Nel tempo di trasmigrazione
la massa informe macchiò il cielo
Staccata dal gruppo, rimasi dietro
non tesi loro le ali, ma divorai le piume
cadendo in un'orrenda e cupa spirale.
Zoppicai a lungo, divelsi le gambe
e finii di petto a terra, sommersa nel fango
Mi chiesero amore senza ritegno, un falso impegno
senza dare abbastanza,
rubandomi l'aria
e arsenico ai denti
togliendomi vita
tenendomi al filo
sospesa io
l'aspide al ramo
offesa con una smorfia
vestita di squame a festa
di lutti finché basta.
E mi osservò muto
a far la muta
che parla e trasfigura
a notte tarda
esposta e nuda
occhi da rettile
lingua biforcuta
vipera ossuta
scivolosa e cornuta...
Strisciai sul suo ventre
con le mie contorsioni
con vertebre mosse da inibizioni
Brillai diamanti iridescenti
lasciai pelle in ricordo ai miei amanti
brandelli d'amore a riempir le sue mani
vestiti di seta, da sera, di viscida vita.
Lo strinsi e costrinsi come un boa
lasciandolo vivo, ma senza respiro
e nuda tornai a far la muta
a far l'amore col prossimo Giuda.
Nel tempo di trasfigurazione
la massa informe macchiò il terreno
tra terra e sangue nacque ciò per cui io tremo.
Così esposta, attendo l'uomo
che sa uccidere la bestia
schiacciandole la testa.
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Necro Poesie Erotiche (Concluso)
RandomConcorso di poesie a tema: morte ed erotismo la faranno da padroni. Concorso Concluso 12/01/2019 Vincitrice Yuuki-Mya