Eldohir, la mattina dopo, era pallido. Aveva detto ad Harol e a due attori adulti di guidare i carri.
Una volta partiti, si era tenuto lontano da tutti, con un pallore sul viso che non gli si addiceva. Aveva quasi sfumature verdi, o forse grigie, come se fosse stato malato.
Nyoka aveva scosso la testa corvina nel vederlo, e si era seduta di fianco alla Regina. Nym ripeteva a bassa voce il suo monologo, poco lontano.
- Ieri l'abbiamo scampata per un soffio, davvero - disse la ragazza dai capelli scuri, sbuffando - Ed è già tanto che Eldohir sia solo stanco.
- In che senso? - chiese la Regina, mentre Nyoka, con le mani nere, giocherellava con un anello.
Suo fratello dormiva, facendo unire il proprio russare al rumore del carro che traballava e sobbalzava a ogni sasso.
- Te l'ho detto ieri - Nym interruppe il proprio monologo alla parola "bazzecole" e si voltò verso le altre due - Eldohir ci difende dalle creature della Foresta d'Oro. Gli spiriti della foresta come lui sono gli unici a poterlo fare.
Nyoka si strinse nelle spalle - Ieri si è avvicinata al campo una creatura tra le peggiori. Ed Eldohir per fortuna era ben in forze e per nulla stanco, o ora non saremmo vive. Ma comunque lui ora è debole e credo dormirà per un bel po' - dopo qualche secondo, con un lieve sorriso sulle labbra, aggiunse - Siamo fortunati ad averlo con noi. Chiunque non potrebbe nemmeno sognarsi di attraversare la foresta senza pericoli, nemmeno i Silvani.
- Che tipo di creatura poteva essere? - chiese la Regina, incuriosita.
- Forse un Niddhogg, ma stanno più a sud, di solito. Forse un orso dorato.
La Regina non aveva aveva idea di che cosa stesse parlando Nyoka. Non aveva idea di che cosa fossero le creature da lei appena nominate. Si ricordava solo della sensazione di assoluto terrore provata la notte prima.
Il mostro, qualunque esso fosse, pur non facendosi nemmeno vedere, l'aveva terrorizzata orribilmente.
Cercò di immaginare come esso potesse essere, provò ad immaginarlo, ma le venne in mente solo il buio profondo della foresta, in grado di celare tra fruscii e sussurri di fronde ogni suo segreto.
- O forse - disse Nym, con un mezzo sorriso - Uno Wendigo.
- Non dirlo neanche! Solo l'idea che una cosa del genere si sia avvicinata a noi - Nyoka guardò suo fratello con la coda dell'occhio - è orribile. Assolutamente orribile.
La Regina capiva sempre di meno, e Nym parve accorgersene.
- Uno Wendigo è la cosa più orrenda che si possa pensare di incontrare - spiegò, mentre Nyoka aveva iniziato a provare grande interesse per il proprio anello - Figlio della fame e della morte. Nessuno ne parla volentieri.
- Infatti - sbottò Nyoka, improvvisamente aggressiva - Nessuno ne parla volentieri. Quindi torna a ripetere le tue dannate battute.
Nym, con un'alzata di spalle, fece come le venne detto.
- Mi dispiace - disse dopo un po' la bruna, e si rivolse alla Regina - Non ho passato bei momenti per colpa degli Wendigo. Mio fratello è quasi morto a causa loro. Ma non parliamone ancora.
Detto ciò, si chiuse in silenzio, e la Regina si disse che non era il caso di aggiungere nulla.
Vedendo che la conversazione non era destinata a continuare, si sdraiò pigramente sul letto. Come poteva essere la creatura più orribile che si potesse pensare di incontrare? Cosa poteva avere che la rendesse più spaventosa di ogni altra?Pensò ai Pensieri Spezzati, all'ansia che negli ultimi giorni le aveva causato il silenzio di quel posto. Non sapeva come potesse essere l'aspetto di quella creatura, ma per la Regina doveva essere qualcosa di orrendamente silenzioso.
STAI LEGGENDO
Il Confine
FantasyIn un mondo che si trova sul bordo che divide l'energia pura del caos da ciò che l'uomo definisce normalità, una Regina senza ricordi vive in totale solitudine. La sua vita scorre lenta e pacifica, isolata dal resto del mondo. Fuori, la aspetta una...