it must be love.

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Dave spense la macchina e poi scendemmo.

"Tutto ok?" Mi chiese Zoe.

"Si, tutto bene" sorrisi.

"Jade, lo so che non ti va di uscire o di fare qualsiasi altra cosa ma la scuola sta per finire e tu sei stata fantastica quest'anno. Non hai più nulla di cui preoccuparti, hai amici fantastici e mille ragazzi che pagherebbero per stare con te"

Alzai gli occhi al cielo.

"Non fare quella faccia, guardati! Stasera sei bellissima"

"Grazie" Dissi con la voce un po' spezzata e lei si allarmò leggermente abbracciandomi.

"Tesoro.. Sai di cosa hai bisogno?"

Scossi la testa.

"Di una bella sbronza. Magari così ti lascerai un po' andare e tornerai ad essere quella che eri quando ti ho conosciuta"

Il cuore mi batteva a mille, non avevo alcuna intenzione di entrare in quella casa ma lo feci.

La gente sembrava divertirsi da morire a forse avrei potuto farlo anche io.

Forse, perché vidi Wes e Paul davanti a me.

"Cazzo" Dissi io.

"Cosa?"

"Ci sono gli amici di Jordan"

"Non salutarli"

"Come faccio a non salu-"
"Oh porca troia" mi interruppe Zoe.

"Che succede?"

"Esattamente quanto tempo fa hai detto che è partito Jordan?"

"Perché?"

"Perché è qui"
Tutta la festa sembrò immobilizzarsi per un attimo quando vidi Jordan dall'altra parte della stanza ridere con delle persone.

Era bellissimo, mi ero quasi dimenticata.

Vederlo mi faceva letteralmente male al cuore.

"Possiamo andare via se vuoi"

"No! Stai scherzando? È tutto okay. Vado a prendermi qualcosa da bere"

"Jade" mi chiamò Dave ma io mi girai facendogli segno che tutto andava perfettamente.

Mi avvicinai al bancone e mi feci un cocktail.
Pochi secondi dopo sentii una presenza vicino a me.

Dio, fai che non sia lui.

Sgrullai la testa per far sì che i miei capelli cadessero davanti alla faccia e provai a dileguarmi velocemente.

Fu proprio in quel momento che incrociai lo sguardo di un ragazzo del mio gruppo, Harry, e lui urlò dall'altra parte della stanza:
"Hey Jade!"

Cazzo, cazzo, cazzo.

"Wow sei bellissima stasera, come ha fatto Zoe a convincerti ad uscire?"

"Poteri magici" sorrisi. Poi lui mi abbracciò chiedendomi sottovoce come stessi.
"Non lo so, ancora non lo so" Appena si dileguò sentii qualcuno prendermi la mano e mi girai.

Jordan mi stava guardando con uno sguardo attento, come se volesse scrutare ogni particolare del mio volto per capire se fosse cambiato qualcosa.

"Jade" quasi lascio fuori un sospiro di sollievo, sembrava così felice di vedermi invece io ero terrorizzata.

Avrei voluto che mi lasciasse immediatamente, anzi avrei voluto non averlo mai incontrato.

"Come stai?" Continuò lui dal momento che la mia gola era totalmente secca.

"Come sto?" Feci una finta risata.

"Senti ho provato a spiegarti-" cominciò lui ma io gli feci segno di fermarsi perché già mi sentivo sull'orlo delle lacrime.

"Hey" sussurrò lui tentando di avvicinarsi.

"No" Lo allontanai.

"Dammi un attimo" guardai in alto per qualche secondo.

"Devo essere proprio innamorata eh?" Dissi poi guardandolo negli occhi.

"Cosa?" Sembrava quasi incredulo.

"Deve essere amore, sennò non farebbe così male"

Presi il mio bicchiere e mi allontanai tornando da Zoe.
"Hey, come è andata?"

"Te l'ho già detto, sto bene. E poi è proprio come hai detto tu" presi un gran sorso.
"Ho solo bisogno di una bella sbronza"

"Oh mio Dio, mi stai dando anche ragione. Devi stare malissimo" scherzò e io le diedi una gomitata ridendo

Jordan's POV

Il cuore mi batteva ancora a mille per le parole uscite dalla bocca di Jade qualche ora prima e sicuramente non stava aiutando il fatto che lei fosse esattamente nella mia traiettoria e stesse parlando con Zoe e due ragazzi.

"Hey ma quella non è Jade?" Chiese Paul accendendosi una sigaretta vicino a me.

"Si, è lei"

"Cosa aspetti? Vacci a parlare"

"Ci ho già provato, ancora niente da fare"

"Quello è il suo ragazzo?"

Lei si sporse in avanti per ridere e sorseggiò ancora dal suo bicchiere. Sei mesi non avevano cambiato assolutamente niente di quello che provavo nei suoi confronti.

"Non lo so, non penso. Sei tu che mi dovresti tenere aggiornato su quello che è successo in questi mesi"

"Una cosa te la posso dire, è rimasta sempre figa" rise brillo, alzò il bicchiere e si dileguò.

Ero stato con altre ragazze ma lei era il mio pallino fisso, il mio primo ed ultimo pensiero della giornata.

L'avevo sognata così tante volte che adesso vederla davanti a me sembrava irreale.

Indossava un paio di jeans attillati con una canottiera ricamata di pizzo e una giacca nera, aveva tenuto i capelli biondi ed era bellissima.

Qualche minuto dopo capitò vicino a me e io la afferrai per un braccio.

"Non puoi dire certe cose e poi andartene" ringhiai, ero arrabbiato perché non sembrava voler scollare gli occhi da quel tipo e io mi sentivo andare a fuoco.

"Veramente, Jordan?" Mi provocò con un sorriso. Era brilla, lo vedevo perché aveva gli occhi un po' lucidi ma stava bene.

"Vuoi veramente sgridarmi perché me ne sono andata via per due ore? Tu l'hai fatto per sei mesi"

"Ma adesso sono qui" le urlai in faccia.

"Bentornato a Toronto, goditi la città" di nuovo sfoderò un gran sorriso ma, ancora una volta, era uno sguardo finto e cattivo. Era arrabbiata con me, forse mi odiava.

La afferrai per i fianchi portandola più vicina, quella sera sembrava l'unico approccio possibile.

"Oppure posso godermi altro"

Scosse la testa in disaccordo ma tenne lo sguardo fisso sulle mie labbra.

"Come hai fatto in questi sei mesi, no?"

"E tu cosa hai fatto?"

"Buonanotte Jordan" disse secca e se ne andò con Dave che la stava aspettando con il suo giacchetto in mano vicino alla porta.

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