THE BOSS WIFE

3.

TRAVIS
Entrare tra le guardie del corpo di Salazar si è rivelato molto più facile del previsto, il capo della sicurezza, José Salcedo mi ha fatto un breve colloquio conoscitivo in cui si è bevuto appieno la mia farsa, Nelson Morales, 29 anni, immigrato venezuelano a Miami quando è iniziata la grande crisi provocata da Maduro, si è fatto abbindolare dal mio perfetto spagnolo appreso al college, mi ha fatto fare qualche tiro al bersaglio e poi mi ha consegnato uno smoking, un giubbotto anti proiettile e mi ha detto che potevo iniziare subito.
Così ora mi trovo davanti a casa casaurina , il monumentale palazzo adibito ad hotel davanti al quale Joseph Kunanan ha posto fine alla vita di Gianni Versace , osservo la gorgone dorata che simboleggia la maison incastonata nel cancello d'entrata mentre aspetto i miei nuovi datori di lavoro.
Pochi minuti dopo una Rolls-Royce nera brillante accosta davanti al cancello brulicante di fotografi, l'autista scende e apre la portiera facendo uscire fuori una delle più belle donne che abbia mai visto, posso dire tranquillamente che le foto non le rendevano giustizia : il suo corpo perfetto e longilineo è fasciato in un vestito nero con uno spacco vertiginoso che rivela le sue gambe lunghissime e i suoi piedi avvolti in scarpe col tacco alto.
Rimango letteralmente senza parole quando i suoi occhi verdi si scontrano con i miei facendomi vacillare, per qualche strana ragione il suo sguardo mi intriga e non smetto di fissarla fino a quando José Salcedo non mette una mano sulla mia spalla facendomi notare che Mario mi sta guardando male e che non gradisce il modo in cui i miei occhi stanno scrutando con attenzione e desiderio il corpo della moglie, subito dopo ci ordina freddamente di scortarli al loro posto e per tutta la durata della sfilata sto seduto in piedi di fronte a loro.
Durante la cena che io consumo in un angolo assieme al mio collega vengo subito ripreso da quest'ultimo
"Non azzardarti mai più a guardare la moglie del capo in quel modo, l'ho visto uccidere per molto meno" sibila José staccando un consistente pezzo di carne dalla coscia di pollo
"Chiaro?" sentenzia puntandomi contro le sue dita grassocce e unte
"cristallino" rispondo atono continuando a mangiare.
Dopo la cena saliamo tutti nella parte della villa adibita a albergo dove tutto l'ultimo piano è stato affittato da Mario, ci è stato dato lo specifico ordine di appostarci davanti a ogni entrata per essere sicuri che nessuno entri dentro, precedentemente i miei soci hanno inserito delle cimici all'interno di tutte le stanze così da avere la possibilità di sentire e vedere in tempo reale tutto ciò che succede nelle stanze mentre io sono di vedetta qui fuori.
Poco dopo vedo arrivare i coniugi Salazar seguiti da un altra donna con i capelli castani, per non destare sospetti faccio come mi ha ordinato il Jorge e non li guardo nemmeno in faccia mentre li scorto davanti alla loro stanza, lungo il corridoio sento i tre discutere in tono sommesso in spagnolo e alla fine lui tronca la discussione dando uno schiaffo in pieno viso alla moglie che arretra spaventata mentre le mie mani prudono dal desiderio di entrare in collisione con la faccia del bastardo oppure di fargli saltare in aria la testa con la mia nove millimetri ma so che tutto ciò sarebbe inutile perché morirei nel giro di qualche istante e i miei genitori non avrebbero mai la loro vendetta quindi stringo i denti e sopporto per tutta la notte gli strilli che provengono da quella stanza.

Celia