L'Allieva e... malanimi

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Sono quasi le 18:30 stanno andando tutti via, tranne me. Io sono ancora impegnatissima nello stendere questa relazione sui veleni, uno ad uno i miei colleghi passano al mio fianco salutandomi e augurandomi una buona serata, buona serata che non sarà tale considerato che sono ancora a lavoro e considerato che stasera non andrò da Claudio e che soprattutto non gliel'ho ancora detto.
Quando lo vedo passare davanti alla porta della biblioteca, sono tentata dal corrergli dietro e dirgli che stasera dormirà da solo, ma non lo faccio. Invece è lui che fa marcia indietro vedendomi ancora qui e mi raggiunge entrando "Credevo che non avrei mai visto questa scena!" commenta ironicamente.
Alzo lo sguardo dal computer fulminandolo quasi, non dico nulla, ma smetto di scrivere.
"Ne hai ancora per molto?" mi chiede.
"Sì." è la mia risposta secca "Perché?"
"Se ti occorrevano pochi minuti, ti aspettavo." risponde alzando le spalle.
Abbasso lo sguardo, "Io stasera non dormo da te." dico alzando lentamente il mio sguardo su di lui.
Aggrotta la fronte "Perché?"
"Lo sai." dico solo.
"No, non lo so. Spiegamelo." prosegue con quella espressione stupita e ferita al tempo stesso.
"Davvero non lo sai, Claudio?" chiedo leggermente irritata.
Dopo qualche secondo sbotta "E' per Paola?! Ancora per quello che ho detto?! Ma la smetti di fare la bambina gelosa! Questo tuo atteggiamento mi sta esasperando!"
"Ah, il mio ti sta esasperando?! Davvero? Sei tu il problema tra noi due Claudio, tu messaggi con la nuova fino a tarda ora, tu elogi la nuova, mi dici che devo prendere esempio da lei, ma quale cavolo di fidanzato fa questo?" sbotto io stavolta facendo uno sforzo sovrumano per non urlargli contro.
Mi gela con uno sguardo "Hai ragione. Il problema sono io. Sono io che mi illudevo di avere di fronte una donna innamorata di me sì, ma che sapesse anche chi aveva di fronte!" respira profondamente distogliendo lo sguardo dal mio "Grazie per avermi riportato con i piedi per terra." dice per poi andarsene e lasciarmi lì ormai completamente deconcentrata.
Yukino è sorpresa di vedermi lì di nuovo, ma non fa domande sulla mia presenza lì. Probabilmente la mia faccia dice tutto. Mai come in questo momento sono grata di avere un'amica discreta come Yuki che sa quando parlare e quando è meglio tacere.    

L'esame comparativo ha effettivamente dimostrato che il tessuto epiteliale ritrovato sotto le unghie di Alessandra è della sorella. Sono con Calligaris e Claudio in questura e Margherita è messa sotto torchio dalle domande via, via più insistenti nella speranza che crolli e confessi, ma niente di tutto ciò accade, anzi.
"Ve l'ho già detto: è vero io e mia sorella abbiamo litigato, ma non c'entro nulla con la sua morte!"
"Litigavate per lo stesso uomo, per me è già un valido movente per uccidere!"
Margherita sospira esausta "Io amo Robert, lo amo da sempre. Anche quando Alessandra ci stava insieme."
"Ed è per questo che glielo ha portato via? Perché voleva che sua sorella non fosse più felice di lei?" prosegue Calligaris.
"Okay, va bene... io ero gelosa di Alessandra, lei era sempre la più bella, la più intelligente, tutti la amavano e la volevano attorno a sé, mentre io volevo solo Robert. E' così sbagliato?"
"Sì, se questo provoca l'infelicità altrui, soprattutto della propria sorella." intervengo.
"Mi sono comportata male con lei, ma... poi lui si è messo con me, ha scelto me."
"Però continuava a vedere Alessandra." aggiungo.
Margherita abbassa il capo per un momento, poi prosegue "In realtà, il loro rapporto si è concluso – o almeno così credevo – poco dopo che ho cercato di allontanarli e lui dopo qualche tempo è uscito con me, ma poi casualmente una sera ho scoperto un messaggio di Robert inviato a mia sorella. Lei da un po' di tempo era stanca, era visibilmente scossa, piangeva." sospira pesantemente.
"Perché piangeva? Era a causa di Robert?" chiedo.
"No, aveva visto qualcun altro. Lo so perché lei il giorno dopo mi ha detto di aver rivisto una persona che le aveva distrutto la vita e poi so che non era Robert perché nel messaggio lui chiedeva di poterle parlare e dirle ciò provava per lei."
"Quindi c'è una quarta persona." dice Calligaris "Ma chi?"
"Questo Alessandra non me lo ha detto. Ci provai, ma... fu inutile. Tremava e si arrabbiava quando le chiedevo chi aveva visto." tira su col naso Margherita "Poi una sera ritornò a casa piena di lividi, capii subito che chiunque vedeva, era un tipo violento. Provai a farle denunciare l'accaduto, ma non mi ha ascoltato. Anche se mi chiedo perché..."
"Capisco. Ora ritorniamo alla sera dell'omicidio, ci ripeta che cosa ha fatto."
"Avevo capito che Alessandra e Robert avevano ricominciato a frequentarsi: lo avevo capito non solo dai messaggi, non solo dagli atteggiamenti strani di entrambi, ma anche da quella collanina. Così quella sera seguii mia sorella e fu lì, in quell'hotel, che li vidi. Ero così... umiliata, la presi per i capelli e la spinsi, lei mi disse che sragionavo e io... la graffiai e lei graffiò me. Robert intervenne e mi cacciò, con le lacrime agli occhi andai via e dopo non li ho più visti né Robert né più mia sorella." conclude piangendo. Le offro un fazzoletto che accetta subito ringraziandomi.
L'interrogatorio si conclude con la decisione da parte di Calligaris di non trattenere Margherita, anche se deve restare comunque a disposizione delle autorità.
Robert lo vedrà domani.

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