Dancers, Capitolo 11.
È arrivato il giorno delle mie dimissioni qui. Odio gli ospedali, sul serio. È tutto così triste e spento, proprio come me e di certo mi fanno diventare più malinconica che mai. Ho anche i sensi di colpa, Harry ha perso il lavoro per colpa mia, non dorme bene per colpa mia; ogni cosa che succede la colpa è sempre mia. Ma è normale, sono un errore e faccio sempre errori e di conseguenza faccio soffrire gli altri, o almeno, faccio soffrire Harry. Non ho nessuno, se non Harry. Non so cosa farei senza di lui. Provo a pensare alla mia vita senza il mio migliore amico e la immagino più vuota di quello che è; immagino se lui non fosse qui con me e mi viene da piangere al pensiero, ma gli scaccio e continuo a prepararmi. Il dottore mi ha detto che non devo tagliarmi più, altrimenti mi avrebbe chiuso in un centro di recupero, ho annuito ma non cambierò idea, continuerò a tagliarmi, a distruggermi e nessuno lo saprà.
"Allora, sei pronta?" Harry entra nella mia camera. "Si." Prendo il piccolo borsone, ma lui me lo toglie e mi apre la porta. "Harry.." Mi fermo sulla soglia della porta.
"Mhh?" Mi guarda, lo sguardo confuso. "Grazie." Gli sorrido sincera. "Di cosa?"
"Se non c'eri tu qui, avrei passato una settimana da sola qui, in questa stanza cinica e mi sento in colpa perché hai perso il lavoro e stai perdendo anche tante assenza e se verrai rimandato non me lo perdonerò mai. Ogni cosa che faccio è sempre un guaio, sono un error-"
"Neanche devi dirle queste cose, Alyssa. Non sei un errore, okay? Io non capisco il perché pensi questo. Ne abbiamo già parlato."
"Okay."
-
Siamo appena arrivati a casa, i miei genitori sono in cucina e Harry va spedito lì. Per parlarli della nostra decisione.
Andrò a vivere con lui in Inghilterra che le piaccia o no.
Lo seguo.
"Oh, ma guarda. La tagliatrice di vene è ancora viva." Mi mordo il labbro inferiore per non piangere. Ho già gli occhi lucidi, Harry mi stringe la mano. Mia mamma è un insensibile.
"Sta zitta prima che uccida te. Cosa credevi di fare, eh? Perché hai tolto i tubi per farla respirare? Eh? È tua figlia, bastarda!" Harry inizia ad urlare, mi nascondo dietro di lui. Ho paura dei miei genitori, e il loro sguardo mi fa inquietudine. "È colpa vostra se è andata in coma e se si è tagliata. Voi non siete nati per fare i genitori, non ne siete capaci. È per questo che ho deciso di portare Alyssa in Inghilterra, lì non avrà due genitori che non l'accettano per una cosa inesistente."
"Non ti porterai mia figlia." Mia mamma parla.
"Ho già chiamato gli assistenti sociali e ho detto tutto, Ariana ha confermato e ha confermato anche Alyssa."
***
Kiauu!
Oddio, scusate tanto se non ho aggiornato ma ho tanto da fare..
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Dancers||Harry Styles.||
FanfictionSapete qual è la cosa più brutta? Essere lo zimbello della città, essere odiata da tutti e aver solo un amico, ma che colui è a migliaia di chilometri lontano da te. Questa è la mia storia. Dancers. - In corso di correzione, scusate per gli errori.