17.

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ELENA
Continuo a vomitare per terra fino a quando non mi fa male il petto, ad un certo punto esce solo acqua ma il corpo non smette di produrre conati. Non posso credere di essermi fidata di lui e che in cambio mi abbia fatto questo, ci ho fatto sesso, mi sono fidata, gli ho raccontato le mie paure, gli ho parlato della mia prigionia e lui ha carpito tutte le informazioni per utilizzarle contro di me, un'agente della DEA, come cazzo ho fatto a non pensarci prima, era troppo bello che un uomo si interessasse a me completamente a caso, ecco ciò che succede quando abbasso la guardia.
Tolgo bruscamente la sua mano poggiata sulla mia schiena e lui sussulta, percorro il sentiero nel bosco fino a quando arrivo ad un torrente e mi sciacquo la bocca cercando di togliere quel sapore di acido che mi ha invaso la bocca .
In tutto questo tempo lui mi ha seguito senza spiccicare parola.
Dopo essermi pulita mi siedo su una roccia ed evito accuratamente la sua presenza.
Rimango con lo sguardo basso e resto in silenzio per tutto il tempo necessario per raccogliere le mie idee e capire come fare.
Se lo dicessi a Mario lo condannerei a morte ma se non lo facessi potrebbe spedirmi in qualche carcere federale e chiedere l'estradizione esattamente come è successo ai miei suoceri e poi spedire i bambini in un cazzo di orfanotrofio.
Non lo permetterò mai.
Dovrà letteralmente passare sul mio cadavere per togliermi mio figlio.
Ad un certo punto si gira verso di me e mi mostra il distintivo.
"Il mio vero nome è Travis Webster, ho 32 anni e lavoro per la divisione anti droga dei servizi segreti, ero un normale ragazzo di sedici anni con nessun tipo di preoccupazione e dei genitori fantastici che però lavoravano tantissimo, mi avevano sempre detto di lavorare nel settore immobiliare, quando in realtà erano entrambi agenti della DEA, volevano ritirarsi e la loro ultima missione era proprio il cartello di Avana.
Erano riusciti a raccogliere informazioni su tutti i loro affari illeciti e, in un anno avevano mandato dentro tutti i più grandi collaboratori di Alvaro Salazar, commisero lo stupido errore di comparire in un servizio al telegiornale che tuo suocero vide.
Due giorni dopo, stavamo tornando a casa da una serata al cinema quando un ragazzo coperto da un casco integrale a bordo di una moto ha fatto fuoco su di loro, uccidendoli con 16 colpi di Ak-47.
Dopo i funerali di stato ci fu un processo in cui l'esecutore materiale dell'omicidio non fu condannato perché non c'era pericolo che reiterasse il delitto, è stata fissata la sua cauzione ad un milione di dollari che sono stati subito pagati e lui è allegramente tornato a vivere a Cuba mentre la mia vita era distrutta"
Non immaginavo che la sua vita fosse così fortemente intrecciata alla mia, per quanto diverse le circostanze è come se tutti noi fossimo vittime della stessa persona, dopo la morte di Celia ho capito che passare tempo ad odiarci mentre il nostro vero nemico l'ha sempre vinta é tremendamente stupido, forse questa potrebbe essere anche la mia occasione di sbarazzarmi di quello stronzo con cui sono sposata, potrei scappare lontano e ricominciare da qualche parte con i bambini, rimanere qui non è più fattibile ormai, non con questa nausea continua, non con questi seni gonfi e la consapevolezza di aver saltato un ciclo in mezzo a tutto questo casino, con Mario non faccio sesso da mesi ormai, capirebbe subito che non è suo.
Devo farmi forza e lottare con le unghie e con i denti, sono una madre, nessuno sa di cosa siamo capaci.
"Se vuoi incastrarlo ti aiuterò, ma ad una sola condizione " Pronuncio con tono fermo guardandolo dritto negli occhi

THE BOSS WIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora