Ti vengo a prendere

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Senza sapere come,mi ritrovo alla stazione,in attesa del treno.
Le mie gambe si sono mosse automaticamente fin lì,mentre la mente è ancora sovrastata dal rumore di mille pensieri.
Dovrei parlare con mio padre di quello che è successo?
La mamma di Alex è davvero in condizioni così precarie?
Com'è possibile che Alex non si sia accorto di nulla?
Perché Tony ha preferito svolgere la parte del cattivo,facendo ugualmente soffrire suo figlio?
Dovrei restarne fuori?

No,non posso fregarmene.
Ci hanno stravolto.
Entrambi,siamo stati pedine di un gioco malato,senza volerlo.
Ma adesso basta bagnare le guance, inutilmente.Basta pesi sul cuore.
Il dolore è valido se ti fa crescere,se ti conduce a una verità che dia un senso a tutto il caos che hai in testa.
Non accetto che Alex soffra per una bugia,travestita da mezza verità.
Forse,non a caso le nostre vite si sono incrociate.
Forse,anche se non sono molto credente,mia madre ha voluto dirmi di andare fino in fondo con lui.Solo che ancora,non lo sapevo.
Quei sogni,non avrebbero avuto un senso.
In fondo,in qualche modo sono stati il filo conduttore nella nostra storia.
Una fune che si tendeva ogni volta ci allontanavamo,per tornare più vicini.
Ma ora che la verità è  giunta a galla,la fune si è spezzata.
Posso solo provare a riannodarla.

Sono sul treno di ritorno.
Mando un messaggio a Mandy,per dirle che sto bene e di non preoccuparsi.
Le spiegherò tutto con calma,in un secondo momento.
Adesso,le mie priorità sono  altre.
Arrivo in città alle diciotto circa.
Guido fino a casa di Mandy.
È uscita per gli allenamenti di pallavolo,anche se aveva insistito parecchio per aspettarmi a casa.
Le ho detto che sarei tornata stasera da papà e Mark,mi sarei fermata da lei solo per cambiarmi.

Varcata la soglia di casa, trovo sua madre intenta a cucinare.
《Tesoro,Mandy è a pallavolo. Se vuoi farti una doccia,sai dove trovi tutto.Resti per cena?》
《Si avevo già sentito Mandy.No la ringrazio,stasera torno a casa.Grazie sempre per tutto》
《Ma di che tesoro,sai che sei la benvenuta》
Mi dirigo in bagno per concedermi una doccia rigenerante. Penso che provare a rilassarmi,possa aiutarmi a pensare meglio come agire.A darmi una visione più lucida della situazione.
Prendo in prestito i  vestiti di Mandy,lasciandole un bigliettino.
《Tesoro spero non mi odierai.Ma dovevo cambiarmi.Un bacio a domani》

Mi infilo la biancheria pulita.
Mandy ha tutto coordinato e rigorosamente di pizzo.
Io sono più tipo da mutande con gli orsacchiotti.
Ma per oggi potrei anche adeguarmi.
Metto un vestitino di lana,gli stivaletti, un filo di matita e dopo circa mezz'ora sono pronta.
Il punto è  ora:dove andare?
Provo a fare la cosa più stupida ma da qualche parte dovrò pur iniziare.
Lo chiamo al cellulare.
Prendo un bel respiro profondo e premo invio.
Il telefono squilla a vuoto.
Circa quattro volte fin quando la chiamata viene presa《Pronto?》
È una voce femminile. Anna.
《Sono Giulia.》
《Giulia...lascia stare mio figlio,mi sembra sia stato chiaro.》
《So tutto,è inutile che porta avanti questa farsa.Devo parlare con lui,ora》
《Mi dispiace per te.Alex è andato via..sono sola,sola,sola..è colpa tua,solo tua.
Sei come tua madre.
Avida,egoista.Ma non vincerai stavolta.Lui tornerà da me,per me.
Non ti permetteró di portarmi via l'amore della mia vita》.

Le sue parole mi mettono i brividi.Tutto ciò è al limite della follia.
Questa donna sta veramente male.
《Buona fortuna,Anna》e chiudo la chiamata.
La mano trema visibilmente e delle goccioline di sudore scendono dalla mia fronte.
Che l'abbia detto per spaventarmi?Forse Alex non vuole più vedermi?lo potrò scoprire solo da me.
Prendo in prestito le chiavi della macchina di Mandy e mi dirigo dritta verso casa Peterson.

Il tragitto sembra infinito.
Le luci sono tutte spente conferendo alla casa un senso di abbandono e di decadenza assoluta.
Sento la pelle d'oca ricoprirmi dalla testa ai piedi.
Vago con lo sguardo per la villetta ma della moto nessuna traccia.
Non stava mentendo.
Dio,Alex dove sei?

Pensa Giu.Pensa.Un colpo di fulmine.
Ingrano la marcia sperando di non sbagliarmi.
Alex fatti trovare e poi sparirò,promesso.

Ringrazio mentalmente l'idea di aver messo gli stivaletti.
La discesa è meno ripida,almeno.
Il vento soffia forte,scompigliandomi i capelli e sento gli occhi pizzicare.
Finalmente giungo a destinazione ma resto sconvolta da ciò che vedo.
È tutto diverso.
La volta stellata ha sprazzi di colore rosso,che formano come un buco nero,il prato di primule è ricoperto da girasoli gialli e per terra è tutto un verde acceso.
Sul pavimento vedo la sua maglietta nera,adesso visibilmente macchiata da mille colori.
Ho quasi paura di star violando un tempio sacro,ma mi faccio coraggio ed entro.
Afferro la maglietta e la porto al viso.Il suo profumo mi rincuora e riaffiorano mille ricordi,che mi bagnano le guance.
《Dimmi che non è vero che tu sei qui..》

Mi volto piano,in direzione di quella voce.
Alex è in piedi, con addosso solo i jeans,anch'essi macchiati.
Il petto sale e scende visibilmente,ha il respiro affannato.
La vernice sul torace,è sbavata.
Mi accorgo solo adesso che è  completamente fradicio.
Sembra abbia provato a togliere tutto il colore di dosso.
Le goccioline d'acqua dai capelli scendono lungo la fronte,intrappolandosi sulle ciglia folte,sotto le quali incontro i suoi occhi.
Vuoti,spenti,due voragini.

《Sono qui, invece..》dico,con una voce che non sembra mia.
《Ho sperato giorno e notte che tu venissi qui,per vedere questo.
Non potevo vivere con l'idea di aver creato tutto questo pensando alla mia vita. È il frutto di una bugia.
Non potevo sopportarlo,non potevo continuare a venire in questo posto,che è stato il mio rifugio per anni e lasciare tutto com'era.
È stato il mio appiglio,il mio unico modo per tenermi ancorato alla vita e dargli un senso.
Tutto è cambiato.Il mio universo è cambiato.Noi siamo cambiati.》
《Alex so quanto sei sconvolto,ma non è  come sembra..lasciami spiegare.》
《Vedi quei girasoli?Sei tu. Per quanto possa volerti dimenticare,per quanto voglia dimenticare anche mia madre,tu girasole e lei primula rossa,sarete parte del mio prato.
Il tuo arrivo inaspettato,ha creato una voragine,un buco nero,una parte di vita che non conosceró mai perché non voglio e non posso essere tuo fratello. Solo questo pavimento verde mi dà la speranza di riuscirci a convivere un giorno..》

Ascoltare tutto questo mi fa male,mi rendo conto di come sia scosso da questo terremoto di emozioni.
Ha un anima leggera,e un cuore troppo pesante.
Ma non ti lascio Alex,non ti lascio affogare nella marea dei tuoi pensieri.
Così faccio la cosa più semplice che conosca per zittirlo:lo bacio.

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