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Tutti tornano

Mi accomodo su uno dei divanetti rossi all'interno della stanza.
Anna si siede di fronte a noi su una poltrona,le mani giunte,cercando le parole giuste.
Alex seduto sullo stesso divanetto,sta parecchio distante,la mascella contratta visibilmente e lo sguardo fisso sulla madre.

Tutto questo fa troppo male e sembra assolutamente ingiusto.
Ero venuta fin lì per confessargli i miei sentimenti.Ero finalmente pronta a entrare nel suo universo stellato.Ma in pochi minuti tutto è stato stravolto.

Sono parecchio frastornata.
Una parte di me vuole sapere qualcosa in più, l'altra più egoista ha paura di conoscere la verità.
Ho davvero poche certezze, non voglio che quel poco che mi resta di mia madre,venga distrutto.
Non sono pronta a lasciarmi inghiottire da un altro buco nero.
E stavolta non si tratta di colmare un assenza,ma significa modificare l'idea dell'assenza di quella persona.
Significa mettere in discussione cosa sia mai stata la mia famiglia.

Inizio a ridere istericamente,tutto questo è veramente assurdo.
Alex,sei stato l'unica persona che mi stesse aiutando a risalire a galla.
La tua vita,nella quale io volevo entrare disperatamente,è un terreno pericoloso,che potrebbe franare, facendomi colare a picco definitivamente.
E stavolta non so se riuscirò a riemergere.

《Non voglio restare, mi dispiace..è tutto un fottuto scherzo del destino!》
Mi alzo di scatto,non voglio stare a sentire.
《Voglio perderti senza sapere,Alex. E adesso chiamami pure codarda.》
Le sue mani si stringono intorno al mio polso e si avvicina al mio orecchio《Dove credi di andare?Ti ricordi quando hai detto che saresti caduta per me?Cadremo insieme,oggi. Non possiamo sottrarci alla forza di gravità》
La sua voce mi ghiaccia dentro ma allo stesso tempo,mi incedia.
Il ricordo del nostro primo bacio mi appanna gli occhi.

Tremante mi siedo,sotto lo sguardo sorpreso e attento di Anna.

Flashback
Era il mese di maggio del 1976.
Come ogni giorno,aspetto che Elisa sia pronta per andare a scuola.
La solita ritardataria.
《Oh finalmente!ma quanto ci hai messo?》
《Anna per favore non ti ci mettere pure tu.Mi basta già mia madre!》
《Forza andiamo!》le dico,dandole una pacca sulla spalla.
La mattina facciamo sempre il tratto insieme per andare a scuola,da anni ormai.
Conosco Elisa da quando aveva circa sette anni.
È la sorella che non ho mai avuto e non potrei aver avuto di meglio.
Mentre camminiamo in direzione della scuola,chiacchierando del più e del meno,una macchina alle nostre spalle inizia a strombazzare. 《Ragazze!volete un passaggio?》
Ci voltiamo entrambe.È Tony, con la sua seicento cigolante.
《No,Tony preferiamo andare a piedi》 risponde a tono Elisa.
La guardo di sottecchi,facendole intendere di non fare al solito la preziosa.
《Accettiamo!Oggi fa un caldo tremendo》rispondo risoluta.

È la fine dell'anno scolastico e l'estate è alle porte.
《Io non lo sopporto proprio quel Tony》 bisbiglia Elisa al mio orecchio, una volta arrivate al cancello della scuola.
《Ma dai è così gentile!》
《Sarà..》dice facendo spallucce.

L'ultima settimana di scuola vola,e il passaggio di Tony diventa parte della nostra vita ordinaria.
È un ragazzo bellissimo,moro con gli occhi verdi e un sorriso dolcissimo.
Ma non ho il coraggio di dire alla mia migliore amica quanto mi interessi. Ho paura della sua opinione e sopratutto penso sia solo un'infatuazione passeggera.
Niente di cui debba preoccuparmi.

È un venerdì sera come gli altri.Alle nove sono sotto casa di Elisa.
Vive in una casa veramente grande.È una villetta bianca a due piani con un bel giardino e una terrazza enorme.
《Elisa dove stai andando?non fare tardi!》sento urlare da dentro.
《Si mamma!》
La vedo uscire di casa,parecchio nervosa.È davvero bellissima in quel vestito blu notte.
《Mia madre è insopportabile.Sempre con questa storia del "comportati bene",siamo una famiglia rispettabile noi.Come se uscissi con in fronte il conto in banca di mio padre!》
《Elisa se vuoi possiamo fare a cambio con il mio di conto banca》le dico,facendola sorridere.
《Sei veramente impossibile!Forza andiamo!》