here i am.

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Jordan's POV

Ero in camera mia, incazzato nero e non riuscivo a pensare ad altro che non fosse lei. Dopo avermi baciato in piscina era andata a letto con Alex, si vedevano ancora anche se si erano lasciati?

Paige mi chiamò al telefono e io risposi.

"Che cazzo gli prende a tuo padre?"

"Perché?"

"Gli ho chiesto se potessi entrare per stare con te e mi ha praticamente chiuso la porta in faccia"

Mi alzai e scesi al piano di sotto solo per trovare mio padre seduto sulla poltrona che leggeva il giornale.

"Perché non hai fatto entrare Paige?"

"Cosa?"

"La ragazza qua fuori, perché non l'hai fatta entrare?"

"Niente ragazze a casa"

"Cosa intendi? Hai fatto entrare Jade diverse volte"

"Hai ragione. Niente ragazze che non siano Jade a casa"

Presi le chiavi e il giacchetto e feci per uscire.
"Aspetta Jordan, stai andando veramente con lei?"

"Si"

"Pensavo che tu e Jade-"

"Pensavi male" Dissi e uscii sbattendo la porta.
Cercai di scacciare il pensiero di Jade per giorni, i giorni diventarono poi settimane.

Lei non veniva più a scuola ma sapevo bene che non era partita.

Un giorno, dopo mesi senza alcuna notizia da parte sua, incontrai per caso sua madre al supermercato. Io stavo comprando qualche birra, mentre lei aveva poche cose da mangiare nel carrello.

"Salve signora Mendes" mi avvicinai.

"Oh, ciao Jordan. Come stai?" Sembrava esausta.

"Bene, lei? Ha bisogno di una mano con le buste?" Lei accettò il mio aiuto volentieri. Appena arrivammo vicino alla sua macchina sentii la necessità di sapere la verità.

"Senta, è un po' di tempo che non vedo Jade-"

"Stavo per chiederti se sapessi qualcosa di lei, ma evidentemente ha proprio deciso di sparire dal mondo. Jade ha insistito per stare qualche tempo da sua zia, e si è iscritta di nuovo alla scuola pubblica. Adesso finalmente assomiglia a suo padre"

Sorrise malinconicamente e si dileguò.

Adesso assomiglia a suo padre.
Quasi non le chiesi che cosa volesse dire però avevo bisogno di vederlo con i miei occhi.

Salii in macchina e mi diressi verso la scuola pubblica cercando di intercettare l'orario di uscita, poi aspettai nervoso.

Appena suonò la campanella tutti si accalcarono fuori quindi scesi per avvicinarmi.

Lei uscì poco dopo, con un paio di pantaloni a vita alta strappati, degli stivaletti alti e una maglietta corta.

Rideva con un gruppo di amici alle sue spalle. Riconobbi subito molti volti e rabbrividii, figli dei più grandi gangster di Toronto, con cui più volte aveva collaborato mio padre.

Uno di loro le mise il giacchetto sulle spalle e le sorrise e lei continuò a mantenere un'espressione adorante finché il suo sguardo non incontrò il mio.

Non si gelò nemmeno, semplicemente fece un cenno al suo piccolo gruppo e si avvicinò.

"Cosa stai facendo qui Gravel? Aspetti qualcuno?"

"Si, aspetto te" risposi severamente.

Si guardò addosso e poi mise le mani sui fianchi.

"Eccomi" si avvicinò ancora con uno sguardo cattivo.
Probabilmente mi stava odiando e mi odiavo anche io per non averla cercata per tutto quel tempo. Soprattutto in quel momento in cui la sensazione di starle così vicino era dolce come il miele.

"Questi sono i tuoi nuovi amici uh? E questa è la tua scuola? Pensavo che la criminalità non facesse per te, invece è così radicata da renderti brava a nasconderti"

"Non hai idea di quello che queste persone abbiano fatto per me" si mise immediatamente sulla difensiva.

"E tu hai idea di cosa vorranno in cambio?" Era arrabbiata, infatti fece per spintonarmi ma poi si fermò. Non lo avrebbe mai fatto, non Jade.

"Woah che succede? Gravel ti sta dando fastidio?" Uno dei suoi amici si avvicinò, Dave Rooney.

"Non più del solito" rispose lei.

"Bene, perché il ragazzo ci sarebbe davvero utile, ti serve rientrare in quella scuola in qualche modo, quei ragazzini hanno una marea di soldi e io oggi mi sento Robin Hood"

"Non ho intenzione di tornare in quel buco, Rooney, nemmeno per tutto l'oro del mondo"

Era aggressiva anche nei suoi confronti ma lui manteneva un'espressione rilassata e compiaciuta, come se gli piacesse vederla così agitata.

"Non ti sto chiedendo di iscriverti di nuovo. Ma di entrare e proporre una festa"

"Dove esattamente?" Domandò con un'aria supponente.

"Serve davvero che ti spieghi come convincere qualcuno a lasciarti casa per fare una festa? Ti sei vista? Io ti lascerei tutte le mie macchine"
Finalmente lei sorrise.

"Ed esattamente chi ti ha detto che io voglia entrare con te? Non ho intenzione di far parte dei tuoi piani malati" Sibilai io.

"Troverò un altro modo, Gravel. Ho ancora il numero di Sean"

"Ti porto io" la interruppi. Lo sapevo che lo stava facendo apposta ma sapevo anche benissimo che non avrebbe esitato un momento a chiamare Sean se fosse stata la sua unica via per arrivare all'obiettivo.

Lei era bella e non c'era modo che Sean non avesse doppi fini.

La sua faccia soddisfatta mi fece capire che non aveva dubitato di me nemmeno per un secondo.

"Wow qui qualcuno è geloso" l'intero gruppetto si avvicinò e una ragazza con i capelli rossi e arruffati prese Jade sottobraccio dandole una piccola gomitata.

"Si" disse un altro.

"Sembra che qui ci sia del tenero"

"No" rispondemmo insieme io e lei guardandoci negli occhi e poi distogliemmo lo sguardo.

I suoi amici ridacchiarono.

"Bene, allora Jade conto di vederti alla festa, domani sera" disse Dave allontanandosi e facendo allontanare tutti.

"Aspetta Dave, dammi un passaggio a casa" disse lei.

"Non ti sento da qui, a domani tesoro"
La fissai ancora per qualche secondo e poi le dissi:
"Sali"

"Dove hai intenzione di portarmi?"

"A casa mia, dobbiamo parlare"

Il viaggio in macchina sembrò più simile ad un funerale, nessuno dei due aprì bocca ma credo che fu da aiuto ad entrambi per sbollire la rabbia.

Appena entrammo a casa vidi mio fratello in salone con qualche amico.

"Ciao Jade" disse prima ancora di salutare me. Il modo in cui lui e i suoi amici la stavano guardando era fastidioso in una maniera impressionante.

"Che ci fai qui? Non dirmi che hai ancora del tempo da perdere con lui" continuò e io alzai gli occhi al cielo. Lei sorrise e storse la testa.

"Tuo fratello mi sta gentilmente aiutando ad organizzare una festa per domani sera. Lui è il mio unico modo per entrare dentro la privata e invitare i miei vecchi amichetti" mio fratello sorrise, era stronzo quasi quanto lei.
Quasi.

"Wow organizzare una festa in un giorno. Come pensi di convincerli a venire?"

"Qualche idea?"

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