Dancers, Capitolo 1.
Alyssa's Pov.
*Flashback*
Appena tornata a casa vado dritta in camera mia, senza che i miei genitori mi vedano. Salgo nella mia piccola camera e mi tolgo le scarpe poggiando lo zaino in un angolo. Vado in bagno e prendo il disinfettante, ritorno in camera mia e inizio a disinfettare le ferite. Mark, il ragazzo che mi picchia, oggi era davvero incazzato, tant'è che ho più lividi del solito.
Dopo essermi disinfettata le ferite accendo il piccolo pc: la mia famiglia è povera, quindi non possiamo permetterci di prendere oggetti costosi, tuttavia questo qui l'ho comprato con i miei soldi, visto che lavoro in una biblioteca.
Vado su Facebook e giro un po' per le sue pagine. Il braccio mi fa male, ha strinto troppo la presa sui miei tagli. Arriva una richiesta d'amicizia, strano: non mi arrivano mai richieste d'amicizia, mi prendono per la sfigata o il preservativo rotto. Sul mio profilo Facebook ho tutte questi post scritti da ragazzi della mia scuola dove mi scrivono cose di questo genere, io naturalmente leggendo tutte quelle cose mi faccio del male, ma non è nulla in confronto alle parole che sento ogni giorno.
Harry Styles.
Accetto la richiesta e continuo a girare sulla mia home.
*Ciao!*
Il ragazzo che in precedenza mi ha inviato la richiesta mi ha scritto un messaggio; non so se sia uno scherzo o sta solo cercando di fare amicizia; magari è uno sfigato come me.
*Ehi.*
*Come va?*
*Bene.* Male. Mi sento distrutta, ferita, derisa, triste, e molto altro.
*Fine Flashback*
È così che è iniziata la mia amicizia con Harry, per lui era sono uno stupido obbligo; per me, invece, è stato la prima volta quando qualcuno mi ha chiesto come stavo, anche se non gli ho risposto su ciò che sentivo, che era tutt'altro che stare bene.
*Flashback*
Quel ragazzo, Harry, non mi ha più contattata, ma cosa volevo aspettarmi? Che lui diventasse il mio migliore amico?
È passata una settimana da quando mi ha scritto, una settimana che non faccio altro che pensare a quel ragazzo. Dopo che gli ho risposto come stavo, non mi ha più scritto; ho aspettato per più di un'ora la sua risposta, ma nulla. Sono andata a vedere le sue foto, ed è davvero un bel ragazzo.
Passate due settimane, sono indecisa se scrivergli o meno; non so perché, ma vorrei che fossimo amici, vorrei avere un amico.
Non ne ho mai avuto uno, sarebbe bello potergli dire cosa mi succede durante le ore di lezione, cosa succede quando arriviamo a casa, in cui c'è Ariana che è perfetta, ogni cosa che fa è meravigliosa e poi ci sono io, che per arrivare alla perfezione devo correre verso una porta, ma che essa è sempre lontana da me.
*Fine Flashback*
Da quel giorno siamo diventati amici. Io l'ho contattato, e lui mi ha risposto. Sinceramente credevo che non mi avrebbe risposto, ma l'ha fatto.
Adesso siamo migliori amici a distanza, lui è dell'Inghilterra, mentre io sono americana. Abbiamo molte cose in comune, tipo le nostre famiglie povere, ciò significa che non potremo incontrarci, ma non perdo le speranze.
-
A scuola non sono mai stata una delle prime, a differenza di mia sorella, lei è perfetta in tutto: questa cosa mi ferisce molto, sapere che i miei mi definiscono una delusione. E' orrendo, specialmente nel mio stato.
L'unica cosa che mi salva è Harry, lui è la mia ancora.
Arrivo a scuola ed entro dentro. Odio questo edificio, odio le persone che lo frequentano, odio tutto. È grazie a questa stupida struttura se io sono depressa. Prima ero diversa: sorridente, allegra, felice. Adesso sono il contrario, non sorrido mai, tranne quando faccio le videochiamate con Harry.
Velocemente prendo i libri e mi avvio nella mia classe; ho paura che Mark mi veda perché inizierebbe a picchiarmi. Lo fa sempre, ma ho quella piccola speranza che non lo faccia. Riesco ad entrare in classe e mi siedo nel mio solito posto in fondo alla classe, dove nessuno si siede. Strano, si, ma nessuno vorrebbe sedersi vicino alla depressa.
La lezione inizia, ma io non le do ascolto. Mi immergo sempre nei miei pensieri oppure cerco di prepararmi per la ricreazione: è in quel momento che Mark mi picchia, alcune volte fa venire anche i suoi amici.
L'ora della pausa arriva subito e mi viene già da piangere, cerco di nascondermi ma lui mi vede e inizia ad incamminarsi verso di me.
-"Ti prego, non lo fare."- Tira i miei capelli e mi trascina nel solito posto, il posto che odio, il posto che mi fa sempre crollare. Inizia a tirarmi calci e pugni, il dolore che mi provoca fisicamente non è nulla in confronto al dolore che mi provoca psicologicamente.
Harry's Pov.
Cammino a passo spedito ferso Sam.
Quella ragazza mi ricorda tanto Alyssa, è debole, autolesionista ed è vittima di bullismo. So che ad Aly non piace che io picchi la gente, ma è più forte di me, è un modo di sfogarmi.
(...)
Appena arrivo a casa mangio e inizio ad aiutare Desy a fare i compiti. Desy è la mia sorella minore, ha 5 anni ed è la più piccola della casa. I miei genitori lavorano tutto il giorno e devo essere io a prendermi cura di loro, lo faccio volentieri, amo mia sorella. Con lei non sono Harry, il bad-boy ma Harry il fratello maggiore premuroso. Lo faccio anche con Alyssa, anche se lei è dall'altra parte del mondo a me non importa, devo proteggerla, mi piace farlo perché non ha nessuno che lo faccia, lei è sola, ha solo me. Le ho promesso che a Natale sarei andato a trovarla, infatti sto lavorando part-time in un piccolo bar della periferia di Londra, ho già messo una piccola quantità di soldi da parte, devo ancora metterli molti ancora, ma mancano ancora quattro mesi per vederci, per incontrarci per la prima volta, e non vedo l'ora, non vedo l'ora di abbracciarla; di vedere il suo sorrido dal vivo, non da uno stupido schermo del pc. Lei è l'unica, l'unica che riesce a far uscire il vero me, l'unica che mi ascolta realmente.
***
Corretto.
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Dancers||Harry Styles.||
FanfictionSapete qual è la cosa più brutta? Essere lo zimbello della città, essere odiata da tutti e aver solo un amico, ma che colui è a migliaia di chilometri lontano da te. Questa è la mia storia. Dancers. - In corso di correzione, scusate per gli errori.