𝟐𝟎. 𝐄 𝐥𝐨 𝐬𝐞𝐢?

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"No, direi che contento non è proprio il termine che avrei usato!"

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"No, direi che contento non è proprio il termine che avrei usato!"

"Suvvia Harry, so che ti sono mancato."

Louis, che non sopportava di essere ignorato, mi si affiancò e cominciò ad urlarmi contro spazientito.

"Harry, vuoi dirmi chi è questo tizio? Che cosa sta succedendo?" A quel punto intervenne Nick.

"Chi sono io? Chi sei tu!"

"Fino a prova contraria sei tu lo sconosciuto nella mia stanza!" Il voltò di Nick si illuminò.

"Oh, quindi tu devi essere il mio coinquilino!"

"Coinquilino? Cosa?"

"Sì, mi sono appena trasferito, mi chiamo Nick. Tu sei..."

"Louis, Louis Tomlinson." Nick si girò verso di me e scoppiò a ridere.

"Louis? Quel Louis? Oddio quando ho deciso di venire qua non pensavo certo che sarei finito in camera con lui! Perfetto, direi che la fortuna è a mio favore!"

"Che ci sei venuto a fare qui? Mi sembrava di averti fatto capire piuttosto bene che non voglio vederti mai più. Forse un altro pugno ti aiuterebbe a comprendere meglio..."

"Uh come siamo aggressivi Styles! Ed io che ero tanto ansioso di rivederti e di conoscere i tuoi amici!"

Dicendo questo si girò verso Louis, che ottenendo un po' di attenzione ne approfittò immediatamente.

"Mi stai dicendo che sarò costretto a condividere la stanza di nuovo? Ma è possibile che non posso avere neanche un po' di pace?"

Nick squadrò Louis dalla testa poi si mise a ridere.

"Certo che Harry ha proprio buon gusto! Ci sarà da divertirsi..."

Preso dal panico per quelle parole afferrai Louis per le spalle e lo costrinsi a guardarmi.

"Ascoltami Louis, ti prego! So che adesso mi odi, forse l'hai sempre fatto, ma adesso devi ascoltarmi. Devi stare il più lontano possibile da Nick e soprattutto non credere a niente di quello che ti dice."

Lui spalancò gli occhi al vedermi così preoccupato, quasi fuori di me. Tolse lentamente le mie mani dalle sue spalle e mi fissò dritto negli occhi.

"Harry, mi vuoi spiegare perché..." Scossi la testa violentemente.

"No, Lou, non qui, non..." lanciai un'occhiata a Nick che ci fissava ridacchiando a braccia incrociate "...adesso"

"Ma Harry..."

"Senti, se vieni stasera alle 10 in caffetteria ti spiego tutto!" Lo sentii balbettare un 'ok', quindi mi ritrassi e feci per andarmene "Lou, davvero, sta' attento per favore."

Mi voltai e me ne andai, dirigendomi verso il parco perché sapevo che a quell'ora nella mia stanza di sicuro era rientrato Stan.

Non riuscivo ancora a capacitarmi del fatto che Nick fosse veramente lì al college, che non fosse solo frutto della mia immaginazione, il che come pensiero era piuttosto terribile. Perché non poteva semplicemente lasciarmi in pace? Era davvero chiedere tanto? Volevo solamente un po' di tranquillità, già la mia vita al college fra Louis e Zayn era abbastanza complicata, non c'era bisogno che ci si mettesse anche Nick come ulteriore ostacolo. La verità è che avevo paura di lui, ero terrorizzato da quello che avrebbe potuto farmi. E se mi avesse stuprato? Ci aveva già provato e se non avessi avuto i riflessi pronti ci sarebbe sicuramente riuscito.

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