Vana Utopia: Danietzche

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Danietzche

Amicale e pensosa

È questa notte l’ala della Luna,

Che in sembiante di rosa 

Ornata d’astri e folta m’acquieta.

Mira il ciel che dorato i fasci spande,

E di vestigia iborni 

Questi sepolcri adorna e di camelia!

Per te, Selene, cerca il cor conforto,

Ch’ospite indesiato

Son al Convito, donde Poesia,

Consolazione sola,

Di stelle arte solenne, m’allontana;

E mi precide il vero,

Sì che ravvolto in nugoli di fumo

M’appare, e la sua scolta, furibonda,

Ai ferri mi costringe d’illusioni.

Sanza loco erra il mio spirto,

Talor tomando nel dolce oceàno

Di quei falsi occhi e tristi ingannatori,

Induti d’una bianca

Tunica, e bianco albor che la recinge.

È questo quel che n’ha donato il mondo?

Perché la romba d’ogni goccia accresce

Nella spene il desio 

D’una vana utopia?

In turbinosi flutti,

Ch’estuanti molestano in sì greve

Tempesta, sta il petto mio, d’ubi il fianco

Tuo, madre, immaturo 

Ha le piume veduto.

Muto, al riso io ho ceduto, 

Sconfitto, vinto ancora! Però giuro,

Che mentre viva o veda,

Mai niun obblierà di te il ricordo.

Necro Poesie Erotiche (Concluso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora