28.

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Maratona 2/3

"Okay, posso farlo, e posso anche essere convincente"

"Voglio che tu sia il più convincente possibile, sì. Voglio crederlo. Puoi fare questo?"

"Devo dirti 'Ti amo, Daddy'? Perché posso anche dire che ti amo da solo che ci ho messo un po' a rendermene conto, o che sono stato un grande idiota a lasciarti andare sapendo che sei la miglior cosa che mi sia successa. Non so, Harry. Dimmi tu quale di tutte queste cose vuoi sentire mentre spingi con forza dentro di me. Dirò ciò che vuoi sentire"

"Sì, funzionerà, dimmi tutto questo, sì. Supplicami, chiedimi di farlo, bellissima"

Louis sorrise sarcasticamente e annuì.

"Per favore!" finge un gemito questa volta. "Per favore, lasciami sentirti profondamente dentro di me. Non velo l'ora di sen-"

Stava fingendo, però al sentirlo, Harry non ebbe bisogno di altro tempo. Le sue mani prendono con forza i fianchi di Louis, alzandoli e facendoli scontrare contro i propri. Entrò in lui senza preavviso, fino in fondo e senza pietà. Louis lacrimò all'istante.

"Uhm, Ha-Harry-"

Non ha la possibilità di finire di parlare. Harry si stacca dalla sua schiena, uscendo da lui con un movimento brusco. Louis gemette forte al sentirsi di nuovo vuoto. Harry lo girò, mantenendo entrambe le sue mani ai lati della sua testa.

"Come mi hai chiamato?" il suo membro era così duro e umido che entrò facilmente di nuovo dentro di lui.

"Mi dispiace, Dad-Daddy" gemette Louis, sentendo il proprio membro scontrarsi contro il suo stomaco.

Harry si abbassa nuovamente per succhiare il suo membro, iniziando poi subito a masturbarlo, coordinando la mano con le sue forti spinte. "Così, così ti piace, Principessa?"

"Sì, così, Daddy. Così mi piace" Louis ansima entrando in una profonda estasi. Gli mancava Harry, gli mancava dentro di se, gli mancava quello. Lui è felice così, è felice quando ha Harry così vicino.

Harry smise di masturbarlo e si abbassò su di lui. Mantenne le mani sulle spalle di Louis per aiutarsi con l'impulsi delle forti spinte. Harry ruppe il bacio di quel momento per esigere ciò che voleva sentire.

"Dimmi, amore, dimmi quello che voglio sentire"

Louis deglutisce, cercando di trovare lucidità nella sua ondata di piacere per dire ciò che realmente provava. "Har"

"Cosa, piccolo?" leccò il suo collo da un lato all'altro "Che c'è? Dimmi"

"Ti amo"

"Mi ami, bellissima?"

"Sì, ti amo. Sono fottutamente innamorato di te"

"Ah, sì, bellissima? Che altro?" Harry gemeva mentre lo ascoltava, sentiva la punta del proprio membro toccare la sua prostata. "Che altro, piccolo?"

"Ti amo, Daddy. Amo averti dentro di me, amo che mi fai gemere come una puttana, amo essere la tua puttana, amo che mi chiami Principessa"

Harry gemeva forte e le sue spinte aumentavano con ogni cosa che sentiva.

"Amo che tu sia violento, che mi marchi il corpo, amo le tue tracce sulla mia pelle. Amo il tuo profumo... il tuo profumo mascolino. Amo il tuo pene, la sua grandezza e il suo sapore"

"Uhm, Principessa, mi-mi farai venire se continui così"

"Ti amo, amo il tuo corpo, il tuo viso, i tuoi baci"

Harry si abbassò per baciarlo al sentire quello. Il bacio era brusco, pieno di passione.Appoggiò la fronte su quella di Louis e sussurrò sulla sua bocca. "Adoro, adoro sentirti dire queste cose, amore mio. Anche se sono bugi- non importa, non importa, continua"

Louis sorrise e baciò castamente le sue labbra. "Ti ho amato ogni pomeriggio mentre giocavamo ai videogiochi. Ogni notte mentre leggevamo fumetti insieme. Quando avevamo otto anni e mi era caduto il gelato quando eravamo sull'altalena, ricordi? Tu mi hai regalato il tuo così che io smettessi di piangere..."

Harry diminuì la forza delle sue spinte. e lo guardò con attenzione, accigliandosi.

"Ti ho amato ogni mattina che venivi a svegliarmi per andare a scuola, quando lasciavi che copiassi i compiti in classe e le volte che mi facevi i compiti mentre io giocavo con i tuoi-"

"Louis"

"Ti ho amato quel giorno che abbiamo deciso di commettere questa stupidagine di andare a letto insieme per non essere più vergini. Siamo stati degli idioti, dobbiamo ammetterlo, però-"

Harry si fermo, lasciando le sue mani.

"Mi è costato rendermene conto, però ora lo so. Sono un'idiota, però ti amo, Harry."

sHe ~ Traduzione Italiana (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora