art.

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Si inginocchiò per terra e mi slacciò i pantaloni.

"Sei sicura di voler-" non finii nemmeno la frase perché lei leccò la mia punta guardandomi negli occhi.

Poi, senza interrompere il contatto infilò il mio membro in bocca facendo dei movimenti lenti e piacevoli.

"Oh cazzo" sussurrai e chiusi gli occhi, mi sembrava di stare in paradiso.

"Vai più veloce, piccola" la implorai e lei velocizzò i movimenti chiudendo gli occhi e lasciando che una delle sue mani vagasse per il suo corpo, afferrandosi un seno.

Cazzo, cazzo.

Si staccò e poi mi fece segno di sdraiarmi per terra.

"Cazzo, Jade. Il preservativo" sibilai e lei si strusciò lentamente su di me facendo scontrare il suo seno sul mio petto e dandomi un bacio sulle labbra.

"Prendo la pillola" mai suono più dolce arrivò alle mie orecchie.

Si posizionò sopra di me e spostando il costume di lato mi fece entrare dentro.

Gemette rumorosamente al contatto e io pensai di non avere mai sentito suono più dolce.

Mise le mani sulle mie spalle e cominciò a fare movimenti rotatori con gli occhi chiusi, il labbro tra i denti e la schiena inarcata.

Era arte, era fottuta arte e io non riuscivo a fare a meno di fissarla.

Mi misi seduto senza che le cambiasse posizione e le presi i capelli tirandoli verso il basso.

Lei sorrise lievemente ma cercò di non farmelo vedere.
Sapevo che le piaceva così, sapevo anche che sarebbe stata sempre troppo imbarazzata per confessarmelo.

Un po' alla volta.

"Vai più veloce" le dissi attaccando il suo collo.
Dopo qualche minuto sentii i suoi ansimi diventare più frequenti quindi la presi in braccio, feci si che la sua schiena sbattesse al muro e poi spinsi in lei in movimenti bruschi e veloci.

Il respiro le moriva in gola mentre mi guardava con lo sguardo vuoto di chi sta avendo un orgasmo.

Dapprima sussurrò il mio nome, poi cominciò ad urlarlo talmente tanto che per un secondo credetti che tutta la festa fosse a conoscenza del fatto che io e lei stessimo scopando nello sgabuzzino.

Anche io cominciavo a sentirmi strano e il suo modo di implorarmi non mi stava aiutando.

La musica arrivava ovattata alle nostre orecchie mentre i nostri corpi bagnati cedevano all'orgasmo sciogliendosi uno nell'altro.
Non ero mai stato più felice di così.

***

Jordan's POV

"Che ne pensi?" Chiese Jade facendo un giro su se stessa.

"Wow" sospirai, era il suo compleanno, e lei era davanti a me con una tutina corta splendida.

"Sei bellissima, veramente"

Ormai stavamo insieme da mesi e le cose andavano a gonfie vele.

Aveva deciso di festeggiare in un locale rinomato, con alcol, cibo e musica a volontà.

Lei ballava e si tirava indietro i capelli con un sorriso spettacolare.

Da mesi io lavoravo per l'azienda di mio padre e lei stava facendo l'assistente per una famosa stilista in una casa di moda.

Guadagnavamo bene e non ci facevamo mancare nulla, tuttavia lei mi aveva esplicitamente detto che non avrebbe voluto nulla da parte mia.

A mezzanotte brindammo con lo spumante e lei aprì i regali dei suoi amici e dei suoi colleghi.

Aveva gli occhi che le brillavano quando tirava fuori dalle buste collane, una polaroid e un completo intimo da parte di Zoe, Harry e Dave che non riuscivano a smettere di ridere.

Wes e Paul le avevano regalato una borsa che sapevamo tutti volesse e lei li aveva ringraziati abbracciandoli.

Andavano d'accordo da morire e io mi sentivo al settimo cielo.

Il cameriere arrivò due secondi dopo con la torta e lei spense le candeline mentre io la riempivo di foto, era bellissima.

Quando uscimmo dal locale e ci dirigemmo verso le macchine tutti quanti rivolsero la loro attenzione su di me, perché ero l'unico che non le aveva consegnato il regalo.

"Jordan, e tu?" Chiese Wes con un sorriso complice.
"Ho detto a Jordan di non farmi niente" disse lei dandomi un bacio sulle labbra.

Partì un "buuu" di sottofondo.

"Anche perché il regalo a Jordan lo abbiamo fatto noi" disse Zoe riferendosi al completino e io le lanciai un'occhiataccia sorridendo.

"Ti ho fatto un biglietto, però" le dissi e lei mi fece gli occhioni.

"Mi farai mettere a piangere?" Mi chiese.

"Piangere? Non penso proprio"

Aprì la busta bianca dove trovò uno di quei biglietti di compleanno con le copertine super colorate, dove c'era una grande scritta che diceva "sorridi ora che hai tutti i denti" mi guardò divertita e poi lo aprì, si accorse subito che dentro non c'era scritto nulla e che invece qualcosa era caduto per terra.

Si chinò con le labbra socchiuse e vide due biglietti per Parigi.

"Stai scherzando?" Disse guardandomi mentre gli altri si sgomentavano ad avvicinarsi e vedere cosa fosse.

"Jordan" disse e corse verso di me saltandomi in braccio per baciarmi.

"Apri il cofano della macchina" le dissi all'orecchio e la feci scendere, lei lo aprì e lì trovò le valige fatte.

"Quando partiamo?" Mi chiese sgranando gli occhi.

"Stasera" le risposi io.
"È tutto pronto, il tuo capo sa tutto e così i tuoi genitori" lei mi sorrise di nuovo a trentadue denti e mi baciò.

Appena la festa finì andammo in aeroporto prendendo il nostro aereo per Parigi, prima classe.

Per tutto il viaggio Jade mi aveva guardato come se fossi una collana di diamanti infatti avevamo fatto sesso in macchina prima di partire, quindi una volta saliti lei si addormentò come una bambina perdendosi l'alba più bella che avessi mai visto e soprattutto la luce del sole che colpiva il viso della ragazza più bella che avessi mai visto.

Avevo pensato a tutto, appena arrivammo c'era un auto ad aspettarci che ci portò all'hotel, dove posammo le cose per poi uscire di nuovo visitando le bellezze della città e facendoci mille foto.

"Lo sai cosa penso?" Chiese lei con un gelato in mano davanti al Louvre.

"Penso di non essere mai stata così felice, e innamorata. E penso che io e te dovremmo.. si, lo sai" balbettò ma sapevo benissimo cosa intendesse dire.

"Andare a convivere" finii per lei e lei annuì.

"Le cose vanno alla grande per entrambi, ho il lavoro dei miei sogni e tu stai facendo salire le vendite di tuo padre alle stelle. Abbiamo degli amici fantastici e dei genitori non sempre fantastici, ma per la maggior parte del tempo si"

"Non ci credo che tu stia cercando di convincermi" le sorrisi gentilmente.
"Io non vedo l'ora di passare il resto della mia vita con te"

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