Epilogue 2. There is something we'd like to know

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Una sera, successe che non riuscivo a dormire, ed è uscito questo, inizialmente non era previsto.

Amo entrambi gli epiloghi, ma se volete potete prenderlo come il "seguito" di quello precedente, visto che è passato molto più tempo rispetto all'epilogo precedente.

Fate voi, e ditemi quale vi piace di più :3

🌑🌒🌓🌔🌕🌖🌗🌘🌑

Taehyung

«Allora, vi siete divertiti alla festa?» domanda Jungkook una volta che sono entrato in casa insieme ai miei bambini, che poi non sono mica tanto "ini", visto che hanno appena compiuto sedici anni. Cavolo, sembra ieri che io e Jungkook siamo andati all'orfanotrofio per poterli adottare, avevano appena quattro anni.

«Sì!» esclamano euforici, e iniziano a raccontare tutto quello che è successo e i vari regali ricevuti.

Voi non lo volete sapere.

«Una serata piena di sorprese, insomma. – sorride – ora è meglio che andiamo tutti a letto, domani si va all'acquario a Coex.» mi guarda, mi fa l'occhiolino e sorride subito dopo.

Il nostro primo appuntamento: che bei ricordi.

«In verità c'è qualcosa che vorremmo sapere...» interviene il più piccolo, facendoci segno di andare a sederci sul divano in salotto, cosa che facciamo tutti e quattro.

«Cosa c'è?» domando una volta seduti.

Il divano è a forma di "L", io e Hyuna da una parte, mio marito e Hyojong dall'altra.

«Alla festa un nostro compagna di classe ci ha detto che ha iniziato ad ascoltare le canzoni di appa Jungkook e dice che le piacciono molto. – inizia la ragazza vicino a me – E noi siamo fieri di questo. – sorride – Poi lo abbiamo sentito commentare "Non credo che abbia smesso per dedicarsi a loro", riferendosi a noi... – fissa il pavimento – Ci avete sempre detto che appa Jungkook non smetterà mai di cantare, ma ecco–»

«Volete sapere perché rimango qui a casa e non continuo a scrivere canzoni, album, fare tutto quello che i cantanti fanno?» li interrompe. Nemmeno io riesco a capire se ha usato un tono tranquillo o arrabbiato, eppure lo conosco da così tanti anni.

I nostri figli annuiscono, quasi spaventati da una sua risposta.

Il corvino fa una respiro profondo, mentre vaga nella sua testa per cercare i ricordi di anni fa.

«Ragazzi. – richiamo i nostri figli, che si girano verso di me – Promettete che rimarrà tra noi questa cosa, è abbastanza privata, ok?» a queste mie parole annuiscono.

«Dopo esserci sposati, potevo ritenere la mia vita quasi perfetta, – Jungkook inizia a parlare dopo qualche secondo, sta fissando il pavimento ma sta sorridendo – il mio capo mi accettava, i miei fan pure, avevo, anzi ho, un marito che amo e che mi ama... – poi mi guarda assottigliando gli occhi – Mi ami, vero Tae?»

Ridacchio «Certo che ti amo.»
«Bene, volevo solo averne una conferma.» ridiamo tutti insieme.

«Pensate che tutti gli anni per il nostro anniversario, sia prima che dopo esserci sposati, ero sempre in tour, mi facevo raggiungere da vostro padre. Passavamo la mattina e parte del pomeriggio insieme, mentre alla sera cantavamo una canzone. Prima di sposarci pensavo non volessi desiderare altro: la musica, i fan, e Tae sul palco che cantava con me. – sorride, perdendosi nei ricordi – Il mio capo gli chiese addirittura se voleva diventare cantante anche lui, ma "doveva terminare gli studi".» mi imita, e io intervengo prima che la situazione degeneri.

My dream came true || KookTaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora