Vorrei

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Come ogni favola che si rispetti,c'è sempre qualcosa pronta a turbare l'animo dei due innamorati.
È arrivata,ma il contenuto non era quello che mi aspettavo.
Chiudo gli occhi,pensando che anche questa passerà,che la supereró.
Il pensiero corre a ieri pomeriggio.

《Flashback》
I suoi capelli arruffati si intrufolano fra le mie dita e il suo sapore di menta e tabacco riempie la mia bocca.
Gli occhi ambrati esplorano attentamente ogni centimetro della mia pelle,eppure mi sembra che sia sempre stato così naturale, fra noi.

《Adesso che facciamo?》gli dico,accarezzandogli il petto.
《Io un'idea ce l'avrei..》risponde accarezzandomi la schiena,mandandomi il cervello in cortocircuito.
Gli dó un buffetto sul braccio.《Alex..davvero sei incredibile!Dovremmo pur mangiare qualcosa,e fare una doccia》rispondo ridendo sotto i baffi.
《Potrei morire anche così,adesso che tutto è apposto..》e mentre lo dice,il suo dito percorre il contorno delle mie labbra,schiuse per la sorpresa.
《Cosa farai con tua madre?》dó voce alla mie preoccupazioni.
《Tornerò a casa. Prima di tutto devo contattare Tony.
Voglio sapere tutto dal principio e aiutare Anna..infondo i genitori sono quelli che ti crescono,anche se non sono stati dei modelli,quello che ho e sono,è grazie a loro》risponde,con una luce più serena negli occhi.
《Grazie,Giulia..senza di te non sarei mai riuscito a ritrovarmi》.
Mi Afferra per la nuca, lasciando che le sue labbra si modellino sulle mie,come se fossero pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente.
E non c'è più nulla,solo io e lui e il nostro cielo stellato.

Lascio che mi riaccompagni a casa e lo stringo forte a me prima che vada via.
È strano che già mi manchi così tanto dopo pochi secondi.
Mandy mi ha mandato più di un messaggio.
Mi scuso per essere sparita e la tranquillizzo dicendole che sto bene e che sono a casa.

Tutto sembra perfetto,in questa nube di emozioni.
Ma stavolta,il temporale non mi fa paura,lascio che l'acqua cada su di me,facendo i fiorire i primi boccioli di questo nuovo sentimento.

Mi specchio all'entrata.Gli occhi brillano di una luce nuova e il pensiero di quello che è appena successo mi fa portare le mani al viso.

Papà e Mark sono seduti nel divano, intenti a discutere sulla partita.
《No papà..vinceranno gli Yankees》
《Cosa scommettiamo?》dice papà.
《Il mio ritorno alla libertà 》
《Che figlio sfrontato》gli spettina i capelli, e iniziano una battaglia di cuscini a cui mi unisco pure io.Piume dappertutto,e risate che scuoncuassano l'aria.

Era da tempo che non stavamo così bene. E per una volta voglio pensare che andrà bene.

Salgo nella mia camera,controllo la posta ordinaria e vedo che sono arrivati i risultati che aspettavo.
La bocca si fa arida,le orbite fuori dagli occhi e il cuore vibra potente dentro la cassa toracica.
Non può essere.
Non adesso.
No.

Rileggo più volte quelle due righe e vorrei tanto aver capito male.
In basso,una formula di chiusura che lascia trapelare quanto la situazione non sia florida.
La prego di contattarmi al più presto.

Mi chiudo in camera,ho bisogno di pensare.
Non posso permetterlo,no.

E così per una volta seguo il consiglio.
Scrivo una lunga e mail di risposta e attendo riscontro.
Se rimango altri dieci minuti a fissare il pc, potrei romperlo.

Cosi mi fiondo in bagno,riempio la vasca a tappo e mi ci immergo.
Il bello di quando fai il bagno è che le lacrime si mischiano all'acqua. Nessuno le noterebbe.
Affogo il mio dolore nell'aroma di vaniglia,che inonda il bagno.
Mi sforzo di non guardare più quello schermo e dedicarmi a me stessa,come se nulla fosse.

Solo un'ora dopo, decido di aprire la bustina che lampeggia nello schermo.
Le gocce ricadono sulle mie mani,solcandole per poi riversarsi sui tasti su cui le mie dita sono paralizzate.

Non posso più aspettare.
Solitamente tra il dubbio e la certezza,si predilige la seconda opzione.
Ma avrei preferito brancolare nel dubbio per molto tempo ancora.

Chiudo il pc con mani tremanti.
Respiro a fondo.
Apro gli occhi,tutto è chiaro.
Non ho scelta,mi dispiace. Nella vita è sempre così,nel fare una scelta si perde sempre qualcosa.
Ma in questo caso,qualunque sia la scelta ci sarà una perdita.

Mi preparo a quest'altra battaglia,di cui sono un comandante senza esercito.
Ma un bravo comandante,non lascia mai trapelare quanto sia critica la situazione ai suoi soldati.

E così,mi siedo sulla scrivania e faccio quello che so fare meglio:metto tutto nero su bianco.

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