Compongo il numero di Davide che dopo tre squilli risponde, "Ciao Davide, sono Alice!"
"Dottoressa, buongiorno! Cosa posso fare per te?" chiede gioviale dall'altra parte del telefono.
"Ho saputo che Silvia ha sostenuto il colloquio."
"Sì, e direi che è andata anche meravigliosamente. Lei è la persona che cercavo, certo ho bisogno di altre due persone ancora, ma... anzi, se hai altri amici da propormi!"
Sorrido "No, conosco solo lei come avvocato! Ti chiamavo per una ragione in verità."
"Dimmi pure."
"Ehm, ecco... Silvia mi ha raccontato velocissimamente che lei si è lamentata, durante il colloquio, del posto in cui lavora e poi mi ha riferito che le hai detto che avresti inviato una denuncia allo studio Mancini..."
"Non è stata molto professionale la tua amica." ribatte lui.
"Veramente non sarebbe molto professionale spedire una lettera di denuncia al posto di un'altra persona. Comunque, speravo potessi evitare di..."
"Forse dovevo assumere te invece che lei visto che le stai facendo da avvocato difensore!" esclama lui, non riesco a capire se stia usando un tono offeso o se mi stia prendendo in giro.
"E' una mia cara amica, è ovvio che la difenda." replico.
"Medico, avvocato... cosa volevi fare da grande veramente, Alice?" mi chiede.
"Ascolta, ehm... ti prego, non spedire quella lettera. Non è compito tuo. Silvia l'avrà detto per farti capire che è stanca di non lavorare e che vorrebbe scendere in pista, ma non voleva dire che il suo capo è da denuncia!"
Davide per qualche istante non parla più "Tranquilla, la lettera non sarà spedita. Quando però la tua amica verrà qui le dovrò fare una bella ramanzina." mi avverte "Non bisogna mai sputare nel piatto in cui si è mangiato anche se faceva schifo!" prosegue serio "Dille che le devo parlare però, okay?"
"Va bene, grazie."
"Alice, ti devo sempre una cena."
"Organizza." dico semplicemente.
"Sei sicura? Sei libera?"
"Sì. Insomma per ora." rispondo ricordandomi che forse già da domani dovrò scrivere la tesi finale.
"Quindi per stasera ti posso invitare?" chiede nuovamente.
"Sì, a che ora?"
"20:30 va bene?"
"Certo. Come dovrò vestirmi?"
"Dovrai essere te stessa." sto per chiedere se è un posto eccessivamente impegnativo ma lui aggiunge "Non voglio che tu ti senta a disagio."
Sorrido "Grazie. Ehm, come si chiama il ristorante?"
"Il miglio d'oro."
"Il miglio d'oro?" chiedo perplessa in quanto non l'ho mai sentito nominare.
"E' un bel posto, vedrai che ti piacerà. Tranquilla, vengo a prenderti io."
"Va bene, grazie, a stasera." dico interrompendo la telefonata.
Mi volto e vedo la Rossa smanettare al telefono, tiro dritto passandole a fianco, purtroppo lei mi ferma "Allevi, spero che per te non sia un problema se ora frequento Claudio."
Mi sforzo nel guardarla perché una parte di me vorrebbe colpirla, colpirla forte, farle male, "Tra me e Claudio è finita. Esci con chi ti pare."
"Splendido, allora magari una volta di questa usciamo tutti e quattro." la guardo perplessa "Eh sì, ho sentito la tua telefonata. Che bello trovare uomini con così tanta facilità, vero Allevi?"
Non le rispondo, lafulmino con lo sguardo e tiro dritto non merita alcuna mia parola lei...
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Capitolo breve sì, ma di passaggio!
Il prossimo è in fase di scrittura, quindi... tranquille!
Grazie come sempre per le vostre recensioni e a presto!
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L'Allieva... 3
FanficE' passato un anno, Alice e Claudio sono tornati da Bruxelles e sono alle prese con un nuovo delicatissimo caso che coinvolgerà l'allieva in modo particolare... oltre alle vicende lavorative, ritroviamo ancora una volta la specializzanda alle prese...