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«Hai preferito vederci da vicino, quindi puoi anche iniziare a parlare»

Dopo averlo chiamato, Luke è rimasto parecchio sorpreso dalla mia uscita ma sono dannatamente sicuro che abbia sorriso.
È una sensazione che non si è mai rivelata errata.
È un sesto senso.
So sempre quando sorride, anche senza vederlo.

Solo dopo qualche secondo di silenzio mi ha chiesto se potevamo vederci per parlarne di persona.
Proprio per questo, ora ci troviamo seduti sul divano di casa sua.
Non ci vengo da soli tre giorni e già mi sembra passato un secolo, eppure... Mi dà sempre quella sensazione di casa.
La stessa che mi danno gli occhi di Luke.

Trovo impossibile che delle iridi tanto azzurre abbiano potuto guardare qualcun'altro come guardavano me.
O forse sono solo io che non voglio accettarlo.

«Non credevo che mi avresti chiamato... Avevo perso le speranze, sinceramente»

Il suo tono è basso, così come il suo sguardo.
Non ha il coraggio di guardarmi e questo mi fa pensare al peggio.

«Quindi hai pensato bene di rimpiazzarmi con Cory il rompicazzo»

Di scatto, i suoi occhi guizzano su di me, pietrificandomi.
Sono confusi e... Feriti.
Ancora una volta non ho idea di cosa gli stia passando per la testa e ho paura di aver detto una cavolata... Ma io l'ho visto.

«Non ti ho rimpiazzato, tantomeno con lui! Cosa diavolo te l'ha fatto pensare?!»
«Ti ho visto al centro commerciale, con lui»

Lo vedo pensarci qualche secondo, prima che una scintilla spunti nei suoi occhi.

«È vero, lo stavo aspettando, ma non per il motivo che pensi»
«Non sai a cosa sto pensando»
«Sì che lo so»
«Non sai leggere il pensiero, Lucas»
«Nemmeno tu, ma sei saltato comunque a conclusioni affrettate»

Colpito e affondato.
Mi mordo la lingua per non insultarlo, capendo che non è la situazione migliore.
Fanculo, da quando è intelligente?!
Purtroppo, devo ammettere che ha ragione...

Lo invito a continuare, con un cenno del capo, incrociando le braccia al petto.
Sono troppo orgoglioso per ammettere di aver sbagliato... SOPRATTUTTO SE SI TRATTA DI LUI!

E mi accorgo che sto tornando me.
Sto tornando ad essere il solito Michael, solo perchè sono con lui.
Non è comunque il momento di pensarci.

«Quando sono andato in ospedale e ho visto che il suo "incidente" era stata semplicemente una caduta da una scala, per appendere delle decorazioni natalizie, mi sono sentito estremamente stupido»
«Lo sei»
«VAFFANCULO, IO STO CERCANDO DI SPIEGARE E TU MI INSULTI»
«SCUSA TANTO SE MAMMA MI HA INSEGNATO AD ESSERE SINCERO!»

Ci guardiamo per qualche secondo e distolgo lo sguardo per non sorridere com un idiota.
Tre giorni e non è cambiato assolutamente niente.

«Dicevo... Ho detto a Cory di lasciarmi in pace e di smetterla di intromettersi tra di noi... Perché non avrebbe comunque avuto speranze. Non ero nemmeno sicuro che ciò che avevo provato per lui in passato fosse amore... Probabilmente era solo una cottarella delle superiori.
Ad ogni modo, quando stavo per andarmene mi ha chiesto un'unica cosa: di uscire con lui appena fosse stato dimesso dall'ospedale e poi mi avrebbe lasciato in pace.
Ho accettato, ma in buona fede, te lo giuro. Quel giorno non è successo assolutamente niente, anzi, l'ho mollato anche dopo un'oretta perché era una noia mortale.
Mi sono fidato della sua parola ma non avrei dovuto... Perchè a quanto pare ha continuato ad infastidirti»

Mi mordo il labbro inferiore, non sapendo bene cosa dirgli.
Ho pensato male e questo è appurato... Ma non so nemmeno se dovrei scusarmi.
Infondo, non ho fatto niente di male... Se non ignorarlo per giorni.
Okay, forse si merita delle scuse.

A quanto pare, però, Luke deve aver interpretato male il mio silenzio, perché i suoi occhi si fanno lucidi.
No, ti prego, il mio cuore non lo regge.

«Luke, senti-»
«Ti prego perdonami. Sono stato un coglione ad andare da lui ma se avessi saputo che ti avrebbe fatto stare così male non lo avrei mai fatto...
Io ti amo da morire Michael e sono un idiota perché non noto quello che fai silenziosamente per me ma se dovessi perderti... Non sarei più in grado di respirare»

Non ho bisogno di altre prove sul fatto che questo ragazzo, questo meraviglioso ragazzo, sia la mia anima gemella, l'unica persona che voglio al mio fianco.

Gli sorrido dolcemente, prendendogli le guance tra le mani.
Ogni volta che lo vedo così vulnerabile mi sento tremendamente fortunato perchè è una cosa che mostra solo a me.

Il Luke spavaldo scompare e anche la sua sicurezza vacilla, affidandosi completamente a me.
Sapendo che non sarei mai in grado di ferirlo, ed è vero.

«Se mi avessi lasciato parlare ti avrei detto che non mi importa di quello che è successo... Per un attimo ho perso perfino la sicurezza su chi fossi io stesso.
Sei stato tu, indirettamente, a ricordarmelo.
E il me di adesso, il me dell'estate scorsa e il me del futuro, non desidera altro che stare con te»

Il sorriso sulle sue labbra mi scioglie il cuore, facendomi pensare che anche una persona acida come me può commuoversi.
Oh, ma chi voglio prendere in giro!
Questo ragazzo mi ha reso decisamente meno acido.

«Michael Clifford che fa il romantico, uhm? MAMMA ORA PUOI SPEGNERE LA VIDEOCAMERA»

Sobbalzo, vedendo uscire Liz da dietro il tavolo della cucina.
Okay... COSA CAZZO STA SUCCEDENDO?

«PERCHÉ TUA MADRE CI HA RIPRESO?»
«Quando sei venuto qui pensavo che fosse l'ultima volta che ti avrei visto... Quindi le ho chiesto di filmarti, nel caso mi avessi detto qualche parola dolce d'addio... E L'HAI FATTO DAVVERO»

Lo guardo totalmente scioccato, sperando che stia scherzando.
Poi riguardo Liz e mi rendo conto che non è uno scherzo.

«MA TU SEI PAZZO»
«ORA HO UN VIDEO DI TE CHE FAI IL DOLCE AW»
«BRUCERÒ QUEL VIDEO»
«TANTO MIA MADRE LO NASCONDE»
«SEI UNO PSICOPATICO DI MERDA, LUCAS»
«CALMO CON GLI INSULTI!»

E si ricomincia.

Ultimo capitolo per oggi
Piango sono quasi in pari
Me ne mancano solo 2
Spero che questo capitolo di riappacificazione vi sia piaciuto
E nulla
Ciao ciao per oggi

𝐂𝐡𝐫𝐢𝐬𝐭𝐦𝐚𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞 || 𝑴𝒖𝒌𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora