Versano amari pianti i drudi, o Leda,
Che sulla battigia del mare,
Mirando in ogni loco co’ la speme
Di trovar l’ovo di giacinti avvolto,
Per mill’anni cercarono il tuo frutto.
Per mille soli indarno
Fu tutto; ma io t’ho veduta,
D’anguineo manto muta
Natar tra l’onde asterse dell’acquetta,
Da un gorgoglio scortata.
Guarda com’Iove ancora trasmutata
Ha la sua forma in cigno,
E beccola sul velo che dorato
E sottilissimo ti cela il seno!
Mira com’or s’asserpola dintorno
Al ventre tuo! Ah, riso d’altri
Sei tu, divino Padre, che di retro
Al femminil bagliore
Sempre sospiri! Tace ogni virtute
Al ve’r la virginea bellezza!
Il pargoletto Amor vince ogni cosa.
Pur io, pur io, scherno e diletto
Dell’ineffabil riso
Del picciolo aligero e infido,
Caduto sono al gorito d’Amore;
E pur, qual si sia doglia, più non temo:
Sanza soffrire soffro il crudo Fato;
Però, e ciò il petto mio pel ver fornisce,
Paura misera avrei se perdessi
Quello ch’al Sol mi lega.
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Necro Poesie Erotiche (Concluso)
De TodoConcorso di poesie a tema: morte ed erotismo la faranno da padroni. Concorso Concluso 12/01/2019 Vincitrice Yuuki-Mya