- Capitolo 3 - Di vecchi ricordi, arrivi ed incontri passati.

1K 65 4
                                    

- Capitolo 3 -

Di vecchi ricordi, arrivi ed incontri passati.

***

L'arancione del tramonto illuminava fiocamente il parco, la giornata stava giungendo al termine. Osservando l'orologio al suo polso si rese conto che si erano fatte le 17:30, a quell'ora Clarke doveva già essere atterrata. Nonostante tutti i suoi sforzi, non era riuscita a togliersi l'immagine della bionda da davanti agli occhi e questo l'aveva portata a trascorrere l'intero pomeriggio a ripercorrere con la mente i ricordi del loro passato. Era stata Raven a farle conoscere, l'aveva portata con sé in palestra un pomeriggio di sette anni prima e Lexa era stata ammaliata fin da subito dai suoi grandi occhi blu.

<< Mi chiedo ancora per quale motivo tu sia voluta venire, ce la faccio benissimo da sola, Griffin! >> Stava borbottando una voce a lei ormai molto familiare. Il tono di Raven era scocciato, Lexa compativa chiunque fosse il povero malcapitato a cui stava rivolgendo tutta la sua ira. Conosceva la latina da qualche mese ormai, l'aveva incontrata all'interno della palestra dove si allenava quasi tutti i giorni per le gare di lotta libera. In quel periodo Gustus, il proprietario della palestra nonché suo zio e secondo padre, era molto impegnato con delle sessioni di allenamento e quando le aveva chiesto una mano con una ragazza – dal carattere molto particolare – che sarebbe dovuta andare lì per la riabilitazione, Lexa non aveva esitato un solo secondo ad accettare. Fin da subito aveva compreso come mai Gustus avesse definito il carattere di Raven "particolare", la latina era una vera forza della natura. Era stata un'impresa riuscire a farsi ascoltare, ma lei aveva i suoi trucchi e di sicuro sapeva come incutere timore. Nonostante la diffidenza iniziale da parte di entrambe, erano riuscite a costruire un rapporto basato sulla fiducia ed il rispetto reciproco. Con i giorni avevano imparato a conoscersi sempre di più e questo aveva dato inizio ad una splendida amicizia. Lexa teneva moltissimo a quella zuccona della latina, sapeva cosa fare in ogni situazione dato che aveva imparato a leggere ogni sfumatura del suo carattere. Raven le ripeteva sempre che neanche sua madre riusciva a capirla come faceva lei.

<< Piantala, lo sai per quale motivo sono qui. >> Una voce femminile fece tornare Lexa a concentrarsi su cosa stava accadendo nell'atrio della struttura.

<< Ti ho detto che è inutile che tu sia venuta qui oggi, lei non c'è. Anya viene solo il mercoledì ed il sabato, oggi è giovedì. >> Il dibattito continuava, nessuna delle due si era accorta della sua presenza che al sentir pronunciare il nome della sua amica si illuminò. Un paio di settimane prima la sua migliore amica, nonché coinquilina, si era presentata in palestra per lasciarle le chiavi che aveva scordato a casa. Nel esatto momento in cui Anya l'aveva raggiunta stava aggiornando la tabella degli esercizi di Raven, la ragazza le aveva interrotte proprio mentre la latina stava per opporsi alla maggior parte di essi ritenendoli troppo difficili. Lexa aveva notato lo sguardo che la sua amica aveva lanciato all'altra – e doveva immaginarsi che la sua improvvisa voglia di fare esercizio fisico avesse, in realtà, un secondo fine – ma davvero non immaginava che anche Raven potesse essere interessata a lei. In fin dei conti non le aveva fatto alcuna domanda su Anya, anzi, non si era espressa proprio a differenza della sua amica che, da quando aveva posato gli occhi sulla latina, non aveva fatto altro che riempirle la testa con i suoi continui; "Hai visto quanto era bella oggi?" oppure; "Amo i suoi occhi scuri, mi ricordano il cioccolato fondente." e la lista proseguiva. Non aveva mai visto la bionda così presa da qualcuno ed ora che aveva scoperto che la sua cotta era ricambiata ne era felice. Da quando si era lasciata con Echo – sua storica fidanzata dai tempi del liceo – Anya non si era più interessata a nessuna. Convinta che l'amore fosse debolezza, come le ripeteva da sempre suo padre, aveva fatto di quella frase un mantra che seguiva con devozione e vederla adesso, con quella scintilla negli occhi, la rincuorava. Era sicura che tra le due sarebbe nato qualcosa, ma non si sarebbe intromessa, amava vedere Anya in difficoltà ed il modo in cui punzecchiava l'altra pur di ottenere la sua attenzione la faceva ridere.

Always & Forever - Clexa&RanyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora