L'Allieva e... la verità di Claudio

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Qualcuno diceva che per chiudere con il passato lo si deve affrontare e oggi quel momento è arrivato: ho deciso di dire a Claudio il motivo per il quale conoscevo Alessandra e Rocco. Lo voglio fare non solo perché gli avevo promesso di farlo, ma anche perché vorrei mettere per davvero una pietra su quel passato tanto orribile quanto drammatico.
Nell'ultima settimana ho lavorato come una matta in biblioteca e a casa, ogni volta che la Boschi veniva a controllare dove fossi o cosa facessi ero china sui libri o alla ricerca di altri testi, non posso giurarlo, ma direi che un paio di volte mi abbia addirittura guardata con aria soddisfatta e la cosa non può che rendermi felice perché forse le mie rinunce stanno portando veramente a qualche soddisfacente risultato.

Sono le 20:30 quando esco dall'Istituto, Claudio è andato via da un pezzo e io decido che è arrivato il momento di andare da lui, di parlargli, di chiarirci e rivedere anche la mia posizione rispetto a quello che lui disse e che mi ferì.
Quando arrivo davanti al portone del suo palazzo, sono tentata dal bussare, ma poi decido di aprire il portone con la chiave che lui mi aveva dato. Avrei voluto aprire anche la porta di casa sua con la chiave, ma il buon senso mi ha impedito di farlo e così busso. Neanche un minuto dopo mi apre, è sorpreso di vedermi.
"Ciao." mi saluta spostandosi facendomi entrare.
"Ciao." ricambio il saluto quando sono dentro "Scusa se sono piombata a casa tua senza chiamarti, ma... volevo parlarti."
"Di cosa?" chiede.
"Ehm, posso...?" chiedo indicando lo zaino che ho su una spalla.
"Certo, sì. Anzi, dai, dammi anche il cappotto. Vieni." dice lui e sfilandomi lo zaino e poi il cappotto delicatamente. Ci sediamo sul divano dopo che lui mi ha offerto da bere un succo di frutta "Te lo ricordi quando mi dicesti di amare l'ananas?" annuisco sorridendogli e ricevendo un sorriso di rimando "Ne tengo sempre uno di scorta." confessa "Spero sempre che tu..." si schiarisce la voce "di cosa volevi parlarmi?" mi chiede cambiando argomento.
Poso il bicchiere sul tavolino e mi schiarisco la voce "Riguarda Alessandra e anche Rocco Scarano. Non è per parlare del caso che sono venuta, ma per rispondere alla domanda che mi facesti qualche tempo fa su di lei, ricordi?" lui annuisce "Ecco, io e Alessandra eravamo compagne di scuola. Io e lei abbiamo frequentato il liceo insieme fino al quarto anno, poi lei è andata via. Lei era stata vittima di vari episodi di bullismo che sono diventati sempre più pesanti e... poi c'è stato un ultimo episodio, il peggiore, di cui stavo per essere vittima anch'io." taccio stringendomi forte le mani, Claudio non dice niente, mi lascia parlare "Una sera, eravamo a casa Scarano, lui apparteneva ad una famiglia ricca e si credeva onnipotente, ogni giorno una bravata, ogni giorno un episodio peggiore del precedente. Era il compleanno di Rocco e lui aveva dato una festa con i suoi amici, Alessandra era un'emarginata, non era parte di quel 'club' a cui però segretamente aspirava, io nemmeno vi facevo parte, ma lui mi tollerava, diciamo. Quella sera, lui e i suoi tre amici erano particolarmente affettuosi con me, ma con lei in particolare, e lei non poteva crederci di essere finalmente voluta da loro. Così facemmo l'errore di seguirli nella stanza di lui, mentre fuori gli altri avevano la musica a tutto volume, ballavano, bevevano. E avevamo solo 17 anni!" faccio una pausa, la paura, l'angoscia si impossessano improvvisamente di me "Rocco chiuse la porta a chiave alle mie spalle e... gli altri tre si sono avvicinati a noi, hanno iniziato a baciarci, poi due di loro hanno fatto cadere Alessandra sul letto e hanno iniziato a spogliarla, lei all'inizio non capiva – troppo stordita dall'alcool che ci avevano offerto – poi ha iniziato a urlare e... io sono rimasta paralizzata nel vedere quello che stavano per fare, ma sono riuscita a scappare nonostante all'inizio Rocco avesse provato a trattenermi." porto le mani sugli occhi, il cuore mi batte forte nel petto "Tornai sconvolta a casa, raccontai il giorno dopo cosa avevo visto e cosa avevano cercato di farmi. La famiglia di Alessandra e la mia denunciarono la cosa, e per fortuna i responsabili furono quasi subito puniti e pagarono per il male fatto. Alessandra però non era più la stessa, si era trasformata in un'altra. Era l'ombra di quell'amica che adoravo per la sua energia. Era a pezzi. Poi un giorno mi disse che quello sarebbe stato l'ultimo in quel liceo e da allora non l'ho più vista... fino a qualche settimana fa quando l'ho rivista... morta." solo ora realizzo che sto tremando come una foglia, anche Claudio deve averlo notato perché mi avvolge forte a sé facendomi posare il capo contro il suo petto, mi accarezza delicatamente la testa, poi la schiena.
"Non potevo minimamente sospettare tutto ciò." dice dopo alcuni minuti di sordo silenzio tenendomi ancora stretta a lui "Ora capisco perché..." dice lasciando però in sospeso la frase, mentre io mi rilasso progressivamente tra le sue braccia.
"Volevo che lo sapessi, volevo che non ci fosse un segreto legato al mio passato."
Claudio scioglie l'abbraccio e mi osserva in volto, ha l'aria dispiaciuta, ma al tempo stesso preoccupata. Mi supera andando verso la finestra del salotto "Ti devo dire una cosa. Tu sei stata sincera con me, l'apprezzo. Credimi. Voglio esserlo anch'io." tace, quando fa così non sta per darmi una buona notizia "Ricordi il periodo di ricerca tra me e Beatrice? Quello in cui cercavamo fondi?" annuisco "Ecco, quella sera – quella prima della tua partenza per Milano, quando non venni alla festa organizzata per te – io e Beatrice abbiamo incontrato un altro imprenditore disposto ad aiutarci e a sovvenzionare la ricerca. Il suo nome è Giordani."
"Il padre di Paola?" chiedo perplessa.
"Sì, lui ha accettato di sovvenzionare il tutto se avessi dato una mano alla figlia, se l'avessi fatta accogliere nell'Istituto. Gli spiegai che non ero io il padrone lì, che dal punto di vista decisionale non ero nessuno, ma lui fu talmente persuasivo che mi ha spinto a tentare di convincere la professoressa Boschi e così... l'ho fatta entrare in Istituto. Mi vergogno di aver ceduto a questo compromesso pur di veder realizzato un mio progetto, ma solo così questo avrebbe potuto essere attuato."
"E' solo questo? O c'è altro ancora?" chiedo timorosa.
Sospira, non mi guarda "La sera... quando ebbi quell'incidente con tuo fratello, ho incontrato il Giordani che mi ha presentato sua figlia, lei era bellissima e io leggermente brillo..." un brivido mi si propaga lungo la schiena "c'è stato un bacio, e basta. Lei prova qualcosa per me, me lo ha confidato oggi a pranzo, ma io no. Le ho spiegato che il mio è stato un errore e che non avrà seguito perché amo un'altra imperfetta, meravigliosa ragazza."
Vorrei essere colpita dal suo complimento, ma ha baciato un'altra e non solo mi ha tradito, ma ha anche ceduto ad un ricatto pur di veder realizzato un progetto che porti il suo nome! Sapevo quanto fosse egocentrico, ma non pensavo fino a questo punto!
Abbasso lo sguardo, lui mi raggiunge piegandosi sulle ginocchia per essere alla mia altezza "So che sei scossa, ma ora che sai come stanno le cose, puoi capire perché mi comporto così con Paola, mi dispiace di aver fatto quello che ho fatto."
Lo guardo negli occhi "Sai come mi sento? Tradita. Sì, perché anche se tu lo chiami solo un bacio, tu mi hai tradita. E mi fai sentire così... umiliata." mi alzo "Fammi passare." esclamo con voce tremante, lui si alza "Spostati!" esclamo, mentre lui mi lascia libero il passaggio. Prendo il mio cappotto e lo infilo in fretta furia, ho bisogno di andare via, prendo lo zaino e lo guardo con tristezza più che rabbia, apro la porta ed è allora che lo sento di nuovo "Scusa", ma il mio orgoglio ferito mi impedisce di guardarlo in volto o di fare qualunque altra cosa se non andarmene il più lontano possibile da lui.
"Avrei dato qualunque cosa pur di sentire questa parola uscire dalle tue labbra." affermo "Ma ora come ora non so che cosa farmene." aggiungo per poi aprire la porta e andarmene.


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La verità su entrambi i fronti
è venuta fuori,
Alice ora è giustamente ferita,
Claudio è stato sincero, ma a che pro?
Ora come ora mi schiererei
dalla parte di Alice,
fatemi sapere cosa ne pensate e
per i fan della coppia
vi anticipo (piccolo spoiler)
che verranno tempi migliori,
dunque non temete!
A presto!

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