Ἀφροδίτη Ἀναδυομένη: mrshades

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Ἀφροδίτη Ἀναδυομένη (Venere Anadiomene)

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Ἀφροδίτη Ἀναδυομένη (Venere Anadiomene)

Ho fatto dell'Arte
Una tenebra amante.
Squisita così come
Un demonio cade,
Lasciva nel suo disseto di carne.
Santa più delle piume
Dei cherubini in alto sorretti
E zeffiri che incendiano
La frenesia che ci unisce.

Adelheid, sposo la morte
Nel tuo petto di rosa e sangue.
In vita, un matrimonio decadente.
Infine, amplessi perfetti,
Veneziani ed apollinei.
Un velo di ombre di carta,
Seta di profumi e tenera nobiltà.
Una tenebra amante
Ho fatto dell'Arte.

Sorgente serena,
Ratta s'insinua un'idea,
Un dissetante sapore,
In quella bella poesia
Giù, nel mare d'Abruzzo.
E come un'onda essa vibra
E cresce in fiamme divorando
Il senso di vuoto, pasto crudele
E selvaggissimo canto
Chiuso in note ancestrali.
Trafitta a bere saliva
E caldi baci, preghiere disattese,
Il tuo corpo è un sapere occulto
Disciolto in onde in questo rituale.

Uccidimi stasera, la notte
È un pendolo affilato
Appeso nel cielo, nel nero,
Nelle complici stelle.
Dondola compiendo
Cicli di Eros e Thanatos.
La Morte degli amanti,
La Vita degli ultimi eroi.
Noi, io, tu.

Dimentica,
Lo senti scemare in te.
La rabbia, il dominio,
La schiavitù intesa e bramata
Affogata nel latte,
Affondata nel vino.
I morti ci parlano dietro i vetri.
Per ora risorgi, seduttrice.
Una tenebra amante

Ho fatto dell'Arte.

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