Capitolo 3.

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Dancers, Capitolo 3.

"Oh, it's okay. . . I'm just having a bad day. . . week. . . month. . . year. . . LIFE."

                              Alyssa's Pov

Appena torno a casa dopo una giornata scolastica sento i miei genitori parlare, mi avvicino alla cucina senza fare rumore.

-"É una delusione."- So già di chi parlano. -"Guarda, ringrazio Dio per averci dato Ariana; Alyssa è la delusione in persona, avrei abbortito se non fosse che lei e Ariana sono gemelle."- Gli occhi iniziano a pizzicare, mi fa male sentire queste cose sul mio conto, ma voglio sapere fino a che punto arrivano. -"Se ne sta sempre in camera sua a parlare con quel suo amico dell'Inghilterra, un'altra fregatura."- No, Harry non è una fregatura, è la persona più bella che potessi mai conoscere.

Salgo in camera mia, ho cambiato idea, non voglio più ascoltarli, mi sto facendo solo del male così, non che non me lo faccia tutti i giorni, ma così aggravo solo la situazione; vorrei chiamare Harry, ma il fuso orario non me lo permette.

Oggi Mark non è venuto a scuola, è stato uno dei giorni più belli che potessi avere a scuola. Controllo il telefono e c'è un messaggio da Harry, è l'unico numero che ho salvato. I miei 'genitori' non vogliono darmi i loro numeri, ovviamente perché sono una delusione, un errore e via dicendo, e lo capisco. Non gli do torto, sono davvero una delusione; vorrei avere una mamma con cui parlare di quello che mi succede, una mamma che mi abbraccia quando sono triste, una mamma che mi dice ti voglio bene, ma io non ho questo genere di mamma, o almeno, lei non da dimostrazioni di affetto a me, lei fa tutto il contrario di darmi dimostrazioni di affetto. Lacrime amare scendono sulle mie guance fino ad arrivare alle mie labbre secche, mi odio.

Dopo essermi ripresa vedo cosa c'è scritto nel messaggio.

Harry: Non sono bravo con questi generi di dedica ma voglio farti capire che tu sei speciale, sei unica, sei perfetta. Oggi sono due anni e mezzo da quando ci conosciamo e, credimi, non rimpiango niente. Tu. Tu mi dai la forza di andare avanti; tu solo sai come sono realmente, ovvero un povero ragazzo che bada sua sorella e che ha due sogni, ballare, e l'altro, quello più importante, abbracciare la sua migliore amica. Tu tiri il meglio di me, con te sono me stesso e non il bad-boy che tutti conoscono. Cazzo, tu riesci a comprendermi, tu non immagini quanto mi hai cambiato, non immagini neanche. E giuro, lo giuro che appena avrò l'occasione di venire in America, ti porterò via con me, non meriti di stare in quel posto, non meriti di essere picchiata, non meriti di sentire dei discorsi infantili su te su cui tu sei la delusione  e Ariana è la figlia modello e quelle cazzate lì, perché no, tu non sei nessuna di queste cose. È inutile che la gente dice che è un errore avere una migliore amica a distanza, perché ci soffri e quella merda lì, ma sai, tu sei l'errore più bello che abbia mai fatto.

Ti voglio bene, Harry. xx

Inutile dire che non sto piangendo, perché sarebbe la cazzata del mese. Non riesco ancora a crederci che si sia ricordato che oggi sono due anni e mezzo della nostra amicizia, cazzo. Vorrei essere in Inghilterra per abbracciarlo, ma non posso, non posso perché ho dato tutti i miei soldi per le cure per Desy, e non mi pento di questo.

È possibile che per abbracciare il mio migliore amico debba aspettare così tanto tempo?

Decido di inviarli anche io un messaggio, è l'unico modo per festeggiare la nostra amicizia, più tardi faremo una web come ogni giorno.

Ho letto il messaggio, ti giuro che mi sono dimenticata che sono due anni e mezzo, mi dispiace, ma con tutto quello che sta succedendo mi è passato di mente. Sai, prima ho sentito mia mamma parlare di me, in senso negativo ovviamente, e diceva che sono una delusione, una disgrazia. Harry, fa male, io non riesco più a vivere pensando che la mia famiglia mi reputa un fottuto errore. Tu neanche immagini come sia brutto vivere in questo modo, se non ci fossi tu avrei già smesso di vivere da molto tempo, tu sei il mio eroe, il mio motivo per continuare a combattere perché voglio scoprire come ci si sente ad essere abbracciati da te, in teoria già immagino. Protezione, ecco cosa mi viene in mente quando penso a noi due abbracciati, ti voglio bene Harry, neanche immagini quanto. Sono stata licenziata, anche il mio capo mi reputa un errore, sto incominciando a credere che solo per te non lo sono, o almeno spero. Aspetto quel giorno con ansia, aspetto il momento in cui sarò tra le tue braccia, e ti giuro, in quel momento sarò la ragazza più felice del mondo nonostante tutto, perché tu mi rendi felice.

Aly. xx

Invio il messaggio e cerco un lavoro sul giornale che ho comprato oggi.

Baby sitter.

Amo i bambini, perché no?

Salvo il numero di telefono e inizio a fare i compiti, più tardi chiamerò per saperne di più.

-

Riesco a finire di studiare dopo due ore, sono le 6.34PM, chiamo la signora che ha bisogno di una baby sitter.

"Pronto?"

"Ehm... Ho visto che ha bisogno di una baby sitter e mi chiedevo, ecco-"

"Oh, si. Come ti chiami, tesoro?"

"Alyssa, Alyssa Miller."

"Quella Alyssa?" Chiese più a se stessa che a me, non capivo, che voleva dire con "Quella Alyssa?".- "Scusami ma credo che non mi servono più baby sitter!"

Chiuse una chiamata senza che gli diedi una risposta. -"Oh."-

Lascio il telefono sul mio letto e mi chiudo in bagno, inizio a piangere. Adesso capisco, deve conoscermi per quello che la gente dice di me, l'errore. Chi vorrebbe in casa sua un errore come me? Ma soprattutto, chi lascerebbe i propri figli con una come me? Con l'errore?

La lama arriva sul mio polso tagliandomi, il sangue inizia a scorrere.

Dolore.

Ecco cosa provo. Ecco cosa provo ogni giorno.

La vista sfocata, le guance piene di lacrime, i polsi pieni di tagli e sangue.

Fa male, molto. Ma non male fisico, no. Male psicologico. Nella mia mente girano le loro voci.

Errore, ecco cosa sei.

Possibile mai che non fai una cosa buona, eh?

Ma perché Dio non mi ha mandato solo Ariana?

Ogni parola un colpo al cuore. Non ho muri intorno a me, ho smesso di costruirli, ogni volta che riuscivo a finire il mio 'lavoro' loro riuscivano ad abbattere tutti i muri intorno a me.

-"Alyssa, esci dal bagno!"- La voce di Ariana mi distoglie dai miei pensieri. -"U-un att-attimo."- Singhiozzo. -"Ti do tre minuti, non di più."- Il suo tono da rimprovero.

Velocemente mi lavo la faccia e disinfetto il polso. -"I tre minuti sono passati, esci subito."- Esco dal bagno con lo sguardo basso, il polso coperto dalla mia felpa. -"Ohw, ti sei tagliata? Oh, povera cucciola."- Disse, ironicamente.

Camminai fino alla mia camera, il labbro tremante e gli occhi che pizzicavano. Chiudo la porta e inizio a spogliarmi, tolgo la felpa e il leggins, mi guardo allo specchio. Il corpo pieno di tagli e lividi, gli occhi rossi e gonfi, le guance bagnate dalle mie lacrime, labbra secche. Questo è quello che né rimasto di me. Un grande errore.

***

Taaadan! Allora che ve ne pare?

Voglio più commenti, eh.

Allora, non preoccuparte, tra non molti capitoli finalmente si abbraccieranno; e mi scuso se i capitoli possono sembrare "noiosi" ma appena i due protagonisti si incontreranno la storia prenderà la sua forma(?) non so se mi spiego.

Vorrei farvi una domanda, Avete un migliore amico/a a distanza? Lo avete mai incontrato? Rispondete qui.

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