THE BOSS WIFE

16.

TRAVIS
Approfitto della distrazione generale per andare fuori a parlare con Steve di questa situazione, mi sembra strano che abbiamo ricevuto così tanti attacchi da parte dei guerrilleros nel giro di così poco tempo.
In più come facevano a sapere che fossimo a Cuba?
Sento il suono degli squilli e prego sottovoce che risponda al telefono e finalmente quando sto per buttare giù lui risponde.
"Ti devo dire una cosa"
" Spara" dico con il cuore in gola, ho capito perfettamente che qualcosa non quadra
"Ricordi i guerrilleros?" balbetta spaventato
"Come potrei scordarlo, ci hanno di nuovo attaccati stanotte" il suo tono e le continue ovvietà che spara mi stanno rendendo nervoso
"Ho notato ultimamente che in ufficio c'era un certo fermento, Kushner il capo dell'FBI era sempre nervoso e non faceva altro che domandarmi come stesse procedendo questo caso perché dai piani alti gli stavano mettendo fretta e quando gli ho risposto in modo vago mi ha detto che avrebbe cercato di velocizzare il tutto, il suo tono era strano, era come se l'arresto dei membri del cartello di Avana gli giovasse in qualche modo così ho deciso di mettere un microfono nel suo ufficio e ho scoperto cose terrificanti. "
" Parla cazzo "lo esorto urlando
" I guerrilleros sono sul suo libro paga, li ha pagati utilizzando fondi statali e gli ha ordinato di portargli Mario, vivo o morto che sia, ha bisogno che questa missione vada in porto per diventare ministro di giustizia nel governo Trump"
Vorrei fingermi sorpreso del fatto che un mio collega mi voglia tradire ma per fare carriera in politica c'è gente che camminerebbe sul cadavere della madre, ciò che mi fa incazzare è l'assoluta ipocrisia che si trova nel fare un giuramento per proteggere il proprio paese ma essere disposto a tradirlo per i soldi ed il potere.
Ma forse sono l'unico che crede ancora negli ideali per cui i miei antenati hanno combattuto e sono morti in prima fila nelle trincee.
"Cosa devo fare adesso?" gli domando con una mano nei capelli che strattono dal nervoso
"Devi tornare immediatamente negli stati uniti e lasciare stare la missione la tua vita è in pericolo"
"Elena e Santiago cosa faranno?"
"Se vuoi salvarla devi portarla via subito da lì, posso trovare un cargo militare che vi venga a prendere, dammi un paio di giorni per organizzare tutto ma devi farlo subito, la tua vita è a rischio, non so quando riattaccheranno di nuovo, potrebbe succedere in qualsiasi momento".
"Che cazzo vuoi che faccia, che vada da lei a dirle che sono un'agente federale che ha finto di essere una guardia del corpo per estrapolarle informazioni?" urlo con le mani nei capelli, sono disperato appena lo saprà non vorrà mai più vedermi e mi odierà.
Tutte le persone nella sua vita l'hanno abbandonata o maltrattata, aveva finalmente trovato qualcuno in me o in Nelson Morales ma era tutta una bugia.
Improvvisamente sento un singulto che mi fa girare e il cuore si gela quando mi giro e trovo lei.
Gli occhi sono pieni di lacrime e il labbro inferiore le trema spasmodicamente
"È vero?" chiede in un sussurro, mi avvicino a lei e provo a sforare il volto con un dito ma si scosta dal mio tocco e tutto ciò è letale per il mio cuore.
Non mi è mai importato di nessuno, ma adesso vedere l'odio con cui mi guarda mi dà la nausea.
"Elena io..." tento di dire
"È VERO?" urla mentre mi da uno spintone e poi un altro e un altro ancora, inizia a colpirmi in diverse parti del corpo con pugni, calci, mentre urla, impreca e bestemmia in spagnolo, quando si stanca delle mani fa cadere un ramo da un albero e comincia a colpirmi agli stinchi, i rami mi graffiano le gambe e iniziano a formarsi delle ferite ma il mio dolore fisico non è nulla rispetto al modo in cui si sente pugnalata alle spalle.
Dopo qualche minuto si ferma e la guardo:gli occhi rossi dal pianto, il fiato corto e il corpo completamente sudato, mi guarda con livore ma, ad un certo punto il suo sguardo cambia, la sua faccia prende un colorito strano e con un conato di vomito inizia a rimettere per terra