Lo afferrai per un polso prima che riuscisse a uscire e richiusi la porta che era riuscito a semi aprire.
"Eh no bello, questa volta non te ne vai lasciandomi trentamila complessi mentali su cosa avrei dovuto fare, su cosa dovevo dire, su come avrei dovuto comportarmi, su cosa pensi te! Questa volta voglio delle spiegazioni!"
"Io... Non ho niente da dirti" Sollevai un sopracciglio.
"Stai scherzando vero? Secondo te è normale prendere uno dal corridoio, trascinarlo a forza in uno sgabuzzino e baciarlo? E ti dico fin da subito che negare sarebbe piuttosto inutile"
"Beh non mi sembra che ti sia dispiaciuto e che tu mi abbia subito respinto con forza" ovviamente passava al contrattacco e ovviamente funzionò alla grande. Ringraziai gli dei del cielo che il magazzino fosse buio e che non potesse vedere le mie guance diventare più rosse di un pomodoro, perchè ovviamente aveva ragione
"N-non... Non stavamo parlando di questo!"
"E di cosa stavamo parlando?" cercava di farmi perdere il filo?
"Lou non sono nè arrabbiato nè qualsiasi altra cosa tu pensi, voglio solo sapere perchè l'hai fatto"
Silenzio. Un assordante silenzio è tutto quello che sopraggiunse alle mie orecchie, mentre gli occhi di Louis erano impegnati a studiare con interesse uno spazzolone alle mie spalle?
"Lou?"
"Non sono gay" il suo era un bisbiglio e a malapena lo sentii.
"Cosa?"
"Ho detto che non sono gay, quindi non devi farti strane idee" Alzai occhi e braccia al cielo esasperato.
"Già, neanche io per questo stavo baciando un ragazzo nello sgabuzzino dei bidelli cinque minuti fa!"
"Ti ho detto di non farti strane idee! Comunque se non sbaglio anche tu poco fa con gli altri mi hai detto di non essere gay!" Mi rabbuiai all'istante.
"Infatti non lo sono" Lui si mise a ridere.
"Ma come? Non eri tu quello che cinque minuti fa stava baciando un ragazzo nello sgabuzzino dei bidelli?"
STAI LEGGENDO
Stanza 258
Romance𝐒𝐓𝐀𝐍𝐙𝐀 𝟐𝟓𝟖 «Styles... Harry Styles» Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva. «Styles, Styles, Styles... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Louis Tomlinson!» Presi le chiavi che mi offriva...