- Capitolo 15 - Sempre e per sempre.

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- Capitolo 15 -

Sempre e per sempre.

***

Quella settimana era letteralmente volata ed il 24 dicembre era arrivato prima del previsto, Clarke aveva passato ogni singolo istante a curare nel minimo dettaglio la sua mostra e, adesso che era arrivato il gran giorno, non riusciva a credere che fosse riuscita a portare a termine ogni cosa. Era uscita di casa presto quella mattina, aveva abbandonato l'appartamento di Raven quando ancora sia la sua amica che sua figlia dormivano beate. Quel giorno era davvero importante per lei e la latina si era offerta di tenere Myla mentre lei ultimava gli ultimi preparativi alla galleria. Si era portata dietro persino il vestito che avrebbe dovuto indossare quella sera, certa che non sarebbe riuscita a rientrare a casa in tempo per potersi cambiare.

Da quando aveva varcato la soglia della MidNight Gallery non si era fermata un attimo, aveva intravisto Costia durante la corsa che aveva fatto per raggiungere il suo studio, ma non aveva prestato molta attenzione alla donna poiché doveva assolutamente sbrigarsi a recuperare ciò che le serviva prima di ritornare dai suoi assistenti. Il personale era stato impeccabile in quei giorni, fortunatamente per lei, ed erano riusciti a capire alla perfezione le sue indicazioni semplificandole così il lavoro. Erano appena le 19:00 quando Costia la raggiunse per riferirle che presto la mostra avrebbe aperto al pubblico e lei avrebbe dovuto assolutamente cambiarsi. Clarke aveva provato ad opporsi, chiedendo al suo capo di concederle altri cinque minuti, ma la donna non aveva sentito ragioni e l'aveva spinta verso il suo ufficio senza troppe cerimonie.

Adesso si ritrovava nell'atrio della galleria, i capelli intrappolati in un'elaborata acconciatura fatta da Costia, il trucco leggero ed un abito blu scuro, lungo, con uno spacco vertiginoso fino a metà coscia che le fasciava il corpo alla perfezione, la scollatura a cuore le metteva in risalto il seno prosperoso e sulle spalle aveva messo un foulard bianco. Anya era stata l'artefice del suo oufit, lei avrebbe voluto indossare dei semplicissimi jeans con una camicetta in raso, ma la donna glielo aveva categoricamente vietato perché: - Stiamo parlando dell'inaugurazione della tua mostra, Clarke, dovrai essere impeccabile! - Le aveva detto utilizzando un tono di voce ed un'espressione che non ammetteva repliche.

Sospirò per l'ennesima volta, specchiandosi nelle vetrate della galleria, era nervosa, ma non riusciva a capire se tutta quell'ansia che le attanagliava lo stomaco fosse dovuta all'imminente mostra o alla possibile presenza di Lexa. Avrebbe tanto voluto rivederla, sperava con tutta se stessa che la donna si presentasse quella sera.

<< Nervosa? >> La voce di Costia la colse di sorpresa.
<< Un po'... >> le disse voltandosi verso di lei e regalandole un sorriso appena accennato, la donna era bellissima, avrebbe davvero ceduto al suo fascino se solo non fosse stato per Lexa.
<< E la causa del tuo nervosismo è la mostra oppure c'entra una certa ex? >> le chiese incuriosita. Aveva deciso di raccontare ogni cosa a Costia il giorno dopo la sua discussione con Lexa, aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno, una persona completamente estranea, e la donna era stata perfetta. Costia si era dimostrata un'ottima ascoltatrice e consigliera, l'aveva lasciata sfogare e poi l'aveva consolata come meglio poteva. Da quel giorno tra di loro era nata una meravigliosa amicizia e, anche se la donna aveva ammesso di provare un interesse più profondo nei suoi confronti, non era nato alcun imbarazzo. Clarke le aveva spiegato che le voleva un gran bene, ma il suo cuore era già stato conquistato e, proprio per questo, non avrebbe potuto offrirle altro se non una semplice amicizia. Costia, come sempre, si era rivelata più gentile e comprensiva di quanto lei meritasse e le aveva assicurato che non avrebbe mai preteso niente, le bastava poterle stare vicino e poi, se un giorno avesse cambiato idea, sarebbe stata lì per lei. Era disposta ad aspettarla in eterno, se fosse stato necessario, e questo le aveva fatto capire quanto profondi potessero essere i sentimenti della donna. Si era sentita un po' in colpa all'inizio, ma Costia era riuscita a tranquillizzarla.
<< Non ha risposto alla mia lettera e non ha detto niente nemmeno ad Anya, non so come interpretare questa cosa... >> le disse amaramente, esternando i suoi dubbi.
<< Sono sicura che verrà, >> la rassicurò regalandole un sorriso smagliante, << adesso però, è arrivato il momento di aprire, riesco a vedere una gran folla anche da qui, >> le disse assestandole una leggera gomitata al fianco sinistro. Clarke spostò il suo sguardo sulle vetrate davanti a se, osservando la mole di persone che si stava raggruppando davanti all'entrata, le gambe presero a tremare per l'ansia e il respiro le si accelerò, l'emozione stava prevalendo su tutto.
<< Sono tutti qui per me? >> Chiese incredula.
<< Per chi altri se no? >> La schernì la donna, << guarda stanno arrivando anche le tue amiche con quella piccola peste di tua figlia, >> aggiunse indicandole.
<< Ma lei non c'è... >> sospirò delusa, lo sguardo in cerca della persona che più desiderava avere al suo fianco in quel momento.
<< Non pensare a lei adesso, goditi la tua serata, Clarke. Hai faticato tanto per questa mostra, non lasciare che nessuno te la rovini, Lexa arriverà, ne sono sicura. >> Le disse poggiandole una mano sulla guancia, voltandole il viso verso di sé, in modo che potessero guardarsi negli occhi.
<< E se non venisse? >> Le chiese insicura, Costia scosse la testa contrariata dalla sua negatività.
<< Verrà. Adesso va ad aprire quelle benedette porte e goditi la serata, te lo meriti, >> le ordinò dandole una leggera spinta in direzione delle grandi porte a vetri. Prese un respiro profondo e fece come le era stato detto, quella era la sua serata e non avrebbe permesso a nessuno di rovinarla.

Always & Forever - Clexa&RanyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora