5. Why are you here alone?

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Taehyung

«Ciao Tae! Buona fortuna!» Jimin mi saluta ed esce con Yoongi, per passare questa giornata con lui.

Oggi è il grande giorno.

Il test sarà questo pomeriggio, e ho deciso che questa mattina la passerò in camera a leggere, giusto per distrarmi un pochino.

Una volta nella mia stanza, mi stendo sul letto e prendo un libro portato da casa, con l'intenzione di leggerlo.

Ma a quanto pare qualcuno non è d'accordo, visto che il telefono della stanza inizia a squillare.

Lo prendo e lo porto all'orecchio. «Sì?»  

«Parlo con Kim Taehyung?»

È la tizia della reception.

«Sono io.»

«Qui c'è Jungkook, vorrebbe fare una specie di fan meeting con i partecipanti prima del test, vorrebbe partecipare o è impegnato?»

«No, tra qualche minuto scendo.»

 «Ok, grazie.»  

Mi sono trovato qualcosa da fare.

Mi do una veloce sistemata, poi scendo le scale che mi conducono alla reception, dove trovo un gruppo di ragazze e Jungkook che parlava con loro.

Sono l'unico maschio, davvero?

Raggiunto il gruppo, saluto alcune persone, che ricambiano.

Faccio la conoscenza di Holland e Allison, due ragazze che degli Stati Uniti qualche anno più giovani di me.

Sembrano abbastanza carine, e grazie a loro vengo a scoprire che tra i giocatori c'è una ragazzina di 13 anni, ovvero la più giovane di tutto il gioco.

Non so se preoccuparmi o no del fatto che le persone che devo "sfidare" siano delle ragazzine.

«Siete tutti qui?»

Eh niente, divento più gay ogni volta che lo vedo.

È questo che mi fanno i suoi capelli, neri come la notte senza luna senza stelle, i suoi occhi così scuri nei quali potrei perdermici dentro, le sue labbra che bacerei ora e per sempre per poi scendere sul suo collo e-

Ehm, no Taehyung, non adesso.

Mi risveglio dai miei pensieri prima di ritrovarmi con un'erezione, e sento il mitico Jungcocco chiederci di poter fare un passo avanti tutte le volte che dice il nostro nome.

Che carino, fa anche l'appello.

È divertente sentire da parte sua i nomi pronunciati, soprattutto quelli stranieri (stavo per scoppiare a ridere quando ha provato a pronunciare un nome russo).

«Allora, abbiamo una mattina prima che il test comici, e spero di aver organizzato tutto al meglio.»

Fatto uno dei suoi migliori sorrisi, ci incamminiamo.

Jimin

«Ehi Jiminie, cos'è quella faccia?» la mia voce preferita mi risveglia dai miei pensieri.

Siamo in metro, dopo una lunga passeggiata per le strade di Seul, Yoongi vuole farmi una sorpresa.

«Sono preoccupato per Tae. – ammetto senza giri di parole – Non perché credo che non possa vincere... ma ho una brutta sensazione.» abbasso lo sguardo.

«Cosa intendi?»  

«Il fatto che nel "programma da studiare" per il gioco – faccio le virgolette – c'è anche della roba sulla vita privata di Jungkook...»  

«Beh, cosa vuoi che ci sia dentro? Cose tipo dove e quando è nato, non credo che ci siano delle cose così private.» mi spiega, e io alzo gli occhi, più rassicurato.

«Giusto, grazie Yoongi. – gli bacio una guancia, poi mi accoccolo sul suo petto – Ti amo.»  

Sento le sue mani sulla schiena e un "anche io" sussurrato al mio orecchio.

Andrà tutto bene.

Taehyung

Mi siedo su una panchina con le gambe distese, in modo da occuparla tutta, e faccio partire la musica. Niente canzoni Kpop, voglio solo avere la testa altrove e non pensare al test per almeno due giorni.

O almeno, per il resto di tutta la mia vita visto che ho mandato praticamente a puttane la possibilità, anche minima, di poter passare una settimana con Jungkook.

Il mio cantante preferito.

E la mia crush da 4 anni.

Niente di così importante.

Sono un coglione.

Sposto lo sguardo verso il fiume per un tempo che sembra non finire mai. Ho lo sguardo perso.

Chissà cosa se mamma e papà mi avrebbero fatto venire in Corea. Chissà se li avessi resi fieri di me.

Ogni tanto mi viene da pensare ai miei genitori, e mi viene da chiedermi se tutto quello che ho sto facendo, in qualsiasi ambito, li renderebbe fieri. Tipo il fatto che sono gay. A loro sarebbe andata bene o no?

Però non lo potrò mai sapere, visto che non li vedo da più di dodici anni.

Avvicino le ginocchia al petto e le circondo con le mie braccia, mentre guardo il fiume Han scorrere davanti a me, e penso ai miei genitori.

Davanti spunta una chioma nera, quindi scuoto la testa per svegliarmi dai miei pensieri e per mettere a fuoco la figura sorridente davanti a me.

Ah.

«Ciao, sei Taehyung, giusto? Non vorrei sparare cavolate. – annuisco – Mi presenterei anche io, ma credo che tu sappia già chi sono.» ridacchia e io accenno un sorriso.

«Sono carini i tuoi capelli, cioè... originali.» sembra quasi che li stia guardando con ammirazione.

«G-Grazie.»

«Come mai sei da solo? Ho visto che sei venuto con altri due ragazzi, sono tuoi fratelli?» domanda con una semplicità pazzesca.

Con un po' di fatica, riesco a dire che Jimin e Yoongi, due amici che hanno deciso di venire con me, sono andati in giro a visitare la città mentre io avevo il... gioco.

«Ti da fastidio se mi siedo qui, vicino a te?»  

Jimin

È sera, siamo finalmente a cena qui all'hotel con Tae, così ci racconta com'è andato il test del gioco.

«R-Ragazzi io non credo c-che vincerò quella settimana.» ammette a bassa voce, lasciandomi senza parole. Si è impegnato tantissimo in questi mesi, manco avesse il test per essere ammesso all'università di Oxford, non può pensarla così.

«Come mai dici così Tae?» domanda Yoongi al posto mio.

Tae si guarda in giro e balbetta, chiude gli occhi, fa un respiro profondo, e poi...

«Ho stracciato il foglio e me ne sono andato.»  

🌑🌒🌓🌔🌕🌖🌗🌘🌑

Ciao :D

Aggiornamento extra perché oggi è il mio compleanno e così non dovete aspettare 82 anni per il prossimo aggiornamento ma solo domani :)

02/06/2020

Il mio compleanno è il 15 febbraio lol

Buona festa della Repubblica!

My dream came true || KookTaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora