Non è ancora il momento

801 32 5
                                    

Tin,tin,tin,tin.
Dò una manata alla sveglia sul comodino per far smettere quel rumore infernale.
Sono le sette e dieci,mi devo alzare per andare a lezione.
Mi trascino di controvoglia giù dal letto e a passo lento mi dirigo in bagno.
Il riflesso allo specchio non è dei migliori.
Occhi segnati da occhiaie vistose, fanno capolino sul volto un po' pallido.
Questo quadretto pietoso di me è illuminato da una pennellata di denti bianchi,che non possono fare a meno di farsi spazio sul mio viso.

E tutto torna.

I lunghi capelli ondeggiavano sotto la brezza leggera della sera,accarezzandomi i sensi con il suo profumo di vaniglia.
Il profilo si stagliava perfettamente all'orizzonte,delineando quel nasino all'insu che tanto adoro.
E più la guardavo,più sembrava che ogni pezzo del mio cuore si stesse incastrando perfettamente,dando un senso al puzzle disordinato della mia vita.

È una ragazza incredibile.
Stupefacente.
Ti si inietta nelle vene,stordendoti totalmente e quello che percecipisci intorno a te è lei e le sue mille sfumature.
E non posso e non voglio,non scoprirle tutte.Voglio andare in overdose di lei.

La serata è trascorsa chiacchierando del più e del meno,ma avvertivo sotto pelle,che qualcosa la turbava.
Era adombrata,non brillava come sempre.

Si appigliava alle mie braccia,tenendomi stretto a sé con un sorriso malinconico e i suoi smeraldi puntati addosso.
《Alex?》
《Mmh?》
《Resterei la tua Stella Polare,se sparissi?》
《La Stella Polare c'è sempre.
Eccola,è lí in alto che brilla.E poi non c'è posto in cui andresti,dove non ti seguirei》
Le bacio la fronte con dolcezza,mentre il suo aroma alla vaniglia mi fa venire voglia di ricominciare ogni volta daccapo.

《Ci sono posti in cui non si può andare insieme》dice,fissandomi.

E i suoi occhi mi fanno tremare.Come un mare in tempesta,mi travolgono,lasciandomi a corto di ossigeno.

《Ma che..》Non mi dà il tempo di decifrare la sua espressione,attraversata da un sorriso malinconico che subito,le sue mani afferrano la mia nuca, tirandomi dolcemente le punte dei capelli.
《Zitto e baciami..》e così ci siamo persi nuovamente l'uno nell'altro sotto un manto di stelle.

Il telefono trilla sul comodino,riportandomi con i piedi per terra.
Sono in ritardo.
Lo afferro velocemente.Che sia lei?

Messaggio anonimo.
《Non mi chiedere perché. Cercami nel posto a noi più caro,li troverai la tua risposta.
Giulia.》

Vedo che le piace scherzare stamattina.
Così la chiamo più volte per sapere se posso passare a prenderla,ma non risponde.
Che abbia preso in considerazione l'idea di ieri di marinare la scuola?
Un sorrisetto malizioso si fa strada sul mio viso,e l'idea del suo corpo avvinghiato al mio,mi porta a pensieri poco casti.
Capisco dove vuole incontrarmi e decido di reggerle questo giochetto.
Ti troverò,piccola Giulia.
In fretta e furia mi preparo e mi dirigo alla spiaggetta,ormai diventata casa nostra.

Parcheggio la moto,e a passo svelto mi dirigo a destinazione.
Mi guardo intorno,ma di lei nessuna traccia.

《Tanto lo so che sei qui..vieni fuori!》
Il silenzio attorno è spezzato dalla mia voce che riecheggia per la grotta.
《Se vuoi spaventarmi, ne pagherai le conseguenze..fai la tua scelta》la avverto con le mani sui fianchi.

Aspetto dieci minuti buoni.Ma intuisco che qualcosa non va.
Afferro il cellulare e rileggo il messaggio.

Forse è un gioco?
Bene,giochiamo.
Mi guardo attorno,e penso dove possa aver nascosto l'ulteriore indizio.

Al centro,c'è ancora il telo di ieri sera.
Riaffiorano i ricordi di poche settimane fa,delle sue guance rosse e la sua bocca schiusa,mentre percorrevo ogni centimetro del suo corpo.
Mi ci siedo,meditando su dove posso cercare.
Ma sento qualcosa di rigido sotto.
Sollevo il telo e con mia grande sorpresa trovo una busta,leggermente insabbiata.
Per Alex.

È la prima volta che mi scrive una lettera.
La calligrafia,sapientemente curata,spicca sul bianco candido della busta.
Mi tremano un po' le mani per l'emozione e un sorriso sempre più grande si fa spazio sul mio viso.

Dopo qualche momento di esitazione, decido di aprire la busta e leggerne il contenuto .

"Caro Alex,
sembrerà strano che io ti scriva,ma penso sia l'unico modo per rendermi la cosa più facile.
E nonostante non ti abbia davanti, nemmeno adesso riesco a trovare le parole giuste.
È meglio arrivare dritti al punto.

Ho deciso di andare via.Da tutto,da te,da noi.
Non pensare che sia codarda.
Avevo scelto di essere felice,avevo scelto te.
Ma la vita non ci lascia sempre scegliere.
Ricordi?A o b. E io non ho un'opzione C.
Se io scegliessi di restare,nutrendo egoisticamente il mio cuore con i tuoi baci e le tue carezze, inevitabilmente starmi vicino ti prosciugherebbe di frustrazione.
Ti spezzerei.
Posso sopportare di veder piegare me stessa,ma non te.
Non tu.
Sono state poche settimane,ma le più intense della mia vita.
Sei una di quelle benedizioni che capitano poche volte nella vita.
Forse una volta sola,come i miracoli che vengono concessi rare volte.
E forse qualcuno pensa che io ne abbia gioito abbastanza.

Ci ho pensato tanto,fino a consumarmi,ma devo lasciarti andare.
Lasciarti libero di vivere,non posso portarti con me in questo viaggio.
Né te,né nessun altro. È il mio viaggio.
Voglio che ricordi quello che c'è stato fra di noi,io non potrò mai dimenticarlo.

Perdonami,se puoi
Tua Giulia

Rileggo più volte la lettera incredulo.
Tutto intorno a me sembra essersi cristallizzato.
Il sangue si è gelato e il cuore ha perso un battito.
Giulia come puoi lasciarmi così?Non c'è niente che non si possa affrontare insieme!

Prendo la testa fra le mani,disperato.
Cosa è successo tra ieri e oggi?Sono stato davvero così cieco da non capire?
Pensi che io ti lasci andare sensa una spiegazione?
Senza capire?
Non puoi decidere di tenermi fuori, perché ormai ci sono troppo dentro.

Esco fuori dal nostro posto senza voltarmi,come se tutto quello mi stesse soffocando.
Salgo in moto e sfreccio verso casa,più veloce che posso.
Giunto a casa, entro in fretta e furia e afferro il cellulare.
Compongo il suo numero e spero non sia troppo tardi.
《Andiamo,rispondi!》

Niente."Gentile cliente la informiamo che il cliente da lei chiamato non è raggiungibile"
Lo scaravento contro il muro. Dove sei?Dove può essere andata?
Decido di fare la cosa più scontata: cercarla a casa sua.
Sto per uscire nuovamente ma qualcuno,mi precede suonando al campanello con insistenza.
Pochi minuti dopo mi ritrovo con le spalle al muro e il volto di suo padre paonazzo a pochi centimetri dal mio,che urla in preda ad una crisi nervosa.

Tutto è ovattato intorno a me.
Li sento,ma non li ascolto.
Li vedo,ma non li osservo.
Tutti i miei sensi sono orientati su di lei.
Mi riempie completamente con la sua assenza.

Neanche loro sanno niente.
Pochi minuti e collego tutto.
Una certezza dilagante a cui non voglio credere.
Non ci voglio pensare.

E spero ci sia una scia di indizi anche per loro.

Resta fino all'alba [COMPLETA]#WATTYS2019 VERSIONE CARTACEA SU AMAZON🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora