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Cammino

Fu il sordo rumore di alcuni potenti boeing d'assalto a svegliare un'assopita Hyeseon dal suo stato di sonno intenso. Non riusciva proprio a ricordare quando fosse stata l'ultima volta che aveva dormito così profondamente, senza sogni né incubi. Solo il buio, il nero più scuro si era parato davanti ai suoi occhi, accompagnandola in quello stato di oblio in cui sarebbe volentieri rimasta, se non fosse stato proprio per il passaggio di quei caccia militari.

Si convinse così ad aprire piano gli occhi, sgranandoli incredula non appena si rese conto di essere rimasta sdraiata per chissà quante ore su un vecchio e dismesso tavolo da biliardo posto al centro di quel capannone abbandonato dove aveva deciso di rifugiarsi e dal quale ora non vedeva filtrare altro che una calda e quasi rincuorante luce solare. Si mise dunque a sedere proprio sul bordo, facendone scricchiolare un poco le gambe, iniziando poi a distendere piano le proprie braccia e cercando in questo modo di riacquistare sensibilità nei muscoli ancora indolenziti insieme a qualche barlume di memoria su ciò che era accaduto nelle ore precedenti alla sua totale perdita di conoscenza. Involontariamente Hyeseon tentò di accarezzare i propri capelli, scoprendo solo a quel punto e con un certo orrore di non aver altro che qualche ciuffo ribelle a contatto con il collo ormai nudo, sul quale però era stata posta delicatamente una pesante fasciatura dalle sfumature rossastre.

In quel momento, un profondo ma familiare ululato fece riaffiorare alla mente di Hyeseon ogni suo più recondito refuso legato a soffici e premurose labbra poggiate sulla sua fronte sudata e un paio di grandi mani calde che di tanto in tanto intervenivano sul suo collo e sulla sua spalla, incuranti dei suoi flebili lamenti. Sfiorò nuovamente le parti direttamente interessate, mimando una smorfia di dolore, in quel modo assicurandosi però che fosse tutto accaduto realmente, per poi appoggiare lentamente i piedi scalzi sul pavimento malconcio del locale e tornare così ad indossare il suo fedele paio di pesanti scarponi. Incurante del forte capogiro dovuto probabilmente ai morsi della fame, Hyeseon decise comunque di catapultarsi al di fuori del capannone, rimanendo inizialmente in uno stato di contemplazione di fronte a quel meraviglioso cielo limpido e senza nuvole che si stagliava infinito sopra la sua testa.

Inspiró a pieni polmoni, ma non passó più di qualche secondo prima che il suo sguardo venisse catturato da due figure che, a qualche metro di distanza da lei, sembravano non aver ancora notato la sua presenza. In piedi sull'erba secca di quella landa desolata si trovava proprio quel ragazzo di nome Jungkook che, sorridente e sereno, si stava probabilmente divertendo più del dovuto a lanciare un sottile bastoncino a Ryuk che, dal canto suo, non aveva esitato un momento a ricorrere e poi prendere al volo quello scarno pezzo di legno solo per ottenere una carezza in più, riportandolo diligentemente al suo legittimo proprietario che, dopo avergli regalato le giuste attenzioni, non aveva esitato a rilanciare il bastone, questa volta nella direzione opposta.

Se non fossero stati nel bel mezzo di un'apocalisse zombie probabilmente ad Hyeseon non sarebbe dispiaciuto poterli raggiungere e sorridere insieme a loro con la stessa spensieratezza, in fondo la bellezza e la piacevole brezza di quel paesaggio sereno e soleggiato erano riuscite persino a scaldare la sua pelle diafana ed il cuore sempre più stanco di rincorrere una felicità ormai forse perduta per sempre. Motivo per cui ai suoi occhi ora quelle figure allegre non apparivano altro che due pazzi alla ricerca di una magra e disperata consolazione al riluttante silenzio del mondo.

Si sorprese, ma non senza un pò di orgoglio solo quando Ryuk, scorgendola finalmente avanzare anche se a passo incerto nella loro direzione, aveva abbandonato immediatamente la ricerca di quel bastone di legno per correrle incontro abbaiando come in preda ad un momento di estasi e iniziando poi a scodinzolarle intorno come un ossesso alla ricerca di quelle carezze ed attenzioni femminili che Hyeseon fu estremamente felice di soddisfare.

till the world ends.「BTS」#wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora