Prologo

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Erano le quattro del mattino e New York, la città che non dorme mai, quella mattina aveva deciso di farlo mentre Clarke percorreva a grandi passi la strada che l'avrebbe riportata a casa. Sentiva il corpo pesante, riusciva a malapena a sostenere il suo peso, il trucco colato le bruciava gli occhi e le faceva prudere il viso, aveva i capelli sudici e zuppi, i vestiti sgualciti puzzavano di fumo e le si incollavano alla pelle a causa della pioggia, l'odore le dava la nausea. Non ricordava niente della sera prima, solo alcuni flash, immagini che la sua mente proiettava a caso, la testa le pulsava ed era tutto così confuso e doloroso. Serrò la mascella e strizzò gli occhi infastidita quando un'auto le passò di fianco, schizzandola con l'acqua di una pozzanghera a pochi passi da lei.

"Concentrati, Clarke!", si rimproverò.

Doveva ricordarsi cosa era successo per poter affrontare..

Gli occhi d'improvviso le si spalancarono, la mente – ora più lucida grazie all'acqua che stava lavando via la coltre di nebbia che aveva avvolto i suoi ricordi – aveva proiettato un viso a lei più che familiare. La figura di Lexa iniziò a prendere forma davanti ai suoi occhi mentre i ricordi del giorno prima cominciavano a ricomporsi come un puzzle. Ogni cosa stava ritornando al suo posto, o quasi, Clarke continuava a sentirsi divisa in milioni di pezzi. Mancava ancora qualcosa, ma cosa?

"Se solo riuscissi a ricordare cosa diavolo è successo stanotte.."

Aveva bisogno di vedere Lexa, ma non poteva presentarsi a casa sua in quelle condizioni. Erano passate tre settimane da quando la mora le aveva chiesto una pausa e doveva sistemare le cose, ma per farlo doveva prima darsi una ripulita. La loro relazione non poteva finire per colpa di un equivoco, avevano litigato per una stupidaggine e doveva farsi perdonare. Era stata immatura e la sua ragazza non se lo meritava. Afferrò quel poco di coraggio che aveva con entrambe le mani e se lo tenne stretto, avrebbero chiarito e tutto sarebbe tornato al proprio posto. Doveva solo andare da Raven e farsi una doccia prima di raggiungere Lexa. Sarebbe andato tutto bene.

Clarke non poteva di certo immaginare che quella notte il karma – il destino o semplicemente la vita – aveva deciso di punirla nel peggiore dei modi. Una piccola lite aveva innescato una serie di eventi che avevano fatto si che la bionda si ritrovasse tra le mani un problema più grande di lei, un problema talmente grande che le avrebbe distrutte entrambe. Niente sarebbe più tornato al proprio posto e presto, purtroppo, lo avrebbe capito anche lei.

Always & Forever - Clexa&RanyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora