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La mappa era ruvida sotto la pelle, consumata dal tempo e dall'uso. Nym la teneva tra le dita sottili, seduta a gambe incrociate sul letto.

Il carro era partito di prima mattina insieme agli altri due. Uno era uguale a quello in cui la Regina aveva dormito, e l'altro conteneva copioni e attrezzature di scena di ogni tipo. Oltre che il letto del capo compagnia, che ovviamente non dormiva con gli altri.

Il ragazzo dai capelli rossi era seduto sul letto di fronte, e in teoria ripassava le battute del proprio copione, in pratica non faceva nulla, guardando ogni tanto con un ghigno la giovane bionda. Questa davvero non capiva il perché, ma la cosa le dava decisamente fastidio.

- Allora - disse Nym, mentre la più piccola cercava di decifrare l'inchiostro che componeva il disegno della cartina - Tutto ciò che sta su questa carta è il Confine. Fa parte di un gigantesco continente, chiamato Tanal. Ma non credo visiterai mai le terre fuori da qui. Il Confine è la zona più a Nord.

Indicò con un dito la lettera N segnata in nero, sopra la rosa dei venti.

La Regina non aveva mai visto la lettera N, o una rosa dei venti. Però li conosceva. Li immaginava, sapeva cos'erano. E così era con molte cose. Sapeva cosa fosse una città, ma la conosceva come concetto generico, non era in grado di ricordarne una.

Stessa cosa con le lettere. Si rese conto allora di poter leggere le decine e decine di nomi scritti sulla carta.

- A Sud ci sono i quattro regni degli uomini, occupati a farsi la guerra tra di loro. Tutto Tanal è circondato dal mare, tranne che all'estremo Nord, dove incontra il Caos.

- Il Caos? - chiese la Regina, senza sapere esattamente cosa intendesse l'altra.

- Vedi, ovunque tu sia, a Nord troverai il Caos. Il Caos è la magia, energia allo stato puro. A Sud la magia non c'è. La terra degli uomini non è fatta per la magia, e il Caos non è fatto per gli uomini. Tra il Caos, in cui non esiste la vita, e le terre prive di magia, c'è il Confine, dove la vita si unisce alla magia. A est e ad ovest di qui c'è il mare, ed anche esso, prima di sfociare nel Caos, è considerato parte del Confine, dato che in lui c'è sia vita che Caos. Mi segui?

La Regina annuì, nonostante le sfuggisse effettivamente il significato della parola "magia" - Quindi... il Confine è semplicemente il luogo in cui si può vivere anche se c'è magia.

- Esatto. Ovviamente, più sei a Nord, più la magia è intensa. Noi ora ci troviamo circa qui - disse Nym, puntando il dito su una zona, i cui limiti erano segnati di nero e avevano una forma simile a quella di una clessidra. Sopra stava scritto " Foresta d'Oro". Era nell'angolo sud-est della mappa.

Mentre altre zone erano fitte di nomi di città, monti, fiumi, laghi e di segni di sentieri, la Foresta d'Argento sembrava quasi una macchia bianca.

Le uniche cose disegnate all'interno di essa erano un piccolo cerchio dove vi era la "Montagna Nera", un fiume che tagliava obliquamente la clessidra e, a Nord, non poi così lontana dai Pensieri Spezzati, la città da cui Nym diceva di provenire, Tahath. Infine, poco più a est della città, era segnata la presenza di un piccolo lago. Null'altro.

- Non c'è niente in questa foresta - disse la Regina - Ma è così grande. Perché?

- Sono pochissimi a viverci, è un posto pericoloso. Ci sono creature strane, demoni maligni. Solo quelli del mio popolo ci vivono. Solo a Tahath ci sono persone in grado di vivere nella foresta, poco a Sud di qui.

- E perché noi ora stiamo attraversando la foresta, allora?

- Muovendoci e cercando di essere veloci dovremmo evitare di correre rischi. In più il nostro capo è uno spirito della natura, sa capirla ed evitare i pericoli. Dobbiamo arrivare al mercato il più presto possibile, quando ci saranno più persone e quindi più pubblico, dato che ci vuole tempo ad aggirare la foresta abbiamo deciso di passarci attraverso.

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