Nuovo giorno, stessa solfa. A scuola i professori sembrano particolarmente agitati negli ultimi giorni e non fanno che caricarci di compiti e ricerche da svolgere. Per esempio, oggi la professoressa di letteratura ci ha assegnato per dopodomani il compito di scrivere una relazione di almeno tre pagine su "Tanti piccoli fuochi", l'ultimo libro che ci ha assegnato.
L'unica insegnante che sembra rimanere sempre pacifica, cordiale e sorridente è la signora Smith, la professoressa di storia dell'arte, che fra l'altro è anche la consulente scolastica del nostro istituto. Credo sia l'unica in grado di appassionare veramente gli studenti alla sua materia.
Mentre io e Anne prendiamo posto in seconda fila, noto che in un angolo dell'aula è seduta una ragazza poco più grande di noi, che non ho mai visto in questa scuola. Avrà circa vent'anni, ma nel suo sguardo si scorge ancora un atteggiamento divertito e spigliato da adolescente. Mentre entrano in classe anche tutti gli altri, fermandosi a turno sulla soglia della porta per un attimo, confusi dalla nuova apparizione, io ne approfitto per osservarla di sottecchi.
Ha un caschetto di capelli tinti di un rosso particolarmente audace, che la fanno apparire come una persona sicura di sé. D'altro canto, ha però dei lineamenti molto delicati e un naso sottile su cui poggia un paio di appariscenti occhiali a farfalla. Il suo abbigliamento, al contrario dei capelli e degli occhiali da vista, è sobrio e casual: un maglioncino bianco infilato dentro a dei pantaloni grigi e un paio di Vans.
Non ho mai visto una persona dai tratti così contrastanti.
- Buongiorno, ragazzi.- ci saluta la signora Smith, entrando in classe e chiudendo la porta dietro di sé. Poggia la borsa sulla cattedra e si avvicina alla nuova ragazza, parlottando a bassa voce con lei per qualche istante. Dopodiché si volta di nuovo verso la classe per svelarci finalmente di chi si tratta.
- Lei è la signorina Clarke e lavora presso il centro di servizio di ascolto telefonico anonimo.- ci spiega brevemente.- Ho scelto di proporvi la sua attività come attività extracurricolare perché credo molto nel potere della comunicazione. In questo momento vi parlo da insegnante, da consulente scolastica e da madre, quindi vi prego di ascoltare attentamente ciò che vi dirà, perché credo che alcuni di voi potrebbero essere interessati.
Detto questo, la professoressa rivolge un sorriso incoraggiante alla ragazza, la quale si alza e si posiziona di fronte alla cattedra.
- Ciao ragazzi, io sono Ellen.- si presenta con un sorriso.- Ruberò solo pochi minuti alla vostra insegnante, giusto il tempo di dirvi due parole sulla mia attività di volontariato e chissà, magari invogliarvi a partecipare. In tal caso ci rivedremo molto presto.
Per un attimo ci scruta con attenzione, come se potesse già prevedere chi aderirà al progetto.
- Come già detto, io lavoro presso il servizio di ascolto telefonico, un servizio anonimo e gratuito che offre aiuto a chi ha bisogno di sostegno morale o semplicemente si sente solo. Per ora siamo in cinque volontari e ci diamo i turni, ma avere anche solo qualche partecipante in più renderebbe la gestione dei turni meno faticosa, per questo se siete delle persone brave ad ascoltare, discrete e disposte a rendervi utili vi invito a provare a partecipare.- Ellen fa una pausa e si sistema gli occhiali.- In realtà non c'è molto da spiegare. Vi sedete in ufficio, vi mettete le cuffie e aspettate che vi chiamino. Non serve che riveliate il vostro nome e colui che effettua la chiamata non è tenuto a dirvi il suo. Il vostro compito è semplicemente lasciare che questa persona si sfoghi e possa parlare a ruota libera con voi. Parlandovi per esperienza, vi assicuro che con tutte le storie che sentirete, dalle più commoventi alle più sciocche, avrete la possibilità di crescere un sacco sotto il profilo umano. L'unica cosa importante è che vige il patto di segretezza, per cui tutto quello che sentirete non dovrà uscire dalle pareti dell'ufficio.
- Se avete domande, non esitate a farle.- interviene la signora Smith.
- Quanto dura ciascun turno?- chiede una ragazza in prima fila.
- Essendo un'attività su base volontaria, c'è una grande elasticità per quanto riguarda i turni. Possiamo dire che in base alla tua disponibilità puoi fare un'ora, due o anche cinque.- le risponde Ellen.
Rimane in attesa di altre domande, ma nessun altro alza la mano.
- In ogni caso, se doveste avere delle domande potete scrivermi una mail.- dice, voltandosi per appuntare sulla lavagna il suo indirizzo di posta elettronica.- Per quanto riguarda i moduli d'iscrizione, li potete trovare sul sito Internet della vostra scuola sotto alla sezione "progetti extracurricolari".
Ellen si gira di nuovo verso di noi.- Spero di vedervi in tanti. Se avete un po' di tempo provateci, non vi costa niente ed è un'esperienza che vi darà moltissimo. All'inizio vi sembrerà strano, magari anche stupido, ma là fuori ci sono persone che non hanno nessuno con cui parlare, che vengono rifiutate o sminuite, mentre in realtà hanno solo bisogno di qualcuno che dedichi dieci minuti del suo tempo solo a loro. Ricordatevi che la scuola non è solo rivoluzione francese e logaritmi e che là fuori c'è un mondo da scoprire che non conoscerete mai se non vi mettete in gioco.
La professoressa Smith annuisce vigorosamente e batte le mani. Ellen si passa una mano fra i capelli, ringrazia per l'attenzione e raccoglie da terra la sua borsa. Solo quando se la appoggia su una spalla noto un grande girasole stampato su uno dei due lati del tessuto della borsa. Non poteva esserci fiore più adatto per una persona che si dedica agli altri come fa Ellen, dato che questo fiore è il simbolo della positività, dell'allegria e dell'amicizia.
Ellen ci rivolge un ultimo saluto e poi esce dalla classe, mentre la professoressa inizia a spiegare un nuovo argomento.
Tuttavia, mentre tutti sono impegnati a tirare fuori quaderni e prendere appunti, io nascondo il cellulare nel sottobanco e, senza farmi vedere, cerco su Google il sito della scuola.
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Venom// Jonah Marais Why Don't We
FanfictionAmore è solo una parola, ma tu porti la definizione.