Aaron
Spaventato afferro Phoebe che stava per cadere per terra.
"Phoebe! Che succede?!" urla Vivian iniziando a piangere.
"Ragazzi aiutatemi a liberare il passaggio! Dobbiamo portarla subito all'ospedale!" urlo ai miei amici.
La sollevo tenendola saldamente dietro la schiena e sotto le gambe, con la testa appoggiata alla mia spalla.
Corriamo verso la porta d'ingresso ed usciamo da essa arrivando alla mia macchina.
Dico ad Eldon di prendere le chiavi dalla mia tasca dei jeans e di guidare lui, in un lampo fa ciò che dico aprendo il veicolo.
Salgo nei sedili posteriori tenendo in braccio Phoebe e Vivian si siede al mio fianco.
"Ti prego, fa che non sia grave.." sussurra tra le lacrime la ragazza accanto a me prendendo una mano della sua amica.
Già...spero non sia grave...
"Andrà tutto bene.." mormoro baciandole i capelli soffici.
I suoi genitori.
Dobbiamo avvisarli.
"Devi chiamare i suoi genitori" dico a Vivian che annuisce afferrando subito il cellulare e chiama la madre di Phoebe.
"Stiamo andando all'ospedale! Phoebe non sta bene.." spiega tra i singhiozzi ciò che è successo.
"Olivia ha detto che arrivano subito" dice.
Annuisco continuando a guardare la ragazza tra le mie braccia, sperando che non le sia successo qualcosa di grave.
Quando arriviamo davanti all'ospedale scendo dall'auto correndo dentro chiedendo aiuto.
"Qualcuno ci aiuti!" alzo la voce.
Due infermiere ci corrono incontro chiedendo cos'è successo e in breve spiego a loro il fatto.
"Una barella!" alza la voce una delle due.
Quando ne portano una accanto a me, appoggio Phoebe su di essa e loro la portano non so dove ma li seguiamo.
Entrano in una stanza dove a noi è vietato l'accesso e un'infermiera ci dice di aspettare qui fuori e sederci.
Vivian si siede continuando a piangere ed Eldon cerca di consolarla mentre io non riesco a smettere di fare avanti e indietro nel corridoio.
Le porte scorrevoli dell'ingresso si aprono e la voce di Olivia risuona nel corridoio.
"Dov'è la mia bambina!" alza la voce impanicata.
Alzo lo sguardo verso i suoi genitori vestiti in pigiama con sopra le giacche.
Gli vado incontro e quando mi vedono, noto i loro occhi rossi.
Mi dispiace per loro, deve essere molto doloroso sapere così all'improvviso che la figlia è in ospedale, soprattutto nella situazione in cui Phoebe si trova da sempre.
"L'hanno portata dentro quella stanza" indico la porta mentre loro mi seguono.
Si siedono entrambi ed io rimango in piedi appoggiato al muro guardando la porta sperando che si apra al più presto.
*****
Guardo l'orologio al polso ed è passata circa mezz'ora da quando è entrata lì dentro.
Mi stacco dal muro di scatto e tutti si alzano quando la porta finalmente si apre rivelando un medico.
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Una voce nel silenzio {#Wattys2019}
RomancePhoebe Hill è una ragazza chiusa in se stessa che a causa del suo problema alla voce fin da piccola ha subito tanti trasferimenti, ma ora è determinata a diplomarsi all'Università di San Francisco e lì conoscerà Aaron Collins, un ragazzo altruista c...