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ELENA
Mi rigiro nel letto da una parte all'altra ma Morfeo non ne vuole sapere niente di prendermi tra le sue braccia.
Forse il motivo della mia mancanza di sonno dipende anche dai gemiti che sento provenire dalla stanza adiacente dove mio marito si sta dando da fare con la donnaccia con cui mi tradisce sempre, negli anni il numero di donne con cui mi ha mancato di rispetto è andato crescendo sempre più ma Celia non la sopporto proprio :mi deride e umilia continuamente e dice che è colpa mia se mio marito mi tradisce sotto ai miei occhi è perché sono frigida e non mi lascio andare abbastanza e che avrebbe dovuto scegliere una come lei, ne sarei davvero grata se mio marito chiedesse il divorzio e mi lasciasse andare, credo che darei una festa.
Non capisco perché trattarmi così dopo tutto ciò che ha fatto per avermi: fino a 9 anni fa ero una normalissima ragazza di Vinales, nel nord di Cuba, andavo all'università e aiutavo i miei nel loro panificio, un giorno, mentre tornavo a casa mano nella mano con Miguel, il mio ragazzo di allora, Mario era in fondo alla strada, appoggiato alla sua Ford Capri che parlava con dei suoi amici e ad un certo punto ha puntato il suo sguardo nel mio e io ho smesso subito di guardarlo perché non volevo avere niente a che fare con un narcotrafficante dato che sapevo benissimo di chi fosse figlio.
Nei giorni dopo ho continuato a ricevere fiori e altri regali costosissimi e si faceva trovare ovunque io fossi, questa insistenza mi spaventava parecchio perché sapevo che non si sarebbe fermato davanti a niente perché era me che voleva, nonostante gli avessi detto che ero già impegnata, all'inizio era quasi romantico ma poi è diventato estremamente aggressivo quando ho continuato a rifiutarlo e a vedermi con Miguel.
Una sera dopo una cena con il mio ragazzo me lo sono ritrovato davanti a casa e mi ha mollato uno schiaffo in pieno viso perché mi aveva visto baciarlo e mi ha detto che sarebbe passato alle maniere forti perché io ero solamente sua.
Due giorni dopo Miguel è stato trovato con un buco in testa all 'interno della sua auto vicino a un precipizio a Valle de Vinales, la notte del ritrovamento del suo corpo mentre ero in casa a disperarmi per la notizia Mario è giunto in casa mia con sette uomini armati fino ai denti, hanno puntato le pistole in testa ai miei genitori e li hanno obbligati ad accettare la sua dote.
Un mese dopo il matrimonio si è svolto  in grande stile nella chiesetta della Regla, non mi è stato neanche permesso di invitare i miei genitori, ho dovuto percorrere la navata nel mio Oscar de la Renta fatto su misura accompagnata  da mio suocero, non ho sorriso una sola volta durante la cerimonia e il ricevimento e appena siamo giunti a casa mi sono rintanata in bagno a piangere e nonostante i miei continui rifiuti quella sera lui si è preso la mia verginità, mi ricordo ancora i versi di piacere e animaleschi che emetteva mentre mi affondava dentro  aiutato dalla saliva che aveva usato per lubrificare le mie parti intime e io mi sentivo lacerare.
Che mostro.
Appena sento la porta della stanza aprirsi capisco che ha finito il suo amplesso così mi affretto a chiudere gli occhi e a fare finta di dormire.
Lo sento spogliarsi e poco dopo la parte del letto accanto alla mia si abbassa, lo sento stendersi accanto a me e mi prende per i fianchi per dormire a cucchiaio.
"Sento che sei sveglia, non fare finta, comunque avresti potuto raggiungere me e Celia se volevi, sai che sei sempre invitata" continua sfregandomi il naso sulla schiena lasciata nuda dalla camicia di notte la perla comprata a Milano
"Sai che io ti amo e ti voglio tutta per me, ho dovuto farlo, è anche per il suo bene" dice con finto tono mieloso, io non aggiungo niente e continuo a tenere la faccia rivolta verso la porta della stanza mentre lacrime silenziose scorrono sulle mie guance.
Il giorno dopo mi sveglio alle 9 anche se non ho niente da fare e passo un'ora abbondante ad uccidermi di palestra, come se tutti quegli addominali e squat oltre ad indurire il mio corpo potessero indurire anche il mio cuore per non farmi più soffrire, mi sarei già tolta la vita se non fosse per lui, lui che mi è stato tolto con tanta brutalità da chi ha in parte contribuito a metterlo al mondo e che ogni giorno rivela un lato più crudele di sé.
Dopo essermi fatta la doccia mi avvolgo nel mio tailleur di seta firmato Dolce e Gabbana e indosso un paio di décolleté di Steve Madden, mi trucco e mi faccio lo chignon anche se non devo andare in nessun posto preciso.
Sono diventata esattamente il tipo di donna che ho sempre odiato, quella che si fa mantenere dagli uomini e non fa niente tutto il giorno, sono diventata la sua donna trofeo :quella che sfoggia un anello da sedici carati, che tiene per mano e bacia in pubblico mentre a porte chiuse picchia e tradisce senza nessun pudore.
Quando scendo di sotto trovo mio marito intento a leggere il Times mentre sorseggia un caffè e Celia di fianco a lui che si fuma una sigaretta e beve un bicchiere pieno fino all'orlo di pampero alle dieci e mezza del mattino.
Come sempre appena mi vede mi rivolge uno sguardo carico di odio e sghignazza tra sé e sé convinta che io muoia di invidia perché si scopa mio marito, quando in realtà farei i salti di gioia se lui decidesse di mollarmi per stare con lei ma so che non uscirò mai di qui libera e viva e poi ho i miei motivi per rimanere qui, uno solo in realtà con cui mi minaccia di continuo.
Inizio la mia colazione in assoluto silenzio mentre loro due continuano a parlottare e a baciarsi con tanto di lingua davanti a me, forse convinti di suscitare una qualche reazione da parte mia, l'unica cosa che mi fa schifo è sapere che ha fatto sesso con lei prima di farlo con me e non so se usa precauzioni dal momento che i due hanno anche una figlia di 4 anni, che tengono nascosta da tutti.
"Stasera mi accompagnerai alla sfilata di Versace che si terrà nella villa di Gianni a Miami e dopo dormiremo io e te in hotel con Celia, ti ho lasciato un vestito  nero lungo sul letto, ti piacerà sicuramente" afferma mio marito guardandomi dritta negli occhi, ciò significa che non ho possibilità di replica se non voglio conoscere la potenza delle sue mani così faccio un cenno di assenso del capo e ritorno a sorseggiare il mio té verde.
A quel punto Celia si alza bruscamente in piedi ed inizia a urlare
"Perché a lei quello nero? È un 'edizione limitata degli anni 90 perché lo deve avere lei?"
"Perché io ho deciso così" replica Mario lanciandole un' occhiataccia mentre fa segno ai suoi uomini di andarsene dato che ha già capito la scenata che sta per fare quella troia
"No Mario mi sono stufata, lei ha tutti i privilegi del mondo quando di te non gliene frega niente, noi due abbiamo una relazione da 12 anni, ho continuato ad amarti nonostante tu sia andato in quel villaggio per prenderti questa stronza, a me dai solo qualche decina di migliaia di pesos mentre a lei dai dei milioni, ti occupi di quei vecchi decrepiti dei suoi genitori e le compri tutto quello che vuole!! Io ti ho dato Esmeralda che è bella e sana a differenza di quel ritardato che ha messo al mondo lei "
Non le do neanche il tempo di finire il suo ridicolo sproloquio che le verso in faccia la teiera contenente acqua per sua fortuna non molto calda, sopporto tutti i suoi insulti e le sue stronzate ma lui non lo deve nominare se vuole vivere, non ha idea di quanto mi sia stato tolto in questi anni e lui per me era tutto.
A quel punto inizia una colluttazione dove io ho la meglio e le provoco degli evidenti graffi in viso e le mollo uno schiaffo dietro l'altro, mentre ho la mano alzata per colpirla ancora vengo presa dai capelli da dietro e allontanata da lei, in men che non si dica Mario prende sia me che Celia e ci sbatte al muro entrambe prendendoci tutte e due per il collo con le sue due mani larghe e potenti, mi sento mozzare il respiro e le orecchie iniziano a fischiarmi mentre vedo tutto sfocato lui continua a stringere con uguale forza anche la gola della mia rivale con eguale forza.
Per anni ho sopportato i suoi soprusi e le sue cattiverie senza esserne ferita perché di lui non mi importa niente ma ciò che non riesco a sopportare ancora dopo tutto questo tempo sono le percosse, quando solleva la mano per attaccarmi i brividi mi percorrono la schiena e mi viene una nausea che si irradia fino alle mie rotule.
"Questa è la prima ed ultima volta che vi vedo e vi sento litigare in mia presenza , noi siamo una famiglia ed è meglio che ve lo mettiate in testa se non volete pulire una bara" sibila ferocemente, dopodiché ci lascia andare a terra facendoci tossicchiare violentemente.

THE BOSS WIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora