"Buonasera capo" Sarah si sedette vicino a me in un abito corto e scollato, non sapevo bene cosa stesse cercando di ottenere perché onestamente non ero io a decidere il suo stipendio e avrei voluto proprio dirglielo se non fosse suonato leggermente sgarbato.
Eravamo ad una festa organizzata dall'amministrazione dell'ufficio, Jade era uscita con Zoe e tutto andava benissimo.
Fionn era dall'altra parte della stanza sul suo telefono e lo vedevo ogni tanto buttare un occhio su di me.
Gli piacevo più di quanto volesse farmi credere, e gli piaceva anche Jade sennò non si sarebbe spiegato il fatto che mi fulminava ogni volta che il mio sguardo finiva su Sarah.
"Ciao Sarah, anche tu qui?"
"Si" sorrise sporgendosi più avanti.
"Per la prima volta un po' di tranquillità e di tempo per parlare" afferrò due bicchieri che le stava porgendo il cameriere e me ne diede uno.
Annuii, ma parlare di cosa?"È ancora fidanzato, capo?" Mi chiese facendo gli occhi dolci.
"Si, lo sono. Felicemente"
"Forse alla fine di questa serata cambierà idea" mi fece l'occhiolino e si alzò lasciandomi confuso.
Vidi Fionn camminare verso di me.
"Sei venuto a farmi la ramanzina?""Assolutamente no, questa festa è noiosissima quindi berrò fino ad ubriacarmi completamente e poi prenderò un taxi"
"Alla salute" gli dissi e facemmo suonare i bicchieri. Qualche ora dopo eravamo totalmente devastati, ridevamo sul terrazzo dell'edificio dicendo stronzate, c'era un forte vento e non stavo guardando il telefono da quelle che sembravano ore.
Il pensiero di Jade mi sfiorò per un secondo ma lo ricacciai indietro quando vidi Sarah camminare verso di noi con un passo lento.
"C'è una piscina qui sotto, se vi va possiamo farci un tuffo" io e Fionn ci guardammo divertiti e poi scoppiammo a ridere senza alcun motivo, eravamo troppo brilli per ragionare infatti lui la seguì immediatamente.
"No ragazzi, non posso" Risi.
"Certo che puoi" disse lei e vidi lui troppo preso a guardarle le tette per tentare di dissuadermi dall'idea.
"Non essere noioso Gravel non faremo nulla, solo un bagno" sorrisi leggermente e poi afferrai la mano che mi stava porgendo per seguirla.
"Solo un bagno" risi scandendo bene ogni parola"
Il resto della serata fu per me come un cazzo di punto interrogativo.
Quando cominciai a capire più o meno che secolo fosse era mattina e io ero in una camera di albergo, Fionn era in mutande e contorto su una poltrona e Sarah nuda nel letto vicino a me.
Che cosa cazzo avevo combinato?
Non ebbi nemmeno il tempo di dare di matto perché mi resi conto che ciò che mi aveva svegliato era qualcuno che bussava ripetutamente alla porta.
Ingenuamente aprii e basta senza immaginare nemmeno per un solo secondo che potesse essere lei, invece era proprio così.
Jade mi guardò per un solo secondo e poi mi superò affacciandosi in camera.
La vidi distruggersi e ricomporsi, tutto in un attimo. Non mi chiesi nemmeno come facesse a sapere esattamente dove mi trovassi.
L'avevo tradita, mi aveva scoperto, era ferita.
Non riuscivo nemmeno a processare il tutto, ero ancora fuori di me.Non mi disse nulla, non urlò, non mi lanciò cose, semplicemente girò i tacchi e tornò da dove era venuta, provai a chiamarla ma la voce uscì soffocata dalle mie labbra e in ogni caso sapevo che sarebbe servito molto di più di quello.
E fu così che da quel momento per mesi non ebbi alcuna notizia di Jade, né da i suoi genitori, né dai miei, né dai suoi amici né dai miei. Anche se sapevo bene che tutti loro erano al corrente di quanto fossi stato stronzo.
Inoltre erano coscienti di dove fosse e non mi avrebbero mai dato una mano a farla ragionare per farla parlare con me.
L'unico modo per vedere cosa stesse facendo era Instagram, guardavo il suo profilo continuamente.
Il grande errore avvenne un giorno in cui aggiornai la pagina, cliccai sulla sua storia e la vidi baciare un altro.
Mi si annebbiò la vista.
Non avevo idea di chi fosse né di dove l'avesse conosciuto ma sapevo bene che era solo un rimpiazzo per scacciare via il mio pensiero. O forse tentavo di convincermi che fosse così.
Aprii la sua chat e di nuovo lessi gli ultimi messaggi risalenti ad un paio di mesi prima in cui la pregavo di darmi una possibilità. Le mie dita furono veloci a digitare un "mi manchi" ma non lo inviai.
Mi ero ubriacato, avevo fatto una stronzata e non ero riuscito a riprenderla.
Solo adesso il pensiero di lei con un altro mi faceva capire come si fosse sentita, o almeno un decimo del male che le avevo fatto.
L'unico lato positivo dell'intera situazione era che mi ero buttato a capofitto nel lavoro, gli affari andavano alla grande e facevo si che la mia famiglia navigasse nell'oro più del solito.
Ero proprio nella sala delle riunioni chiudendo un affare quando vidi Jade camminare verso l'ufficio di mio padre, lui le aprì la porta e la abbracciò.
Lei aveva i capelli lunghi sciolti e un vestito a fiori molto largo che faceva contrasto con le sue gambe magre e le sue scarpe alte.
"Che cazzo" sussurrai e mi alzai immediatamente.
"Scusate torno subito" uscii velocemente e feci finta di dover dire una cosa importante a mio padre dirigendomi verso il suo ufficio.
"Papà-oh scusa" Dissi urtando Jade per sbaglio e quando si voltò feci finta di essere totalmente sorpreso di vederla lì. Anche se in realtà un po' lo ero, solo non colto alla sprovvista.
Lei invece era imbalsamata, terrorizzata.
"Jade"
"Ciao, sono venuta per salutare tuo padre pensavo che tu fossi-" fece un gesto non continuando la frase.
"Sono in riunione però finisco tra dieci minuti, ci vediamo per un caffè?"
"No Jordan"
"Dobbiamo parlare, per favore" stette in silenzio socchiudendo le labbra e un secondo prima che potesse rispondere un ragazzo si avvicinò mettendole una mano sulla schiena e guardandola con un'aria dolce.
"Stai bene?" Le chiese e lei alzò lo sguardo. Doveva essere il suo "fidanzato".
La guardava con un'aria innamorata mentre lei sembrava ancora terrificata.
"Si tutto ok. Scusa, devo fare due chiacchiere con tuo padre" disse rivolta verso di me e chiuse la porta.
"Jordan" feci per stringergli la mano e lui la accettò.
"Evan"
"Sei il suo... ragazzo?"
"Ci frequentiamo" annuì mentre lo diceva, come per auto convincersi.
"Io-"
"Si lo so chi sei. Spero che la scopata con la segretaria ne sia valsa la pena"Non gli risposi nemmeno e lo guardai andarsene mentre ingoiavo la bile che avevo in gola.
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Consequences
Ficção AdolescenteJade sta solo cercando di ambientarsi nella sua nuova scuola, un posto che sembra non appartenerle. Lei si sente così fuori luogo finché non incontra un ragazzo che le svela il passato oscuro della sua famiglia: Jordan. Lui è passionale e travolgent...