13. Un'esplosione di emozioni.

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Phoebe

Scarabocchio sul quaderno dove dovrei prendere appunti mentre il professor Rogers chiama alla lavagna alcuni alunni per eseguire degli esercizi di matematica.

La mia mente viaggia a ieri quando stavo a pochi centimetri dal viso del ragazzo accanto a me e con la coda dell'occhio vedo che sta seguendo attentamente la lezione.

In tutta la mia vita non sono mai stata così tanto vicina ad un ragazzo e quindi in quel momento non sapevo che cosa fare ma ci ha pensato Paige al posto mio, irrompendo nella stanza senza bussare.

Mi sono allontanata di scatto imbarazzata da Aaron mentre la bambina insisteva di voler giocare con me, di nuovo.

"Hill" la voce del professore interrompe i miei pensieri richiamandomi e lo guardo impanicata.

"Vieni alla lavagna" dice serio.

Mi alzo e vado accanto a lui ad eseguire un esercizio in meno di 3 minuti.

Mi guarda leggermente sbalordito. "Era uno dei più difficili e tu l'hai risolto in così poco tempo. I miei complimenti Signorina Hill. Puoi tornare al posto"

Lo ringrazio con un cenno della testa e torno a sedermi.

La lezione procede normalmente, lancio uno sguardo a Vivian poco più lontano da me per farle capire che ho bisogno di parlare con lei e quando suona la campanella corro fuori dall'aula.

Lascio le mie cose nell'armadietto e mi dirigo di corsa verso la mensa.

Prendo il vassoio e aspettando il mio turno guardo tra i tavoli individuando la mia amica che si sbraccia per farsi vedere da me.

La saluto confusa.

Come fa ad essere già lì col suo pranzo se sono uscita io per prima?

Certe volte mi inquieta quella ragazza.

Dopo aver preso il mio pranzo vado a sedermi di fronte a Vivian.

"Forza, dimmi tutto" dice masticando.

Lei e suo fratello sono uguali in certi punti di vista.

Le scrivo su un foglio della videochiamata fatta da Paige, del momento imbarazzante con Aaron e della cena che fortunatamente è andata bene.

Mentre lei legge attentamente, io consumo il mio pranzo aspettando un suo commento a riguardo.

"Ma datevelo un bacio, santo cielo! Siete così carini insieme!" dice all'improvviso.

Mi va di traverso l'acqua e tossisco.

La fulmino con lo sguardo.

Ma è impazzita? Stavo per morire strozzata dall'acqua.

"Che cosa dici" scrivo.

"La verità" mette una mano sul cuore.

"Da quanto mi hai detto, hai sofferto molto nella tua vita perciò ora concediti di essere felice, Phoebe" appoggia la sua mano sulla mia.

Annuisco trattenendo le lacrime.

Ha ragione.

Però...con che coraggio riuscirò a stare di nuovo vicino ad Aaron?

In classe ci devo stare per forza accanto a lui ma mi mette a disagio.

Mi sento talmente insicura quando non so come comportarmi con le persone.

"La devi prendere sempre?" chiede Vivian guardando la pastiglia che ho in mano.

Annuisco.

"Ho dei giorni in particolare in cui prenderle. Se non le prendo, potrei risentirne."

Una voce nel silenzio {#Wattys2019}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora