L'Allieva... 3

L'Allieva e... con me, sempre

Prima di lasciarvi al capitolo, vi invito 
a leggere tutto fino in fondo alla pagina,
grazie e buona lettura!

Quando torno dentro, tutti mormorano al mio passaggio: quella scena probabilmente, anzi sicuramente, nessuno l'aveva mai vista lì dentro. Sarà sulla bocca di tutti per un po'.
Bene, ben gli sta a Claudio.
Torno nella mia stanza dove stavo consultando un testo inglese per iniziare la mia ricerca, leggo e rileggo più e più volte i nomi che compongono la bibliografia del tomo che stavo consultando, alla fine ne leggo uno e così mi reco nella biblioteca dell'Istituto. Cerco sul computer il nome del volume e risulta esserci, purtroppo però devo richiederlo alla Wally!

Con il cuore che batte forte nel petto, salgo le scale, sto per posare la mano sulla maniglia della porta quando due voci catturano la mia attenzione: una è quella della Wally e l'altra – la riconosco pochi istanti dopo – è di Paola. Prego in tutte le lingue del mondo che nessuno passi da qui in questo momento perché non saprei come giustificare la mia presenza e soprattutto il mio stare appiccicata alla porta per ascoltare quello che le due donne si stanno dicendo.
"E' tutto a posto, Valeria." dice Paola "Dico davvero. Devi tranquillizzarti, Claudio non sospetta di nulla, anzi l'altra sera a cena gli ho detto che tu vuoi supportare la sua ricerca e aiutarlo."

Cosa, ma che...?

"Ne sei sicura, Paola? Qui mi sto giocando tutto e tu lo sai molto bene!" la ammonisce la Wally.
La Wally sta complottando qualcosa con Paola, mi è chiaro, ma perché?
"Ascolta, Claudio ce l'ho in pugno. E' talmente preso dalla sua ricerca e dal desiderio di diventare direttore di questo posto che basta un mio minimo supporto che ci crede, davvero." insiste la rossa "Cederà prima o poi e quando se ne renderà conto, tu sarai a capo della sua ricerca e io direttore di questo posto!"

CHE COSA?!?!?!?!?

"Paola non ne sono convinta." prosegue la Boschi "Claudio è un uomo molto intelligente, sicuro di sé e..."
"Valeria" la interrompe Paola "io so quello che dico, credimi. Abbiamo già deciso di utilizzare tua nipote, Erika, come prestanome e poi sarai tu a gestire la ricerca che ama tanto Claudio e, come si sul dire, io ti do una mano, ma tu ne dai una a me, no? Sai che ambisco a cacciare l'Allevi subito e poi voglio che questo posto sia più improntato alla ricerca e quindi saremo in due ad avere vantaggi.
Tu che guiderai una fantastica ricerca mai fatta da nessuno fino ad oggi e avrai l'Allevi fuori dai piedi, io avrò lei fuori dai piedi così Claudio potrà togliersela dalla mente e poi potrò sostenere il tuo desiderio di fare continue ricerche."
"Sull'aspetto Allevi, siamo d'accordo, ma Claudio non ti sosterrà più, anzi. Ti odierà. E' rancoroso come tipo, non ti perdonerà. Mi sono già stupita che con tutte le tue continue moine non ti abbia respinta!" esclama la professoressa.
"Te l'ho detto, Claudio ce l'ho in pugno. Basta una frasetta al posto giusto, un battito di ciglia e il gioco è fatto."

NON CI POSSO CREDERE.

"Ammiro la tua sicurezza, ma... non so."
"Valeria fidati, si fa come dico io ed entrambe ne usciamo vittoriose. Ora vado a cercare Cl...." sta dicendo la rossa, io mi allontano immediatamente e corro a perdifiato infilandomi in biblioteca: il cuore mi batte forte nel petto, mi siedo al primo tavolo e prendo il primo tomo che mi capita tra le mani.

Che cosa dovrei fare?
Dovrei avvertire Claudio? O fargli perdere ogni cosa?

Una parte di me per un breve momento è tentata dal fargli perdere tutto e dall'idea di vederlo ferito e soprattutto sconfitto, forse – penso – che un bello smacco potrebbe fargli ridurre quel grandissimo ego che si è costruito in tutti questi anni, ma subito poi mi ritrovo a pensare a lui, all'uomo sì egocentrico ed egoista, ma anche assolutamente dedito al lavoro, ricordo come ci teneva a questa ricerca quando era ancora nella sua testa, a cosa gli è costata, a quanto ci è costata. Scuoto la testa, no, no, non posso fargli questo, non dopo quello che ho sentito.
Sarebbe crudele. Sarebbe assolutamente ingiusto.