non c'è Mario è buona per urlarci cose orribili addosso, siamo arrivate alle mani in tantissime occasioni e la sicurezza ci ha dovute separare a forza.
Mentre termino gli ultimi cereali che ho nel piatto sento un rumore di passi e mi ritrovo davanti la mia guardia del corpo , i capelli castano chiaro sono perfettamente sistemati all'indietro con il gel e il suo smoking aderisce perfettamente a quel corpo palestrato e alle gambe massicce, mi chiedo come starebbe senza maglia, sicuramente il suo addome è perfettamente scolpito e ha una perfetta v che termina sotto i pantaloni, mi mordo le labbra mentre faccio questi pensieri e avverto una scossa in tutto il corpo, faccio una smorfia contrariata quando sento le mutande leggermente umide cosa che non mi era praticamente mai successa in quasi dieci anni di matrimonio apparte quelle sporadiche volte in cui Mario insisteva a scopare e allora mi toccava guardare un porno per rendere la penetrazione meno dolorosa.
Mi distolgo da questi pensieri e mi concentro su di lui che mi porge la mia borsa e in religioso silenzio ci avviamo verso la berlina nera che ci porta verso Mizner Park , la zona commerciale della città dove è situato il mio negozio che si chiama Ropa Interior, che in spagnolo significa lingerie.Quando arrivo trovo il negozio già aperto e un'inserviente che sta lucidando i vetri, Nelson mi passa la mia borsa e mentre lo fa mi sfiora leggermente la mano lasciandomi un brivido che mi percorre tutto il corpo, non posso credere che mi senta in questo modo solo per un leggero sfioramento di mani, è come se stare assieme a lui avesse rispolverato tutte le mie emozioni che ho tenuto represse per anni ed è strano perché non ci siamo scambiati nemmeno una parola.
La mattinata passa in silenzio mentre mi occupo delle spedizioni online e faccio il campionario, lui è sempre puntato dietro di me e mi rende imbarazzante persino muovermi o girarmi perché non saprei come gestire il suo cazzo di sguardo addosso.
A pranzo esco per andare in un ristorante accanto al negozio sempre tallonata da lui che non accenna a voler aprire bocca e vuole anche rimanere in piedi a fissarmi ma non glielo permetto e lo costringo a sedersi al tavolo con me, lui si guarda attorno a disagio e dopo aver sospirato si accomoda sulla sedia di fronte a me , è come se quasi gli desse fastidio stare accanto a me , non mi sembra di essermi mai comportata male con lui.
"Mi spieghi quale è il tuo problema?" gli ringhio praticamente in faccia, lui mi osserva confuso e poi apre bocca:
" Non credo di aver capito bene"
" Voglio sapere perché mi ignori, che ti ho fatto? non riesco ad avere attorno un muto tutta la giornata mi metti ansia cazzo"
" signora io faccio solamente il mio lavoro che è quello di accompagnarla da un posto all'altro e preoccuparmi che ci arrivi viva visto le numerose minacce che sta ricevendo la sua famiglia e suo marit.." non fa nemmeno in tempo a finire la frase che si sentono una raffica di spari fortissimi attorno a noi e tutti iniziano ad urlare, Nelson si butta su di me facendomi da scudo mi fa mettere sotto al tavolo e poi tira fuori la sua pistola ed inizia a sparare contro gli aggressori colpendoli, quando gli spari cessano vengo praticamente presa di peso e portata fuori dal locale cercando di ignorare i corpi senza vita dei poveri innocenti che questi pazzi hanno ucciso, prima di uscire noto i corpi degli aggressori che sono stati presi da due colpi alla testa, sembrano ragazzi poco più che ventenni vestiti da militari, sulla tasca della giacca di uno posso chiaramente leggere: Hasta la Victoria siempre, il motto del rivoluzionario Che Guevara
" Guerrilleros" sussurra Nelson prima di trasportami a peso fuori dal ristorante dove stanno già arrivando ambulanza e polizia.
Torno a casa completamente sconvolta dall'accaduto e in sala trovo Mario seduto nervosamente che gira come un pazzo, continua a sbraitare e imprecare in spagnolo, parla dei soldi che perderà, dei suoi affari e continua a chiedere più sicurezza intorno alla casa senza preoccuparsi minimamente del fatto che io, sua moglie, la donna che ha sposato e sottratto alla sua famiglia sarebbe potuta morire oggi.
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E' mezzanotte passata e ho approfittato del fatto che mio marito fosse impegnato in una videoconferenza con il padre per sgattaiolare di sotto in giardino di fronte alla cascata artificiale, metto i piedi nell'acqua e leggo Crepuscolari di Pablo Neruda, il mio poeta preferito l'unica cosa che Mario non è riuscito a sottrarmi è il piacere di leggere un buon libro, mi vengono le lacrime agli occhi se penso al corso che ho dovuto abbandonare all'università e alla mia vita a Vinales, ai miei genitori ed a tutto ciò che ho dovuto lasciare perché sono stata notata da un' aspirante narcotrafficante che non accetta un no come risposta, forse la colpa è mia, avrei dovuto mettere un vestito più lungo e non truccarmi, se non fosse stato per la mia vanità magari ora sarei già laureata e sarei negli stati uniti con un buon posto da insegnante.
"Amo l'amore che si suddivide / in baci, letto e pane. / Amore che può essere eterno / e può esser fugace. / Amore che vuol liberarsi / per tornare ad amare" cita una voce dietro di me e come per magia mi ritrovo dietro Nelson con la camicia sbottonata e una birra in mano.
"Neruda era lo scrittore preferito dei miei genitori, era quello che recitavano poche ore prima che la milizia di Chavez venisse a prelevarli da casa per ucciderli" nel suo sguardo noto del dolore quando nomina i genitori, stappa la birra e si siede accanto a me.Passiamo un sacco di tempo a parlare di libri e letteratura , bevo un sorso della sua birra e lui inizia a ridere quando emetto un piccolo rutto, parlo di tutto come non facevo da anni e sorrido spontaneamente, alle prime luci dell'alba mi costringo ad alzarmi e a tornare nella mia stanza ricordandomi solo in quel momento di mio marito che probabilmente mi starà dando per dispersa.
Lo saluto e mi dirigo nel mio letto dove mio marito dorme profondamente, una volta rimboccate mi concedo l'ultimo dei tanti sorrisi che mi ha regalato la mia misteriosa guardia del corpo.
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THE BOSS WIFE
Romance"Il mio cuore ha iniziato a battere per l'unica persona che avrei dovuto evitare" Travis Webster è uno spietato agente della DEA che sta architettando la perfetta vendetta contro il figlio dell'uomo che gli ha tolto tutto ciò che aveva, Mario Salaza...